Sommario
Biografia
Andrea Landini (Firenze, 1847 – 1912) si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, per poi frequentare privatamente lo studio di Antonio Ciseri (1821-1891). Acquisisce da lui una tecnica impeccabile e soprattutto la predilezione verso il genere del ritratto.
Inizia la sua carriera proprio con l’attività di ritrattista: esordisce alla Promotrice di Firenze del 1874 proprio con tre ritratti che attirano subito le lodi della critica. Ma a questi affianca anche un dipinto di genere, prima di tante opere simili che segneranno la sua carriera futura.
In effetti, Andrea Landini, affianca il ritratto alla pittura di genere in costume, dedicandosi soprattutto a scenette argute di stampo popolare, ambientate spesso all’interno di conventi, come dettava la moda del tempo.
Il successo di mercato
I dipinti di Andrea Landini, tutti concentrati su una narrazione frivola e leggera della quotidianità del presente e del passato, attirano con grande fervore il mercato europeo. È in particolare in Francia e in Inghilterra che il pittore trova i suoi ammiratori e compratori, interessati ad un tipo di pittura disimpegnata e semplice nei temi, ma tecnicamente ineccepibile.
Questo gusto così mondano accompagna la produzione del pittore fiorentino per molti anni, come si nota dai dipinti presentati alle esposizioni fino agli anni Novanta dell’Ottocento.
Negli ultimi anni, accompagna i ritratti e i dipinti di genere alla natura morta, anch’essa di gusto internazionale. Dipinge sulla stessa linea d’onda fino all’inizio del Novecento. Muore a Firenze nel 1912, all’età di sessantacinque anni.
Andrea Landini: il ritratto e una disimpegnata pittura di genere
Dopo l’apprendistato presso Antonio Ciseri, Andrea Landini si avvicina al genere del ritratto. Si appropria ben presto della sua pittura pulita che unisce romanticismo a realismo. Il colore diventa la cifra da studiare nei minimi dettagli, insieme alla forma. Così l’artista si inoltra nella ritrattistica esponendo i suoi primi tre Ritratti alla Promotrice fiorentina del 1874.
Insieme ad essi, però, Andrea Landini espone una Ciociara, primo dipinto di genere di stampo aneddotico e popolare che lo indirizza verso la pittura di mercato di facile gusto internazionale.
L’anno successivo, in effetti, espone Una ragazzata, dipinto che descrive una quotidianità leggera e senza problemi, accattivante agli occhi dei mercanti francesi ed inglesi. Al 1876 risale Il regalo di nozze, mentre al 1879 Tornando da pattinare.
La tecnica, in questi dipinti leziosi, risulta sempre precisa ed impeccabile e la tavolozza accesa e variegata. Ai dipinti di scenette popolari della quotidianità contemporanea al pittore, si affiancano opere in costume settecentesco, ambientate in saloni sontuosi e riccamente decorati. I protagonisti di queste scene sono solitamente frivoli cardinali dalle luminose vesti rosse che brindano o chiacchierano tra loro.
Al 1880 risale la prima natura morta Fiori, mentre è del 1881 L’aspettativa. Nello stesso anno, partecipa alla Mostra di Belle Arti di Milano con Ritratto di Signora.
Tre anni dopo, nel 1884 Andrea Landini partecipa all’Esposizione di Torino con quattro opere: tre Ritratti di donna e un Ritratto di bambino. Al 1892 si data la sua ultima mostra importante, quella Nazionale di Palermo, in cui espone il frivolo dipinto di genere “Mi ami?”.
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