Albin Egger Lienz (Dölsach, 1868 – Bolzano, 1926) si forma inizialmente al seguito del padre, pittore di immagini sacre nell’area di Lienz, in Austria. In seguito, si trasferisce a Monaco di Baviera per frequentare l’Accademia di Belle Arti e vi rimane fino alla fine dell’Ottocento, lavorando anche con l’Associazione Artistica della città.
Emilio Buccafusca (Castelnuovo di Napoli 1913 – Napoli 1990), pittore e sportivo, ottiene la benedizione di Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944) che ne comprende l’originalità. La ricerca artistica di Emilio Buccafusca spazia dalla pittura alla poesia, dal giornalismo alla fotografia, dalla radio alla gastronomia, tanto che crea addirittura un dolce dal nome “sospiro d’angelo”. In campo pittorico viene affascinato dall’Aeropittura, dal dinamismo meccanico, specialmente del volo
Enzo Benedetto (Reggio Calabria 1905 – Roma 1993) studia inizialmente nella sua città natale per poi trasferirsi a Napoli. Si fa immediatamente portavoce del futurismo in Calabria occupandosi di un’intensa attività propagandistica.
Carlo Erba (Milano, 1884 – Ortigara, 1917) nasce dal direttore della ditta farmaceutica Carlo Erba ed è nipote del fondatore della stessa. Compie gli studi in un collegio della Brianza, anni in cui sviluppa una sensibile propensione verso il disegno e la pittura. Inizialmente, però, è costretto a seguire il volere del padre,
Erulo Eroli (Roma, 1854-1916) nel 1875 apre il suo studio a Passeggiata di Ripetta e poi nel 1880 a via del Babuino 150. Qui lavora gli arazzi con grande maestria e con grande lode da parte della clientela clericale e dei Savoia. Nel 1894 è consigliere della Società degli Amatori e Cultori di Belle Arti a Roma e lo è nuovamente nel 1900.
Gaetano Esposito (Salerno, 1858 – Sala Consilina 1911) apprende le prime nozioni di disegno da Gaetano D’Agostino (1837-1914). In seguito si iscrive al Reale Istituto di Belle Arti di Napoli, dove si trova subito sotto la guida di Domenico Morelli e Filippo Palizzi e tra i compagni di corso Paolo Vetri e Antonio Mancini.
Julius Evola (Roma, 1898 – 1974) è conosciuto prevalentemente come studioso di filosofie esoteriche e per la sua adesione alla teoria della razza “sapienziale” e non biologica. Per una breve parte della sua vita, però, si dedica alla pittura, in particolare nei sei anni che vanno dal 1915 al 1921. Proprio nel 1915, Julius Evola inizia a frequentare lo studio di Giacomo Balla