Antonio Rotta

Antonio Rotta. La Caccia sul Sile. Tecnica: Olio su tela, 48 x 59 cm
La Caccia sul Sile. Tecnica: Olio su tela

Biografia

Antonio Rotta (Gorizia, 1828 – Venezia, 1903) è figlio dei proprietari del “Caffè Pedocio” a Gorizia. Proprio nel locale, il giovane Antonio fa la conoscenza di tale Vincenzo Cristofoletti, che gli trasmette i primi rudimenti del disegno. Le buone capacità compositive del ragazzo vengono notate da un colonnello di Gorizia, Carlo De Catinelli, che diventa il suo mecenate.

Gli finanzia il trasferimento a Venezia e l’iscrizione all’Accademia di Belle Arti nel 1841, quando Antonio Rotta ha solo tredici anni. In Accademia, ha come maestro Ludovico Lipparini (1800-1856), che lo introduce alla pittura di storia di stampo romantico.

La vita veneziana

Contemporaneamente, frequenta la casa del pittore Lattanzio Querena (1768-1853) di cui sposerà la figlia. Raggiunti i vent’anni, si dedica prevalentemente a quadri di storia e di soggetto sacro, ma in realtà diventerà famoso soprattutto per le sue scene di genere, che rappresentano per la maggiore la sua produzione matura.

Pittore instancabile, sempre mosso da curiosità e acuto spirito d’osservazione, Antonio Rotta gira per le calli veneziane, assaporandone il carattere popolare e sincero. Nelle sue tele, riporta esattamente queste sensazioni, dedicandosi ad una pittura di genere dal temperamento espressivo e dall’estrema leggerezza tematica.

Bambini, balie, mercanti, bevitori, ciabattini e altri umili rappresentanti del popolo veneziano compaiono nei suoi animati dipinti, arricchiti da una tecnica pittorica impeccabile, sempre caratterizzata da luce radente e da volumetrie ben definite che derivano dalla lezione classica.

Il successo a livello europeo

La carica aneddotica e piacevole dei dipinti di Antonio Rotta viene ampiamente apprezzata non solo in Italia, ma anche nel mercato estero, tanto che nella seconda metà dell’Ottocento iniziano a circolare numerose litografie tratte proprio dalle opere del pittore goriziano.

Contemporaneamente, partecipa a diverse esposizioni nazionali a partire da quella del 1860 a Torino, mentre nel 1871, prende parte alla mostra di Vienna, ottenendo un clamoroso successo, ripetuto poi anche nel 1873, dove ottiene la medaglia d’oro grazie ad un soggetto sacro e ad uno di genere.

Dopo aver esposto alla Mostra Nazionale di Belle Arti di Roma del 1893, si ritira gradualmente a vita privata e muore a Venezia nel 1903, a settantacinque anni.

Antonio Rotta: dalla pittura di storia a quella di genere aneddotico

L’impostazione romantica della pittura di storia viene ereditata dal maestro Lipparini. In effetti, le prime tele, pur se non contengano la carica emotiva di quelli del maestro, possono essere tranquillamente inseriti nel filone romantico.

Ne sono esempio opere sacre degli anni Cinquanta e Sessanta, quali San Paolo sulla strada di Damasco affascinato dall’apparizione di Cristo, Garibaldino morente o Un episodio dell’insurrezione polacca, che sembra seguire la vocazione di Lipparini nella narrazione di guerre di indipendenza estere, in particolare quella greca.

Ma già nel 1860, alla Promotrice di Torino, Antonio Rotta presenta tre dipinti di genere carichi di leggere e gradevoli scenette: La sonnacchiosa, Lo scolaro studioso e Le cure del cacciatore addolorato al suo cane moribondo.

Sempre a Torino, l’anno successivo propone Una dichiarazione amorosa (costumi chioggiotti) e nel 1863 a Genova invia invece La biondina in gondoletta, Lo spavento puerile e La voluttà della gondola, tutti dipinti caratterizzati da un’estrema piacevolezza aneddotica.

Il successo arriva subito anche a livello europeo, soprattutto dopo la sua presenza al Kunst-Verein di Vienna nel 1871, dove espone Cattiva compagnia, Due amici fedeli, Il ciabattino e L’età dell’oro. Nel ’73 presenta invece Incontro di Giacobbe con Rachele e Studi di macchiette dal vero che gli procurano la medaglia.

Partecipa alla sua ultima esposizione Nazionale nel 1893, a Roma, dove invia La stella di mare. Alla Biennale di Venezia del 1932, molti anni dopo la sua morte, verranno esposti in suo omaggio La piccola ferita e Il pescatore con la nipote.

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