Sommario
Da sempre fonte di ispirazione la bellezza delle donne ha attraversato i secoli diventando protagonista di diverse tele. Da Botticelli a Leonardo a Goya, da Modigliani a Picasso a Andy Warhol, ognuno di questi geni artistici ha voluto immortalare la delicatezza del volto e del corpo femminile.
Dichiarazione d’amore, di rispetto e di ammirazione. Questi quadri parlano da soli della loro storia e della loro realizzazione. Il dettaglio, la perfezione, la dolcezza, lo sguardo arricchiscono questi componimenti artistici tanto da renderli i più belli di sempre.
Vediamo quali sono i dieci quadri che hanno conquistato la vetta dell’ammirazione.
Dipinti di bellezza: i pittori italiani
1. “Nascita di Venere”, Sandro Botticelli
Dall’abile mano di Botticelli fu realizzata, tra il 1482 e il 1485, “Nascita di Venere” un olio su tela conservato oggi nella Galleria degli Uffizi di Firenze. Icona del Rinascimento italiano quest’opera ha conquistato il mondo fino a diventare portatrice dell’idea perfetta di bellezza femminile.
Nel quadro si cela un’allegoria neoplatonica che vede l’amore come energia vivificatrice, la forza motrice della natura.
Da questa prospettiva l’opera non illustra una mera rappresentazione della bellezza femminile ma piuttosto la bellezza spirituale, la purezza, la semplicità e la nobilita d’animo.
2.”Venere di Urbino”, Tiziano Vecellio

Tiziano nel 1538 realizzò la Venere di Urbino, conservata oggi alla Galleria degli Uffizi di Firenze. Oltre a ritrarre la bellezza e l’avvenenza della sua giovane sposa, l’artista volle rappresentare la metafora del matrimonio. La donna, infatti, è rappresentata nuda per esaltare la sua bellezza ma anche per mettere in mostra la sua buona salute che le avrebbe permesso di diventare madre di più bambini.
3. “Ritratto di Jeanne Hébuterne”, Amedeo Modigliani

Il “Ritratto di Jeanne Hébuterne” è uno dei quadri più famosi di Amedeo Modigliani. Risale al 1917 ed oggi si trova in Giappone e appartiene ad un collezionista privata. Nel quadro l’artista livornese ritrae la sua amata Jeanne, la fidanzata che all’epoca aveva diciannove anni, sua modella e musa ispiratrice della quale Modì fece molti ritratti.
Inizia in questo periodo lo stile che identificherà per sempre il pittore, con il suo semplificare i lineamenti nei ritratti e protendere il viso e soprattutto il collo delle modelle.
4. “La Gioconda”, Leonardo da Vinci

Tra i dipinti più celebri del mondo c’è “La Gioconda” conosciuta anche come “Monna Lisa”. Frutto dell’estro di Leonardo Da Vinci, è databile nel 1503/1514 ed è conservata al Louvre di Parigi.
Questo quadro da sempre è stato oggetto di interpretazioni e analisi per il suo carattere enigmatico. È senza dubbio il ritratto più celebre del mondo e una delle opere d’arte più importanti in assoluto.
L’impercettibile sorriso della donna ha ispirato critici, studiosi e non solo, alla sua analisi si sono dedicati anche psicologi. Monna Lisa la donna più amata e odiata di tutti i tempi. Oggi sono migliaia le persone che si fermano qualche minuto ad osservarla.
5. “La Dama con l’ermellino”, Leonardo da Vinci

Dalla mano di Leonardo Da Vinci anche “La Dama con l’ermellino” (Ritratto di Cecilia Gallerani). È un dipinto ad olio che l’artista toscano realizzò tra il 1488 e il 1490 ed oggi è conservato nel Czartoryski Muzeum di Cracovia.
Anche in quest’opera a catturare l’attenzione è il sorriso leggermente accennato, preferenza dell’autore di non lasciare che le emozioni invadessero troppo il quadro. La bellezza di Cecilia di manifesta attraverso le eleganti e lunghe dita che accarezzano l’animale e al contempo testimoniano la sua delicatezza e il suo amore.
I pittori stranieri e i dipinti di donna
6. “Ragazza con l’orecchino di perla”, Jan Vermeer

Da Jan Vermeer ci è stata lasciata la “Ragazza con l’orecchino di perla”. La sua realizzazione risale tra il 1665 e il 1666 ed oggi si trova al Mauritshuis dell’Aia. La tela è dominata dal dolce viso di una ragazza la cui espressione ammiccante stupisce in modo determinato.
Struggente e affascinante, la fanciulla è delicatamente sfiorata da un candido erotismo. Leggenda vuole il pittore, grazie alle interminabili ore di posa, si fosse innamorato della giovane modella, come mostrato nell’omonimo film interpretato dall’attrice americana Scarlett Johansson ed ispirato al romanzo omonimo del 1999 della scrittrice Tracy Chevalier.
7. “Giuditta I“, Gustav Klimt

“Giuditta I” risale al 1901 e fu realizzato dal pittore austriaco Gustav Klimt, oggi alla Österreichische Galerie Belvedere di Vienna. La sensualità di questa donna conquistò l’artista nel periodo in cui l’artista impiegava massicciamente l’oro nella realizzazione dei suoi capolavori.
L’opera è il ritratto di Adele Bloch-Bauer, esponente dell’alta società viennese; è estremamente sensuale con i colori sfumati e morbidi, in contrasto con lo splendore dell’oro e dei gioielli in stile liberty che circondano il collo e il corpo.
La semitrasparenza della veste lascia percepire le nudità del seno e l’atteggiamento della donna con le labbra socchiuse e gli occhi abbassati rivela un piglio impassibile e distante. Alcuni commenti feroci hanno visto in Giuditta la femme fatale, malvagia e ammaliatrice, capace di ridurre sul lastrico il proprio amante.
8. “La maja desnuda”, Francisco Goya

Al 1800 risalgono “La maja desnuda” e “La maja vestida”, due dipinti del pittore e incisore spagnolo Francisco Goya. Oggi si possono ammirare al Museo del Prado di Madrid.
All’epoca della loro realizzazione le due opere avevano fatto parecchio scandalo per la posa provocante della modella, accompagnata da uno sguardo malizioso e ammiccante.
Nella Maja Desnuda si possono notare evidenti richiami alle opere di Giorgione e Tiziano.
9. “Ritratto di Dora Maar”, Pablo Picasso

L’irriverenza artistica di Pablo Picasso si è manifestata anche attraverso il “Ritratto di Dora Maar” o “Dora Maar seduta”. Quest’opera risale al 1937, oggi al Musée National Picasso di Parigi. Solo un anno prima l’artista conobbe la giovane fotografa e ne divenne l’amante. Le forme spigolose e l’abbigliamento elaborato mettono in risalto la forte personalità della donna.
Il genio del ‘900: Andy Warhol e la sua Marilyn
10. “Marilyn”, Andy Warhol

Star del cinema del ‘900, il suo viso si è prestato al genio di Andy Warhol, lei è Marilyn Monroe. Icona della Pop Art americana, Warhol produce le sue immagini tramite la tecnica della serigrafia. L’artista immortala un soggetto tramite macchina fotografica e lo sviluppa in diapositive.
“Marilyn” è una serigrafia dal disegno molto deciso e rifinito che appartiene ad una cartella realizzata nel 1967, dedicata all’attrice.
É una delle più famose dell’artista americano Andy Warhol e si caratterizza per una profusione cromatica dove spicca il rosa del viso sul verde del fondo intervallato dal giallo dei capelli. Dopo la scomparsa dell’attrice Warhol realizzerà più opere dove lei è protagonista.