Eugenio Maccagnani

Maccagnani Eugenio

Eugenio Maccagnani (Lecce, 1852 – Roma, 1930), nato da una famiglia di artigiani, sin da bambino lavora come apprendista nella bottega dello zio paterno, scultore in cartapesta. Contemporaneamente, studia disegno presso lo zio materno, ed inizia a realizzare i primi ritratti dei familiari, a pastello o a olio, ma anche in pietra leccese.

Cesare Maccari

Maccari Cesare

Cesare Maccari (Siena, 1840 – Roma, 1919) molto giovane, inizia a frequentare l’Istituto di Belle Arti di Siena, seguendo i corsi di scultura. Nel 1856 entra come apprendista nello studio di Tito Sarocchi, che lo introduce alla scultura monumentale di stampo accademico.

Mario Mafai

Mafai Mario

Mario Mafai (Roma, 1902 – 1965) proveniente da un’agiata famiglia della borghesia romana, viene avviato subito agli studi scientifici. Ma sin dai primi anni di formazione, Mario Mafai dimostra una spiccata propensione verso l’arte. Per questo, decide di seguire i corsi d’arte presso la scuola serale.

Cesare Maggi

Maggi Cesare

Cesare Maggi (Roma, 1881 – Torino, 1962) nasce da una famiglia di attori teatrali, che segue nei vari spostamenti in tutta Italia. Studia infatti tra i licei di Firenze e Lucca, periodo in cui inizia ad interessarsi alla pittura. È a Firenze, infatti, che Maggi inizia a compiere un apprendistato presso Vittorio Matteo Corcos.

Alberto Magnelli

Magnelli Alberto

Alberto Magnelli (Firenze, 1888 – Parigi, 1971), sin da bambino, pratica il disegno e la pittura, incoraggiato dalla famiglia. Viene anche abituato a viaggiare per la Toscana: nell’adolescenza, si appassiona in particolare ai maestri senesi e fiorentini del Trecento e del Quattrocento. Studia soprattutto Giotto, Masaccio, Paolo Uccello e Piero Della Francesca.

Giuseppe Magni

Magni Giuseppe

Giuseppe Magni (Pistoia, 1869 – Firenze, 1956) si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze seguendo i corsi di Giuseppe Ciaranfi, di Antonio Ciseri e di Giovanni Fattori. Avviato inizialmente alla pittura dal vero, soprattutto dall’ultimo maestro, si rivolge poi a temi di genere di carattere sentimentale.

Pietro Magni

Magni Pietro

Pietro Magni (Milano, 1816 – 1877) si forma presso l’Accademia di Brera a Milano ed in seguito frequenta lo studio dello scultore Abbondio Sangiorgio. La sua formazione dunque, avviene nel solco della scultura neoclassica, ma la vera ispirazione, per Pietro Magni, giunge dopo l’osservazione delle opere dello scultore purista Lorenzo Bartolini.

Angelo Camillo Maine

Maine Angelo Camillo

Angelo Camillo Maine (Quarto, 1892 – Genova, 1969), mostrate precoci e spiccate doti artistiche sin da bambino, si forma presso l’Accademia Ligustica di Genova. I suoi esordi risalgono alla Promotrice di Genova del 1925, nei primissimi momenti della sua produzione, in cui si dedica a soggetti muliebri o a piccoli gruppi dal sapore arcaizzante.

Augusto Majani

Majani Augusto

Augusto Majani (Budrio, 1867 – Buttrio, 1959) nativo della provincia bolognese, si trasferisce a Roma per frequentare l’Accademia di Belle Arti, dal 1889 al 1895. In seguito rientra a Bologna per terminare gli studi presso l’Accademia locale, dove ha come insegnante Augusto Sezanne.

Adeodato Malatesta

Malatesta Adeodato

Adeodato Malatesta (Modena, 1806 – 1891) viene avviato prima al sacerdozio, ma dimostrate buone doti artistiche, inizia a frequentare l’Accademia Atesina di Modena. In quel momento, la scena pittorica modenese era rappresentata principalmente dal classicismo di Geminiano Vincenzi.

Federico Maldarelli

Maldarelli Federico

Federico Maldarelli (Napoli, 1826-1893) si forma inizialmente sotto l’ala del padre Gennaro, pittore devozionale conosciutissimo in ambito partenopeo. Dal 1839, invece, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove segue le lezioni di Costanzo Angelini.

Gian Emilio Malerba

Malerba Gian Emilio

Gian Emilio Malerba (Milano, 1880 – 1926) si forma presso l’Accademia di Brera a Milano, sotto la guida di Cesare Tallone e Giuseppe Mentessi. Dopo il diploma e l’ottenimento del Premio Fumagalli, il giovane artista si reca per qualche tempo a Parigi, dove viene a contatto con la cultura europea.

Philippe Maliavine

Maliavine Philippe

Philippe Maliavine (Kazanka, 1869 – Nizza, 1940), nato da una famiglia di contadini nel villaggio di Kazanka, in Russia, dimostra sin da piccolo eccellenti doti disegnative. Intorno ai quattordici anni, decide di partire per la Grecia, per formarsi come pittore di icone presso i monasteri del Monte Athos.

Giuseppe Mancinelli

Mancinelli Giuseppe

Giuseppe Mancinelli (Napoli, 1813 – Palazzolo di Castrocielo, 1875) si forma presso il Reale Istituto di Belle Arti di Napoli, allievo di Costanzo Angelini, artista neoclassico che lo introduce alla pittura sacra. Nel 1835 Giuseppe Mancinelli ottiene il primo premio presso la Mostra Borbonica.

Gustavo Mancinelli

Mancinelli Gustavo

Gustavo Mancinelli (Roma, 1842 – Napoli, 1906) è figlio del pittore Giuseppe e nato a Roma, durante il pensionato artistico del padre. Ben presto avviato alla pittura proprio da Giuseppe, esordisce con una serie di disegni e ritratti spediti e veloci alle Mostre Borboniche.

Antonio mancini

Mancini Antonio

Antonio Mancini (Roma, 1852 – 1930) nato in una famiglia di origini umbre, si trasferisce a Napoli con i genitori nel 1865. Lì si iscrive all’Istituto di Belle Arti: durante gli anni dell’Accademia frequenta diligentemente i corsi e consegue numerosi premi in occasione dei concorsi organizzati annualmente.

Francesco Mancini

Mancini Francesco

Francesco Mancini (Napoli, 1830 – 1905) inizia a studiare presso il Reale Istituto di Belle Arti di Napoli nel 1844. Ben presto, inizia a frequentare il corso di paesaggio di Gabriele Smargiassi. Si interessa al vero, tanto che piano piano si allontana dall’Accademia per seguire l’esempio di Filippo Palizzi, nella resa di una natura dettagliata e realistica.

Edgardo Mannucci

Mannucci Edgardo

Edgardo Mannucci (Fabriano, 1904 – Acervia, 1986) figlio di un marmista, sin dalla tenera età, si avvicina alla pratica scultorea nella bottega del padre. Si forma poi alla scuola per cementisti di Matelica, ma alla fine degli anni Venti, decide di trasferirsi a Roma. Qui Edgardo Mannucci comincia a dedicarsi finalmente per intero allo studio della scultura.

Giannetto Mannucci

Mannucci Giannetto

Giannetto Mannucci (Firenze, 1911 – 1980), diplomatosi all’Istituto d’arte di Porta Romana di Firenze, inizia ad insegnare plastica all’Istituto d’avviamento professionale. Frequenta Felice Carena quando si trasferisce a Firenze dal 1924 per insegnare dall’Accademia di Belle Arti.

Giacomo Mantegazza

Mantegazza Giacomo

Giacomo Mantegazza (Saronno, 1853 – Cernobbio, 1920) entra sin dalla tenera età nella bottega di Gerolamo Induno, come garzone. Proprio grazie all’aiuto del suo maestro, Giacomo Mantegazza può sostenere i corsi all’Accademia di Brera. Qui studia al seguito di Giuseppe Bertini.

Giacomo Manzù

Manzù Giacomo

Giacomo Manzù (Bergamo, 1908 – Roma, 1991), nato con il cognome Manzoni, proviene da un’umile famiglia di Bergamo. Ha molti fratelli, quindi è costretto ad abbandonare gli studi molto presto per provvedere all’economia familiare: ad undici anni entra nella bottega di un intagliatore e decoratore di legno.

Antonio Maraini

Maraini Antonio

Antonio Maraini (Roma, 1886 – Firenze, 1963), spinto dai genitori sin da bambino, conduce una formazione classica, per poi poter intraprendere la carriera forense. Ma il giovane, versato nel disegno, segue contemporaneamente i corsi serali dell’Accademia di Belle Arti.

Antonio Marasco

Marasco Antonio

Antonio Marasco (Nicastro, 1896 – Firenze, 1975) trascorre l’infanzia in Calabria, ma nel 1906 si trasferisce con la famiglia a Firenze. Qui, frequenta l’istituto tecnico e si appassiona al disegno e alla grafica, tanto che nel 1910 lo abbandona per passare al Liceo Artistico. Dopo il diploma, si iscrive all’Accademia di Belle Arti.

Marcello Mascherini

Marcello Mascherini

Marcello Mascherini (Udine, 1906 – Padova, 1983) trascorre gran parte dell’infanzia con la madre e con la nonna, vicino Pordenone. Dopo qualche anno passato a Trieste, si trasferisce ad Isernia, dove avviene il primo incontro con l’arte, grazie al lavoro presso alcuni artigiani locali.

Ludovico Marchetti

Marchetti Ludovico

Ludovico Marchetti (Roma, 1853 – Parigi, 1909) è figlio dell’incisore Augusto Marchetti. Avviato al disegno dal padre, molto giovane inizia a frequentare i corsi di pittura presso l’Accademia di San Luca. Si fa subito interprete di una pittura accurata e tecnicamente impeccabile, attenta al dettaglio cromatico e luministico.

Giannino Marchig

Marchig Giannino

Giannino Marchig (Trieste, 1897 – Ginevra, 1983) si forma al seguito di diversi pittori triestini, tra cui Bruno Croatto. Da quest’ultimo apprende soprattutto la tecnica dell’acquaforte ed eredita la forte struttura disegnativa. Nel 1915 si trasferisce a Venezia per perfezionarsi presso Pietro Fragiacomo, ma vi rimane per pochi mesi.

Giovanni Marghinotti

Marghinotti Giovanni

Giovanni Marghinotti (Cagliari, 1798 – 1865) è uno dei più importanti artisti sardi della prima metà dell’Ottocento. Cresce a Cagliari, avendo presumibilmente una buona istruzione classica, che non gli impedisce di approfondire la sua propensione per il disegno e la pittura. Il suo talento viene subito notato dal marchese Manca, consigliere del futuro re Carlo felice.

Carlo Maria Mariani

Mariani Carlo Maria

Carlo Maria Mariani (Roma, 1931 – ) è un artista figurativo contemporaneo che attualmente vive a New York. Si è formato a Roma, presso l’Accademia di Belle Arti, dove si diploma nel 1955. Molto giovane, frequenta lo studio di un restauratore, rimanendo colpito sin da subito dagli oggetti del passato.

Vincenzo Marinelli

Marinelli Vincenzo

Vincenzo Marinelli (San Martino, 1820 – Napoli, 1892) molto giovane si trasferisce dalla Lucania a Napoli per dedicarsi agli studi scientifici. Ben presto, si manifestano le sue doti disegnative e pittoriche, per cui si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Vi studia dal 1837 al 1842 al seguito del pittore accademico Costanzo Angelini.

Marino Marini

Marini Marino

Marino Marini (Pistoia, 1901 – Viareggio, 1980) a diciassette anni si trasferisce a Firenze per frequentare l’Accademia di Belle Arti, dove inizialmente frequenta i corsi di disegno e di incisione. Nel 1922, decide di seguire il corso di scultura tenuto da Domenico Trentacoste. Sin da subito, si fa interprete di una statuaria che tiene conto profondamente delle sue origini toscane.

Antonio Marinoni

Marinoni Antonio

Antonio Marinoni (Bassano del Grappa, 1796 – 1871) nasce da un’umile famiglia della provincia vicentina. Si interessa ben presto alla pittura di paesaggio e giunge a Roma per approfondirla all’inizio del 1822. Sotto la protezione del conte Roberti di Bassano del Grappa, viene affidato proprio al fratello pittore di questi, Roberto Roberti.

Andrea Markò

Markò Andrea

Andrea Markò (Vienna, 1826 – Firenze, 1890), come il fratello maggiore Carlo Markò, viene subito indirizzato alla pratica artistica dal padre, pittore paesaggista. Nel 1832, si trasferisce con la famiglia in Italia per passare prima da Roma, poi da Pisa e stabilirsi definitivamente a Firenze dal 1840.

Carlo Markò senior

Markò Carlo senior

Carlo Markò senior (Leutzschau, 1791 – Firenze, 1860) nato in Ungheria da una famiglia benestante – suo padre era ingegnere -, si trasferisce a Vienna negli anni Venti dell’Ottocento, per studiare pittura da autodidatta. Frequenta poi per un breve periodo i corsi all’Accademia di Vienna.

Carlo Marko' figlio

Marko’ Carlo figlio

Carlo Markò figlio (Budapest, 1822 – Mosca, 1891) viene subito avviato alla pratica artistica dal padre Carlo Markò pittore di paesaggio dagli accenti nordici. Giunge con la sua famiglia a Firenze nel 1840. Ben presto comincia a partecipare alle esposizioni pubbliche seguendo le orme del padre.

Dino Martens

Martens Dino

Dino Martens (Venezia, 1894 – 1970) è un artista veneziano noto non solo per la sua attività pittorica, ma anche per quella di designer e vetraio, che svolge a partire dagli anni Venti a Murano. Giovanissimo, nel 1913, esordisce alla Secessione di Ca’ Pesaro, occasione in cui dimostra sin da subito una forte e asciutta linea disegnativa.

Onofrio Martinelli

Martinelli Onofrio

Onofrio Martinelli (Mola di Bari, 1900 – Firenze, 1966) trasferitosi molto presto a Firenze, frequenta qui il liceo classico. Dopodiché, si sposta a Roma, dove si iscrive alla Facoltà di Ingegneria, che lascia poco dopo per dedicarsi completamente alla pittura. Negli anni romani, il giovane frequenta la Terza Saletta del Caffè Aragno.

Alberto Martini

Martini Alberto

Alberto Martini (Oderzo, 1876 – Milano, 1954), nato da un’agiata famiglia trevigiana, inizia a dipingere al seguito del padre pittore, che sarà il suo unico maestro. Le prime espressioni pittoriche del giovane, ad olio e acquarello, sono paesaggi, scene campestri e piccole vedute urbane di Treviso eseguite en plein air.

Arturo Martini

Martini Arturo

Arturo Martini (Treviso, 1889 – Milano, 1947) si forma inizialmente tra Treviso e Venezia. Dal 1906, frequenta per un paio d’anni lo studio dello scultore trevigiano Antonio Carlini (1853-1933). In seguito, decide di trasferirsi a Venezia per completare la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti.

Quinto Martini

Martini Quinto

Quinto Martini (Seano, 1908 – Firenze, 1991), nato da un’umile famiglia di contadini, mostra una precoce attitudine per il disegno e la modellazione. Nel 1926, a diciotto anni, si reca nella casa di Ardengo Soffici a Poggio a Caiano. Gli chiede di esaminare una serie di suoi disegni e un bassorilievo.

Napoleone Martinuzzi

Martinuzzi Napoleone

Napoleone Martinuzzi (Murano, 1892 – Venezia, 1977) nasce da un’antica famiglia di vetrai di Murano. Per questo, sin da bambino, vene abituato allo studio della modellazione del vetro e della ceramica. All’età di quindici anni, inizia a frequentare a Venezia la Scuola Libera del Nudo, dove ha come maestro Antonio Dal Zotto

Guido Marussig

Marussig Guido

Guido Marussig (Tireste, 1885 – Gorizia, 1972) si forma alla Scuola Industriale di Trieste dove studia pittura decorativa. Nel 1900, grazie ad una borsa di studio concessagli dal comune di Trieste, riesce a trasferirsi a Venezia per frequentare l’Accademia. Qui, segue i corsi di figura tenuti da Ettore Tito e quelli di decorazione di Augusto Sezanne.

Piero Marussig

Marussig Piero

Piero Marussig (Trieste, 1879 – Pavia, 1937) appartenente ad una famiglia della borghesia triestina, dimostra ben presto spiccate doti artistiche. Inizialmente si forma proprio alla Scuola Industriale di Trieste, al seguito del decoratore Eugenio Scomparini, insegnante di disegno. Alla soglia del Novecento, Marussig si lancia in una lunga esplorazione delle principali capitali europee.

Girolamo Masini

Masini Girolamo

Girolamo Masini (Firenze, 1840 – 1885) compie la sua formazione a Firenze: a partire dal 1855 frequenta l’Accademia di Belle Arti, dove segue il corso di disegno di Enrico Pollastrini e quello di scultura di Aristodemo Costoli. Quest’ultimo, riconosciutone il talento, lo inserisce, ancora giovanissimo, tra i decoratori della facciata di Santa Croce.

Alberto Maso Gilli

Maso Gilli Alberto

Alberto Maso Gilli (Chieri, 1840 – Calvi dell’Umbria, 1894) si forma presso l’Accademia Albertina di Torino, seguendo i corsi di pittura di Enrico Gamba e di Andrea Gastaldi e quelli di incisione di Agostino Lauro. Il linguaggio dell’artista è quindi fortemente influenzato dall’impronta romantica ereditata dai suoi maestri.

Pasquale Massacra

Massacra Pasquale

Pasquale Massacra (Pavia, 1819 – 1849) nato da una famiglia di condizioni molto umili, viene subito messo a lavorare all’interno della bottega di un intagliatore e poi presso un verniciatore di insegne. Notate le sue doti disegnative e pittoriche, viene incoraggiato ad iscriversi alla Scuola di disegno e incisione nel 1838.

Teodoro Matteini

Matteini Teodoro

Teodoro Matteini (Pistoia, 1754 – Venezia, 1831) nasce a Pistoia, ma si forma a Roma, grazie alla protezione dell’abate Forteguerri. Allievo di Pompeo Batoni e Domenico Corvi, acquisisce subito una spiccata sensibilità verso il genere del ritratto, che gestisce con una sapiente modulazione disegnativa e cromatica.

Pasquale Mattej

Mattej Pasquale

Pasquale Mattej (Castellone di Gaeta, 1813 – Napoli, 1879) figlio di un barone di Gaeta, si reca a Napoli molto giovane, per dedicarsi alla formazione artistica. Ci riesce grazie ad un sussidio del re Ferdinando I di Borbone, intenzionato ad aiutare il ragazzo rimasto orfano di padre, di cui era molto amico.

Carlo Mattioli

Mattioli Carlo

Carlo Mattioli (Modena, 1911 – Parma, 1994) figlio di un insegnante di disegno, viene introdotto allo studio dell’arte sin da bambino. Frequenta poi l’Istituto d’Arte Venturi di Modena e, nel 1925, dopo il trasferimento con la famiglia a Parma, si iscrive all’Istituto d’Arte Toschi.

Marino Mazzacurati

Mazzacurati Marino

Marino Mazzacurati (San Venanzio di Galliera, 1907 – Parma, 1969) trascorre la sua infanzia ed adolescenza a Padova, presso uno zio scarpellino. Qui, apprende i rudimenti della scultura fino a quando, a quindici anni, nel 1922, si trasferisce a Venezia per frequentarne l’Accademia di Belle Arti. Non smette comunque di lavorare nella bottega dello zio.

Enrico Mazzolani

Mazzolani Enrico

Enrico Mazzolani (Senigallia, 1876 – Milano, 1968) dopo gli studi classici, si trasferisce a Roma per frequentare l’Accademia libera del Nudo, sotto la guida dello scultore romano Ettore Ferrari. Spirito irrequieto e insofferente alle regole accademiche, all’inizio del Novecento, decide di rientrare a Senigallia, dove esegue i primi ritratti.

Alessandro Mazzucotelli

Mazzucotelli Alessandro

Alessandro Mazzucotelli (Lodi, 1865 – Milano, 1938) nasce da una famiglia agiata di Lodi. Il padre, commerciante in ferro, abitua subito il ragazzo alla conoscenza di questo materiale. Dopo il fallimento dell’azienda, avvenuto nel 1883, si trasferisce a Milano ed inizia a lavorare per la bottega Oriani come fabbro, imparando la decorazione e l’ornamento del ferro battuto.

Pietro Melandri

Melandri Pietro

Pietro Melandri (Faenza, 1885 – 1976) nel 1897 inizia a lavorare come apprendista nella fabbrica di ceramiche dei fratelli Minardi. Contemporaneamente, ma di sera, frequenta la Scuola di Arti e Mestieri di Faenza, dove segue i corsi di Antonio Berti. Sono i fertili anni in cui entra in contatto con il cenacolo che si raggruppa a Faenza.

Felice Melis Marini

Melis Marini Felice

Felice Melis Marini (Cagliari, 1871 – 1953) nipote di Gerolamo e figlio di Enrico Melis, entrambi architetti, sin da piccolo viene abituato a praticare il disegno. Frequentato l’Istituto tecnico e ottenuto il diploma nel 1898, la famiglia cerca di avviarlo, per mantenere viva la tradizione, agli studi di architettura.

Melkiorre Melis

Melis Melkiorre

Melkiorre Melis (Bosa, 1889 – Roma, 1982) si avvicina alla pittura quando, durante gli studi classici, conosce il pittore Emilio Scherer. Quest’ultimo, infatti, era giunto a Bosa, paese di nascita di Melkiorre Melis, per decorarne la cattedrale. Nel 1909, ormai indirizzato allo studio della pittura, il giovane si trasferisce a Roma per frequentare l’Accademia di Belle Arti

Roberto Melli

Melli Roberto

Roberto Melli (Ferrara, 1885 – Roma, 1958) si forma a Ferrara per diventare ragioniere, ma ben presto prende il sopravvento il desiderio di avvicinarsi all’arte. Decide quindi di frequentare lo studio del pittore Nicola Laurenti a Ferrara. Solo in un secondo momento si avvicina anche alla scultura, entrando nello studio di Arrigo Minerbi.

Fausto Melotti

Melotti Fausto

Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano, 1986) si forma nella sua città natale, fino a quando, nel 1918, non si trasferisce a Pisa per iscriversi alla Facoltà di Matematica e Fisica. In seguito continua gli studi al Politecnico di Milano, dove si laurea in ingegneria nella metà degli anni Venti. Dopo la laurea, si avvicina all’arte, passione che lo aveva sempre affascinato.

Fausta Vittoria Mengarini

Mengarini Fausta Vittoria

Fausta Vittoria Mengarini (Roma, 1893 – New York, 1952) nasce e cresce in un ambiente culturale particolarmente attivo.  Suo padre è l’ingegnere Guglielmo Mengarini, divenuto senatore del Regno nel 1919, sua madre è la tedesca Margaret Traube, chimica organica e fisiologa.

Pietro Mengarini

Mengarini Pietro

Pietro Mengarini (Roma, 1869 – 1924) studia al seguito del pittore e decoratore Giulio Rolland, famoso per la realizzazione di numerosi cicli di affreschi per soffitti, uno su tutti, quello del Teatro Flavio Vespasiano di Rieti. Poche le notizie relative alla sua vita, che conosciamo soprattutto attraverso la sua attività artistica.

Giuseppe Mentessi

Mentessi Giuseppe

Giuseppe Mentessi (Ferrara, 1857 – Milano, 1931) nasce da una povera famiglia di contadini ferraresi. Rimane orfano di padre, ma la mamma, notata la sua propensione verso il disegno, riesce ad ottenere un sussidio del Comune e della Provincia, per permettere al figlio di studiare pittura al Civico Ateneo di Ferrara.

Francesco Menzio

Menzio Francesco

Francesco Menzio (Tempio Pausania, 1899 – Torino, 1979) figlio di piemontesi, nasce in Sardegna, dove il padre era stato mandato a dirigere una scuola media, nel 1902 segue la famiglia in Abruzzo e poi nel 1912 a Torino. La sua grande attitudine verso il disegno lo porta ad iscriversi all’Accademia Albertina di Torino subito dopo il ginnasio.

Rubaldo Merello

Merello Rubaldo

Rubaldo Merello (Montespluga, 1872 – Santa Margherita, 1922) dal 1881 vive a Genova con la famiglia. Terminati gli studi classici, inizia a frequentare l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, diplomandosi nel 1892. Inizialmente, nel suo studio di Genova-Nervi, Rubaldo Merello pratica sia la scultura che la pittura.

Francesco Messina

Messina Francesco

Francesco Messina (Linguaglossa, 1900 – Milano, 1995) già a un anno si trova con la famiglia a Genova, desiderosa di imbarcarsi per l’America. In realtà poi rimarranno in Liguria, senza nemmeno far ritorno in Sicilia. Messina vive un’infanzia molto difficile, nella quasi completa povertà, ma sono questi gli anni in cui dimostra di avere una forte inclinazione alla modellazione.

Ivan Meštrović

Meštrović Ivan

Ivan Meštrović (Vrpolje, 1883 – South Bend, 1962), nato in un piccolo villaggio della Croazia, inizia fin da bambino ad intagliare il legno e a scolpire piccole porzioni di pietra in maniera artigianale, ma molto agile. Vista la sua attitudine artistica, viene inviato dalla famiglia a studiare a Spalato, sotto la guida dello scultore Ivan Rendić.

Mario Micheletti

Micheletti Mario

Mario Micheletti (Balzola Monferrato 1892 – San Maurizio Canavese 1975) dopo essersi diplomato al liceo classico, inizia a frequentare l’Accademia Albertina di Torino, dove diviene uno degli allievi prediletti di Giacomo Grosso. L’esordio del giovane artista avviene alla Promotrice di Torino del 1913.

Francesco Paolo Michetti

Michetti Francesco Paolo

Francesco Paolo Michetti (Tocco Casauria, 1851 – Francavilla al mare, 1929) perde prematuramente il padre e la sua famiglia comincia a soffrire per le ristrettezze economiche. Questa circostanza lo costringe a lavorare  nella bottega di un fabbro. Ben presto però la madre si sposa per la seconda volta e l’intera famiglia si trasferisce a Chieti.

Giovanni Migliara

Migliara Giovanni

Giovanni Migliara (Alessandria, 1785 – Milano, 1837) segue inizialmente le orme del padre ebanista. Nel 1802 si trasferisce da Alessandria a Torino per compiere apprendistato presso la bottega dell’intarsiatore Giuseppe Maria Bonzanigo. In un secondo momento si sposta a Milano, sempre per lavorare in una bottega di uno scultore in legno.

Vincenzo Migliaro

Migliaro Vincenzo

Vincenzo Migliaro (Napoli, 1858 – 1939) sin da piccolo, inizia a frequentare una scuola per intagliatori, divenendo poi versato soprattutto nella creazione di cammei. Volendo continuare sulla strada della scultura, adolescente, si reca nello studio di Stanislao Lista. Soltanto in un secondo momento, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Napoli, per seguire le lezioni di Federico Maldarelli.

Alessandro Milesi

Milesi Alessandro

Alessandro Milesi (Venezia, 1856 – 1945) nasce da una modesta famiglia di commercianti che gli permette di frequentare l’Accademia di Belle Arti di Venezia dal 1869 al 1873. Qui, è allievo di Michelangelo Grigoletti e di Napoleone Nani. Soprattutto con quest’ultimo, instaura un rapporto privilegiato, che gli permette di seguirlo a Verona.

Richard Emil Miller

Miller Richard Emil

Richard Emil Miller (St. Louis, 1875 – St. Augustine, 1943) è un pittore impressionista statunitense. Nato nello stato del Missouri, inizia a disegnare sin da piccolo, spronato dal padre, ingegnere della Pennsylvania. Si trasferisce a Washington nel 1892, per studiare alla Washington University School of Fine Arts,

Tommaso Minardi

Minardi Tommaso

Tommaso Minardi (Faenza, 1787 – Roma, 1871) è il terzo di cinque figli. Manifesta da subito una grande predilezione per il disegno e viene quindi indirizzato, nel 1800, alla frequentazione dello studio di Giuseppe Zauli. Insieme a lui viaggia per l’Italia: visita Bologna e Firenze dove conosce le opere di Andrea del Sarto e del Francia.

Arrigo Minerbi

Minerbi Arrigo

Arrigo Minerbi (Ferrara, 1881 – Padova, 1960) nasce da una modesta famiglia ebrea di Ferrara. Inizialmente si forma in questa città, frequentando la Scuola Civica d’Arte, dove ottiene i primi riconoscimenti per le sue sculture. All’inizio del Novecento si trasferisce a Firenze.

Filiberto Minozzi

Minozzi Filiberto

Filiberto Minozzi (Verona, 1877 – Milano, 1936) si trasferisce dalla sua città natale Verona a Milano, per frequentare l’Accademia di Brera, sotto la guida di Giuseppe Mentessi. Durante gli anni di studio, si distingue subito per l’abilità nella pittura di paesaggio, per cui viene notato da Alberto Grubicy.

Mario Mirabella

Mirabella Mario

Mario Mirabella (Palermo, 1870 – 1931), allievo di Francesco Lojacono, è anche il più fedele continuatore della sua poetica. Si fa, infatti, interprete di un paesaggismo luminosissimo, attento ai valori cromatici di marine e vedute agresti siciliane. Esordisce alla Promotrice palermitana del 1893, rassegna presso la quale espone per molti altri anni.

Giuseppe Miti Zanetti

Miti Zanetti Giuseppe

Giuseppe Miti Zanetti (Modena, 1860 – Milano, 1929) frequenta le Accademie di Modena e Bologna, in modo molto irregolare, per poi trasferirsi a Venezia nel 1879. Per il ventenne Giuseppe, Venezia rappresenta un forte stimolo artistico, soprattutto per quanto riguarda la pittura simbolista.

Umberto Moggioli

Moggioli Umberto

Umberto Moggioli (Trento, 1886 – Roma, 1919) si trasferisce a diciotto anni da Trento a Venezia per frequentare l’Accademia di Belle Arti. Qui è allievo di Guglielmo Ciardi , con cui instaura un rapporto privilegiato, ma anche di Ettore Tito e di Augusto Sezanne. Quest’ultimo lo chiama a decorare insieme a lui la Cassa di Risparmio di Rovereto.

Federico Moja

Moja Federico

Federico Moja (Milano, 1802 – Dolo, 1885) nasce in un ambiente artistico molto fertile: sia il padre che i fratelli sono pittori. Per cui, anche il giovane Federico entra presso l’Accademia di Brera nel 1818, a soli sedici anni. Vi studia pittura prospettica al seguito di Giovanni Migliara, che lo introduce alla veduta di tradizione romantica.

Giuseppe Molteni

Molteni Giuseppe

Giuseppe Molteni (Affori, 1800 – Milano, 1867) nasce in provincia di Milano, nel 1800. Si iscrive all’Accademia di Brera nel 1815, seguendo i corsi di disegno di Giuseppe Longhi. Non può a lungo rimanere in Accademia, a causa di problemi economici.

Giuseppe Montanari

Montanari Giuseppe

Giuseppe Montanari (Osimo, 1889 – Varese, 1976) compie gli studi classici nella sua città natale, ma nel 1906 si trasferisce a Milano. Vuole assecondare le sue doti artistiche iscrivendosi all’Accademia di Brera, dove ha come insegnante di pittura Cesare Tallone (1853-1919).

Evasio Montanella

Montanella Evasio

Evasio Montanella (Genova, 1878 – 1940) si forma presso l’Accademia Ligustica di Genova, dove è allievo di Cesare Viazzi. Non asseconda, però, la produzione simbolista del maestro, poiché decide di intraprendere la strada del verismo. Diventa, infatti, soprattutto pittore di marine e nature morte.

Mario Montececon

Montececon Mario

Mario Montececon (Trieste, 1893 – Milano, 1980) è figlio di un impresario di Pielungo divenuto conte di Montececon per meriti ottenuti per servizi resi all’imperatore Francesco Giuseppe. Una volta compiuti gli studi classici e dopo la morte del padre, si trasferisce a Venezia nel 1910, per seguire la sua vocazione artistica.

Edoardo Monteforte

Monteforte Edoardo

Edoardo Monteforte (Polla, 1849 – Napoli, 1933) si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli seguendo di corsi di Gabriele Smargiassi e di Achille Carrillo. Sin da subito, si specializza quindi nella pittura di paesaggio, tenendo presente la libertà compositiva.

Giulio Monteverde

Monteverde Giulio

Giulio Monteverde (Bistagno, 1837 – Roma, 1917), nato da un’umile famiglia piemontese dell’Alessandrino, dimostra sin da bambino una spiccata propensione verso le arti plastiche. Suo padre, notata questa forte attitudine, lo introduce nella bottega di un intagliatore in legno di Casale Monferrato.

Cesare Monti

Monti Cesare

Cesare Monti (Brescia, 1891 – Bellano, 1959) figlio di un barbiere bresciano, viene inviato molto giovane a Parigi, affinché apprenda i segreti del mestiere presso i parrucchieri più rinomati della capitale francese. Ma il ragazzo, già attratto dalla pittura in Italia, non può far altro che avvicinarsi ancora di più ad essa, nel fermento artistico parigino.

Gaetano Monti

Monti Gaetano

Gaetano Monti (Ravenna, 1776 – Milano, 1847), nato da una famiglia ravennate di umili contadini, esprime sin da bambino una spiccata propensione verso il disegno ed il modellato. Per questo, viene inviato a Roma presso lo zio scultore Giovanni Battista Monti, da cui rimane per circa un anno, tra il 1789 e il 1790.

Raffaele Monti

Monti Raffaele

Raffaele Monti (Milano, 1818 – Londra, 1881), figlio dello scultore Gaetano Matteo Monti (1776-1847), si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, proprio sotto la guida del padre. In effetti, la prima formazione del giovane scultore avviene nel segno degli ultimi bagliori di Neoclassicismo.

Iginio Montini

Montini Iginio

Iginio Montini (Cividale del Friuli, 1874 – Firenze, 1954), nato in Friuli, si trasferisce a Firenze per formarsi al seguito dello scultore Antonio Garella (1863-1919), famoso per la realizzazione di numerose statue dedicate a Garibaldi tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del nuovo secolo.

Arturo Moradei

Moradei Arturo

Arturo Moradei (Firenze, 1840 – Ravenna, 1901) si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze, seguendo i corsi di Enrico Pollastrini e di Giuseppe Bezzuoli. Dunque, è inevitabile che nei primi anni il pittore si dedichi a soggetti storici sulla scia dei maestri.

Giorgio Morandi

Morandi Giorgio

Giorgio Morandi (Bologna, 1890 – 1964) nasce da una famiglia della borghesia bolognese. Dimostrate spiccate doti artistiche, viene iscritto all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1907. Negli anni di studio, comincia già produrre le prime opere, soprattutto paesaggi dall’atmosfera solitaria e malinconica, apprezzati sin da subito dalla critica.

Alessandro Morani

Morani Alessandro

Alessandro Morani (Roma, 1859 – 1941) ha come primo maestro suo padre e solo dopo la sua morte inizia a frequentare lo studio dello scultore Giovani Battista Lombardi. Dal 1877 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma dove stringe amicizia con Giulio Aristide Sartorio e Alfredo Ricci.

Vincenzo Morani

Morani Vincenzo

Vincenzo Morani (Polistena, 1809 – Roma, 1870) si approccia molto presto all’arte, grazie al padre Fortunato, architetto, pittore e scultore. Nel 1828, all’età di diciannove anni, si trasferisce a Napoli per frequentare l’Accademia di Belle Arti, dove studia al seguito di Camillo Guerra e Costanzo Angelini.

Angelo Morbelli

Morbelli Angelo

Angelo Morbelli,(Alessandria, 1853 – Milano, 1919) nasce da una famiglia moderatamente agiata di agricoltori. Questa gli permette di iniziare presto a studiare pittura nella sua città natale. All’età di soli 14 anni  il comune di Alessandria gli concede una borsa di studio grazie alla quale può iscriversi all’Accademia di Brera a Milano.

Publio Morbiducci

Morbiducci Publio

Publio Morbiducci (Roma, 1889 -1963) nasce da un’umile famiglia romana. Nel 1900, è costretto a interrompere gli studi e, a causa delle difficoltà economiche, inizia a lavorare come garzone da un costruttore di carrozze. A partire dai primi anni del Novecento, inizia a studiare pittura da autodidatta.

Domenico Morelli

Morelli Domenico

Domenico Morelli (Napoli, 1826 – 1901) si forma al Reale Istituto di Belle Arti di Napoli, dove si iscrive nel 1836 all’età di soli dieci anni. Nel 1842 concorre per il pensionato romano e l’anno successivo ottiene il primo premio nello studio del nudo. Il 1844 è l’anno del primo premio per la pittura. Sin dagli anni Cinquanta si afferma come pittore di storia.

Bernardo Morescalchi

Morescalchi Bernardo

Bernardo Morescalchi (Carrara, 1895 – Antignano, 1975), attratto sin da piccolo dalla scultura, compie i primi passi in diversi laboratori di lavorazione del marmo di Carrara. In seguito, studia scultura presso l’Accademia di Belle Arti della città, dove ha come maestro Carlo Fontana.

Mario Moretti Foggia

Moretti Foggia Mario

Mario Moretti Foggia (Mantova, 1882 – Peceto Macugnaga, 1954) inizia a studiare pittura a Verona, presso l’Accademia Cignaroli, per poi trasferirsi a Milano e frequentare l’Accademia di Brera. I suoi maestri sono Mosè Bianchi, Cesare Tallone e Giuseppe Mentessi.

Luigi Morgari

Morgari Luigi

Luigi Morgari (Torino, 1857 -1935) figlio di Emilio Paolo e nipote di Rodolfo, viene avviato subito alla pittura come il cugino più grande Pietro. Molto più di lui, però, collabora con Rodolfo ed Emilio Paolo nella realizzazione di cicli decorativi e di restauri in ambito piemontese.

Pietro Morgari

Morgari Pietro

Pietro Morgari (Torino, 1852 – Londra, 1885) figlio di Rodolfo e cresciuto in una famiglia di pittori e decoratori da diverse generazioni, viene subito avviato alla pittura. Ben presto, affianca il padre nella realizzazione di alcuni cicli di affreschi in area piemontese.

Rodolfo Morgari

Morgari Rodolfo

Rodolfo Morgari (Torino, 1827 -1909) figlio del pittore Giuseppe e fratello minore di Emilio Paolo, anch’egli artista, vive in un ambiente che precocemente lo introduce allo studio della pittura. Si forma all’Accademia Albertina di Torino negli anni Quaranta.

Giuseppe Moricci

Moricci Giuseppe

Giuseppe Moricci (Firenze, 1806 – 1879) si forma al seguito di Giuseppe e Luigi Sabatelli. La sua prima fase, dunque, è certamente legata alla pittura di storia, come dimostrano le tele presentate alle prime esposizioni e come rivela anche il premio ricevuto nel 1828 all’Accademia di Firenze per il disegno storico.

Mario Mossa De Murtas

Mossa De Murtas Mario

Mario Mossa De Murtas (Sassari, 1891 – Rio De Janeiro, 1966) seguendo il volere dei familiari, si laurea in giurisprudenza, ma, amico del pittore Giuseppe Biasi da Teulada, si appassiona all’arte. Sin da subito si fa interprete di una pittura dai contorni forti e nervosi e dalla narrazione sentita, impetuosa ed espressiva.

Alfredo Müller

Müller Alfredo

Alfredo Müller (Livorno, 1869 – Parigi, 1939) nasce da una ricca famiglia di mercanti di cotone. Molto giovane, si sposta da Livorno a Firenze per studiare pittura negli studi di Giuseppe Ciaranfi e di Michele Gordigiani. Presso di loro apprende la pittura di storia e il ritratto

Italo Mus

Mus Italo

Italo Mus (Chatillon, 1892 – Saint Vincent, 1967) figlio dello scultore Eugenio, viene avviato sin da piccolo nella bottega paterna allo studio del disegno e della scultura in legno. Pur avendo iniziato con l’arte dell’intaglio, il giovane artista si rivolge alla pittura. Lorenzo Delleani lo incoraggia ad approfondire la sua formazione a livello accademico.

Cesare Mussini

Mussini Cesare

Cesare Mussini (Berlino, 1804 – Firenze, 1879) figlio di Natale, maestro di cappella nella corte di Prussia, e fratello maggiore di Luigi (1813-1888), nasce a Berlino ma si trasferisce ancora molto giovane a Firenze. Particolarmente versato nel disegno sin da bambino, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze,

Luigi Mussini

Mussini Luigi

Luigi Mussini (Berlino, 1813 – Siena, 1888) nasce da un funzionario della corte prussiana. Sotto la guida del fratello Cesare comincia a disegnare a soli tredici anni e si iscrive poi, nel 1830, all’Accademia di Belle Arti fiorentina. Vi segue i corsi di Giuseppe Bezzuoli e di Pietro Benvenuti, identificandosi subito nella pittura di stampo Purista.

Benedetto Musso

Musso Benedetto

Benedetto Musso (Laigueglia, 1835 – 1883) viene introdotto allo studio dell’arte dal padre, pittore dilettante. In un secondo momento, si iscrive all’Accademia LiguLstica di Belle Arti di Genova, dove segue i corsi di Giuseppe Isola. Il maestro, pittore di storia di stampo accademico, influenza il ragazzo soprattutto nella prima fase.

Giovanni Muzzioli

Muzzioli Giovanni

Giovanni Muzzioli (Modena, 1854 – 1894) si forma presso l’Accademia Atesina di Modena al seguito di Antonio Simonazzi, Antonio Discovolo e Luigi Asioli. Ma sin da giovane, ancora studioso in Accademia, guarda con ammirazione le opere di Domenico Morelli e ne cattura il cromatismo nuovo, sensibile al vero.