Adolfo Apolloni: vita e opere dello scultore

Adolfo Apolloni. Sorriso di Madre. Scultura in gesso
Sorriso di Madre. Scultura in gesso

Biografia di Adolfo Apolloni: vita e storia dello scultore

Adolfo Apolloni (Roma, 1855 – 1923) non si dedica subito alla scultura. Prima si laurea in ingegneria, seguendo un percorso di studi canonico. In seguito, però, per assecondare la sua passione verso l’arte, si iscrive all’Accademia di San Luca, divenendo subito uno dei protagonisti fondamentali della cultura romana di fine Ottocento.

Inizialmente, Adolfo Apolloni si fa interprete di una scultura caratterizzata da un verismo temperato che si riscontra soprattutto nelle prime espressioni. Successivamente, invece, si mostra come uno dei più vivaci rappresentanti del movimento neoellenico romano, come Giulio Aristide Sartorio (1860-1932) lo è stato in pittura.

La fase statunitense

Nel 1879, lo scultore parte per gli Stati Uniti. Qui, inizia subito ad insegnare disegno e scultura presso l’Istituto d’arte di Boston. Ma in seguito, decide di trasferirsi nella più piccola Providence dove apre uno studio e dove sposa Marta Holt.

La prematura morte della moglie nel 1883 spinge Adolfo Apolloni a rientrare in Italia. A Roma, continua a praticare con passione e dedizione l’attività di scultore, incentrando sempre la sua ricerca sul rispetto degli stilemi filoellenici, presenti soprattutto nei busti e nelle teste, ma anche nei gruppi di grande impatto visivo.

Tra esposizioni ed incarichi pubblici

Per quanto riguarda l’attività espositiva, lo scultore esordisce all’Esposizione di Torino del 1898, per poi partecipare a diverse edizioni della Biennale di Venezia, dal 1899 al 1910. Prende parte all’Esposizione Universale di Parigi del 1900, dove ottiene una medaglia d’oro. Nel 1903, viene eletto Accademico di merito all’Accademia di San Luca.

Da questo momento in poi, Adolfo Apolloni ricopre diverse cariche importanti. Nel 1904 viene nominato commissario italiano all’Esposizione di Saint Louis, mentre tra il 1914 e il 1915 e il 1919 e il 1920 è Presidente dell’Accademia di San Luca.

Nel frattempo diventa anche Sindaco di Roma e Senatore. Fonda poi a Fano la Scuola d’Arte Industriale che ancora oggi porta il suo nome. Muore a Roma nel 1923, all’età di sessantotto anni.

Adolfo Apolloni: la scultura neoellenica

Se non si considerano le primissime opere di Adolfo Apolloni, incentrate su un tenue verismo legato alla scultura di metà Ottocento, l’artista si può certamente inserire nella corrente filoellenica romana.

Dopo gli anni passati negli Stati Uniti, si fa uno dei più grandi animatori del contesto culturale romano, anche dal punto di vista politico. Esordisce alla Mostra di Torino del 1898 con un gruppo scultoreo in bronzo e marmo di evidente matrice classica, dal titolo Anacreontica.

In quest’opera, diversi personaggi ascoltano con diletto un’ode del lirico greco Anacreonte, seduti elegantemente su una piccola tribuna che denuncia un’attenzione filologica nella resa del dettaglio storico e dei costumi, insieme ad una leggiadra rappresentazione dei corpi e delle vesti panneggiate.

Alla Biennale di Venezia del 1899, Adolfo Apolloni si presenta con Madonna e Anacreonte. L’anno successivo, con Poeta, vince la medaglia d’oro dall’Universale di Parigi.

Nel 1903 è di nuovo a Venezia con Fontana della gioventù e Fontana del Sileno, opere che evidenziano ancora una piena aderenza agli stilemi della scultura greca, come vediamo dalla fine cesellatura dei dettagli, dalle pose chiastiche e dal rispetto di canoni di equilibrio e chiarezza.

Le grazie e Gioventù vigorosa compaiono alla Biennale di Venezia del 1905, mentre il gruppo scultoreo Tiber viene presentato dall’artista alla Mostra di Milano del 1906 per il Traforo del Sempione. Espone La vendemmia alla Biennale del 1907, il bellissimo nudo Sorriso di madre a quella del 1909 e Allegoria della scultura a quella del 1910.

Per quanto riguarda le opere monumentali, nel 1915 si occupa della tomba di Agostino Chigi in Santa Maria del Popolo, mentre nel 1883 aveva realizzato una Vittoria alata per il Vittoriano.

Scopri le opere principali di Adolfo Apolloni

Anacreontica (1898)

Madonna (1899)

Poeta (1900)

Fontana della gioventù (1903)

Fontana del Sileno (1903)

Le Grazie (1905)

Gioventù vigorosa (1905)

Tiber (1906)

Sorriso di madre (1909)

Allegoria della Scultura (1910)

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