Sommario
Quotazioni e valutazioni Sexto Canegallo
Tipologia Opera | Periodo | Quotazioni |
Dipinti a olio | Anni Dieci/Venti: Simbolismo divisionista | dai 1.000 ai 20.000 euro a seconda delle dimensioni e del soggetto |
Dipinti a olio o pastello su cartone | Maturità | intorno ai 1.000-2.000 euro |
Bozzetti | Anni Dieci/Venti/Trenta | tra 800 e 1600 euro |
Sexto Canegallo per i dipinti di grandi dimensioni ad olio su tela raffiguranti scene simboliste dipinte con la tecnica divisionista ha quotazioni che partono da 1.000 euro e possono raggiungere anche i 20.000 se di buone dimensioni e soggetto notevole.
Un dipinto del genere infatti è stato premiato con la cifra di 18.000 euro, record d’asta del 2021.
A volte realizza soggetti poco piacevoli, soprattutto in età matura, e in questo caso il valore scende intorno ai 1.000-2.000 euro. I bozzetti sono quotati all’incirca tra gli 800 e i 1600 euro.
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Biografia
Sexto Canegallo (Genova Sestri, 1892 – 1966) studia inizialmente sotto la guida del pittore ligure Lazzaro Luxardo (1865-1949). In seguito frequenta i corsi di Tullio Salvatore Quinzio (1858-1918) all’Accademia Ligustica di Genova. Gli esordi, nel segno della pittura tradizionale, si trasformano subito in una ricerca fuori dal comune.
Una Genova divisionista
Il primo passo verso l’allontanamento dalla pittura accademica viene compiuto da Sexto Canegallo tramite l’avvicinamento alla poetica divisionista di Plinio Nomellini (1866-1943) a Genova. Ben presto, esercitano su di lui il loro fascino anche Angelo Morbelli (1859-1919), Gaetano Previati (1852-1920) e soprattutto Rubaldo Merello (1872-1922).
Poco prima degli anni Dieci, Sexto Canegallo comincia a realizzare dipinti divisionisti ispirati al linguaggio di Nomellini e Merello. Un forte accento simbolico compare nelle sue composizioni sempre con maggiore intensità, anche se fondamentale per lui è anche la dimensione ottica del colore diviso.
Sin dalle sue prime composizioni, Sexto Canegallo non sembra dimenticare la lezione naturalista della scuola genovese, ma allo stesso tempo è in grado di unirvi le istanze divisioniste e simboliste.
Il trasferimento a Milano
Nel 1914 Sexto Canegallo si trasferisce a Milano, dove si avvicina subito alla figura di Romolo Romani (1884-1916). Rimane affascinato dalle sue composizioni simboliste, di ascendenza secessionista europea. Ma ammira anche il suo avvicinamento alle linee futuriste, a quell’astrattismo delle forme prismatiche che sono contenute nel Ciclo delle sensazioni.
Da questo momento in poi, Sexto Canegallo sperimenta il suo personale Simbolismo, fatto di una fertile commistione tra divisionismo, futurismo e misticismo. Forme iridescenti e composizioni lineari e geometriche dai colori accesi, come pura luce che si irradia sulla tela cominciano a far parte della sua produzione.
La vicinanza al movimento dei Rosa-Croce
La sua pittura si fa piano piano ermetica, mistica, spirituale. Le forme iniziali si vanno perdendo in composizioni astratte che poco hanno a che fare con il realismo e con il divisionismo. Onde e linee direttrici dinamiche che si propagano da figure, visi e nudi.
Simboli alchemici ed esoterici compaiono nei suoi dipinti e nelle opere grafiche, denunciando una netta vicinanza al movimento ermetico dei Rosa-Croce. A questo punto nascono cicli di dipinti proprio dedicati alle sensazioni, alla psiche e alla spiritualità, alla teoria teosofica.
L’enorme successo
Ottiene ben presto un enorme successo di critica grazie alle sue composizioni uniche e singolari. Non partecipa alle mostre del circuito ufficiale, ma nel 1920 gli viene offerto di esporre cinquanta opere nel foyer del Teatro Argentina a Roma.
La mostra si rivela un vero trionfo che, tra l’altro, porta Sexto Canegallo a fare la conoscenza dello scrittore Sem Benelli. Ciò che li accomuna è lo stesso interesse per il misticismo, che condividono con Merello.
Nel 1925, Sexto Canegallo tiene una personale a Parigi, che ancora una volta conferma l’affetto da parte del pubblico e un grande successo di critica. Proprio nello stesso anno, il pittore e studioso si ritira nella sua Sestri per continuare quella ricerca ermetica, spirituale e alchemica che lo caratterizza sin dagli esordi. Muore a Sestri Ponente nel 1966.
Sexto Canegallo: un divisionismo mistico e simbolista
Le opere degli esordi di Sexto Canegallo sono ancora legate al naturalismo appreso in Accademia. In realtà, però, già il contatto con Plinio Nomellini lo fa avvicinare subito alla tecnica divisionista. Le prime opere di questo genere risalgono agli anni Dieci. Il primo esempio viene fornito dal dipinto di tematica verista, ma di tecnica divisionista Ragazzo ardimentoso.
Lo stesso vale per Bambini che pescano del 1912-13, in cui tre bambini a riva cercano di pescare o raccogliere telline. Già a questo punto la trattazione della luce risulta particolarissima e vicina a quella di Nomellini o Merello. Un giallo quasi accecante, infatti, proviene proprio dal mare, ad illuminare il fianco destro dei ragazzi e a bagnare la spiaggia e le acque di un colore rossastro e quasi espressionista.
Dello stesso filone è l’opera Carnevale, del 1915, ma a questo punto Sexto Canegallo è già a Milano e in contatto con Romani. Non soltanto l’olio è il medium usato dall’artista, ma anche i pastelli, in grado di stabilire delle compenetrazioni cromatiche astratte e in grado di creare atmosfere sospese.
Forme geometriche, irradiazioni di luce, allegorie
Le teorie spiritualistico-ermetiche dei Rosa-Croce portano Sexto Canegallo ad elaborare un ciclo dedicato alla psiche umana. Un misticismo lirico compare dalle sue opere ricche di linee dinamiche che uniscono futurismo e simbolismo all’astrattismo europeo.
Di questo ciclo fanno parte Uomo finito, Megalomane, Mistico. Mentre nel gruppo dedicato alle sensazioni umane compaiono i dipinti Cadenze melanconiche, Voluttuosa, Diamante nero. Le opere, esposte insieme ad altre al Teatro Argentina e poi al Carlo Felice di Genova, hanno fatto la fortuna dell’artista.
Non sono poi da dimenticare Terrore, Paura, Gioia, Impressione, Energia sociale, sempre dedicate alle sensazioni umane. Specchi d’acqua, Fiamma ossidrica, Mattina, Pomeriggio, Sera, Visione, Estasi, Aspirazioni sono invece opere che rivelano i bisogni primordiali dell’uomo, i momenti della giornata simboleggianti quelli della vita, allegorie dell’esistenza stessa.