Carlo Stratta

Carlo Stratta. Una Coppia nella Stanza - Olio su tela 97 x 71 cm
Una Coppia nella Stanza. Tecnica: Olio su Tela

Biografia

Carlo Stratta (Torino, 1852 – 1936) dopo essersi laureato in ingegneria presso il Politecnico di Torino, si iscrive all’Accademia Albertina per seguire il corso di paesaggio di Antonio Fontanesi (1818-1882).

Dopo aver esordito alla Promotrice torinese nel 1871, dietro suggerimento del maestro, si trasferisce a Parigi nel  1875. Vi rimane per poco più di dieci anni, intendendo approfondire lo studio di figura al seguito di Thomas Couture (1815-1879).

L’esperienza parigina e il viaggio a Il Cairo

Il lungo soggiorno parigino è testimoniato anche da un fitto scambio epistolare con Fontanesi, dal quale si deducono le diverse esperienze dell’artista. Stando a contatto con gli artisti francesi, non rimane indifferente alla moda della pittura orientalista: questo lo spinge a partire per il Cairo nel 1879.
Tornato per un breve periodo a Torino nel 1880, rientra a Parigi subito dopo, lasciandosi alle spalle l’esperienza orientalista.

È negli anni Ottanta infatti che si definiscono il suo stile e la sua impronta tematica. Diviene interprete di grandi tele rappresentanti la vita moderna e mondana di Parigi, esponendo tanto ai Salon quanto alle Promotrici torinesi.

Nel 1884 fa ritorno definitivamente a Torino: ritorna alle tracce lasciate da Fontanesi nella sua formazione. Si dedica allo studio del vero, inoltrandosi in una pittura di paesaggio emozionante e suggestiva, insieme al suo amico Carlo Pollonera (1849-1923). Con lui, esegue una serie di decorazioni: gli affreschi nella Chiesa di San Genesio sopra Chivasso e nel Castello Ceriana-Fè D’Ostiani a Castagneto Po.

Inoltre realizza individualmente un fregio a fresco lungo 80 metri, nel Palazzo dell’Arte Sacra dell’Esposizione di Torino. Non smette comunque mai di realizzare frizzanti scene di vita borghese come nei suoi anni parigini. Muore a Torino nel 1936.

Gli esordi paesaggistici nel solco di Fontanesi

Carlo Stratta, dopo la sua formazione al seguito di Fontanesi, esordisce a Torino nel 1871 con il disegno su pietra Il pascolo, tratto da un dipinto del maestro. L’impronta fontanesiana è ancora ben visibile quando alla Promotrice del 1872 presenta Lungo il Sangone, mentre l’anno successivo Grano turco e Studio in aprile.

Ma la carriera di Stratta, che si era aperta nel segno della pittura di paesaggio, prende un’altra strada, proprio grazie ai consigli del maestro paesaggista. Pronto ormai nello studio naturalistico dal vero, accetta il suggerimento di Fontanesi di approfondire la figura. Così diviene allievo di Couture a Parigi.

Tra scene di vita mondana e orientalismo

Il trasferimento nella capitale parigina comporta per Carlo Stratta un inevitabile avvicinamento ai temi della vita mondana borghese. Studia per dieci anni accanto a Couture a Vielliers-le-bel e si perfeziona nella figura.

Invia costantemente opere a Torino: al 1880 risale Prima di cominciare e al 1881 una serie di dipinti che testimoniano il suo viaggio al Cairo.
Sono infatti gli anni in cui si fa interprete di numerose scene di matrice orientalista: Moschea di Kaid-Bey nella valle dei Califfi presso Cairo, Profilo di donna fellah, Ballerino nubiano, Tipo negro e Sopra un terrazzo in Cairo.

All’anno successivo appartiene la tela di grandi dimensioni presentata al Salon, Il carnevale a Villiers-le-bel, un dipinto di chiara ascendenza couturiana.
Esso dimostra l’esperienza di Stratta nella pittura di genere dagli accenti mondani e variopinti, come avviene anche per L’école buissonière, presentato all’Esposizione Generale Italiana di Torino nel 1884.
Questa data rappresenta il definitivo rientro dell’artista nella sua città e anche un sostanziale ritorno alla pittura di paesaggio.

Carlo Stratta: il ritorno al paesaggio dal vero

Ritornando alla tradizione paesaggistica del maestro Fontanesi, Carlo Stratta si dedica ad una serie di paesaggi dal vero, recandosi con Pollonera nelle campagne piemontesi.

Nel 1887 presenta una serie di paesaggi che denunciano questa inversione di rotta: Laghetto, Giardino incolto, Sul ghiaccio, Imbarco. L’intima pace delle vedute dal vero emerga da opere quali Lago d’Azeglio e Paese.

Come accennato, non smette dedicarsi a scene di genere legate alla vita borghese, accogliendo anche le più aggiornate novità europee.
Un’opera spesso definita Art Nouveau è la famosa Aracne, presentata nel 1893 a Torino e oggi conservata presso la Galleria Civica d’Arte Moderna. Altri esempi di questo filone sono L’amata, La mammina, Tre amiche, Dolce nella memoria.

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