Sommario
Biografia
Antonio Schiaffino (Camogli, 1879 – Genova, 1968) si forma all’Accademia di Belle Arti di Genova sotto la guida di Cesare Viazzi (1857-1943) e Tullio Quinzio (1858-1918). In seguito si perfeziona presso lo studio di Giuseppe Pennasilico (1861-1940).
Ottenuta le Pensione Durazzo Antonio Schiaffino si trasferisce a Roma per ampliare la sua formazione, dedicandosi soprattutto al genere del ritratto. Nella Capitale stringe amicizia con Pietro Gaudenzi (1880-1955) e inizia ad esporre alle mostre degli Amatori e Cultori di Belle Arti.
Abile in numerosi generi e interprete di una tecnica schietta e semplice, Antonio Schiaffino affronta paesaggi, marine, nature morte e ritratti.
Espone frequentemente a Genova, Milano, Roma e Torino, ottenendo la nomina di Accademico d’onore presso la Ligustica di Genova nel 1913. Nel 1930 tiene una mostra personale al Circolo della Stampa di Genova. Muore in questa città nel 1968.
Sue opere sono conservate presso la Galleria d’Arte Moderna di Genova Nervi, presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma e la Galleria d’Arte Moderna di Milano.
Antonio Schiaffino, tra ritratti, scene e paesaggi
L’esordio di Antonio Schiaffino avviene alla Promotrice di Genova del 1900, quando vi presenta Frutta con bicchieri e fiori, Sopra pensiero e Dal vero. Già da questa prima esposizione si può notare come l’artista sia indirizzato non verso un solo genere.
Spazia regolarmente dal ritratto alla scena di genere, ai paesaggi e alle nature morte. La pennellata è quella veloce e diretta che eredita dal realismo di fine Ottocento e dal post-impressionismo francese.
Alla Promotrice di Genova del 1901 presenta Pastorella, Sfogliando, Frutta e un altro Studio dal vero. A questi anni risalgono una serie di ritratti e autoritratti come Solitudine e Ritratto esposti nel 1903 e Autoritratto nel 1904. Anche dopo il trasferimento a Roma e l’apertura dello studio nel 1911, Antonio Schiaffino continua ad esporre a Genova.
Alla Promotrice del 1911 invia Campagna romana e luna, Impressioni veneziane, Sole e ombre e Frutta e specchio. Continua dunque nel suo percorso di artista poliedrico interessato a più generi, ma sempre caratterizzato da una forte propensione per lo studio dal vero.
Paesaggi tra Roma e Genova
Le atmosfere delle realtà in tutte le sue sfaccettature vengono proposte da Antonio Schiaffino in diversi dipinti dedicati a Roma e Genova, esposti alla Promotrice genovese del 1916. Si tratta di A Villa Borghese, Sulla spiaggia ligure, Testa di giovinetta, Primavera e Le rose.
Questo tipo di produzione viene presentata anche in diverse mostre romane, in cui i protagonisti sono le vedute della Capitale. Ne sono esempio Vestibolo del Palazzo della Cancelleria, Al Pincio, Campagna romana, Tristi abituri presso Roma, Nevicata a Roma, Presso l’Acqua Acetosa – Roma.
Vedute della riviera ligure
Il 1922 è l’anno in cui a Genova presenta una lunga serie di vedute della riviera ligure. Si ricordano tra essi Mattino d’estate, Mare agitato, Riviera ligure, Punto di vedetta dei pescatori e Tempo cattivo.
Alla mostra del Sindacato fascista del 1929 Antonio Schiaffino presenta La spiaggia, mentre a quella del centenario degli Amatori e Cultori Davanzale assolato e Ritratto.
Delicati toni chiari e figure poetiche popolano i paesaggi e le scene di questi ultimi anni. Basta far riferimento a dipinti come Lettura, Ritratto di bambina o il raffinatissimo Inseguita.
Autore molto prolifico, espone regolarmente fino agli anni Cinquanta nelle mostre Genovesi. Bambini fra i papaveri è conservato presso la Galleria Nazionale di Roma, Al sole, Spiaggia ligure e Natura morta in quella di Genova Nervi.
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