Sommario
Biografia
Francesco Zanin (Nove, 1824 – Venezia, 1884) nasce in un paesino della provincia di Vicenza da un’umile famiglia di fornai. Dimostrate eccellenti doti disegnative sin da bambino, si trasferisce a Venezia per frequentare l’Accademia di Belle Arti nel 1849.
Qui, studia al seguito dello scenografo e decoratore Francesco Bagnara (1784-1866) e dell’architetto Francesco Lazzari (1791-1871), da cui eredita la sapiente impostazione prospettica e geometrica della veduta.
Sin dai primi anni, il giovane Francesco Zanin ottiene numerosi successi con le sue prospettive d’interni e con le sue vedute otticamente precise ed oggettive, presentate alle mostre dell’Accademia. Lavora principalmente sulla scia di Canaletto (1697-1768), spesso realizzando anche copie delle sue vedute.
Il successo nel mercato straniero e la disapprovazione della critica veneziana
Inizialmente, Francesco Zanin ottiene un immediato successo, soprattutto a Venezia. Ma a partire dagli anni Sessanta dell’Ottocento, le sue vedute e le sue prospettive coinciano ad essere giudicate con più severità dalla critica, soprattutto per la loro eccessiva adesione alle modalità espressive e stilistiche di Canaletto.
Nonostante l’autore operi un sostanziale rinnovamento in senso verista, rispetto alla classica veduta del Settecento, non riesce ad ottenere un sincero e sempre positivo riscontro dalla critica locale, già indirizzata verso un gusto più sciolto e meno accademico e ormai inflessibile nei confronti degli “imitatori” di Canaletto.
A questo punto, il successo di Francesco Zanin rimane cospicuo soltanto nel mercato straniero, in particolare quello anglosassone. I collezionisti, infatti, si interessano e acquistano soprattutto le vedute di Venezia, catturati dalla precisione ottica e dalla ricchezza di particolari che descrivono una brulicante ed energica Laguna.
Purtroppo, negli ultimi anni, il pittore si ritrova a diffondere nel mercato copie di Canaletto non firmate, spacciandole per originali, cercando di mantenersi come meglio può, stroncato definitivamente dall’Accademia. Ormai povero e dimenticato, Francesco Zanin muore la notte di Natale del 1884, a sessant’anni.
Francesco Zanin: il vedutismo veneziano nel solco di Canaletto
Tra le prime opere conosciute del pittore veneziano Francesco Zanin, c’è una prospettiva d’interno presentata in Accademia nel 1850, il Chiostro di monastero, che gli fa ottenere un notevole apprezzamento da parte dei membri della giuria accademica.
Procede con una lunghissima serie di vedute e di prospettive realizzate tra gli anni Cinquanta e Sessanta, tra cui Veduta della Chiesa della Salute del 1853, La piazzetta di Venezia al chiaro di luna dell’anno successivo, Interno della Chiesa di San Marco del 1855, opera che verrà esposta a Torino e a Genova nel 1866.
Proprio questo dipinto comincia a suscitare una serie di aspre critiche da parte dell’Accademia, che considera Francesco Zanin ancora troppo vicino alla tradizione vedutistica del Settecento, ed in particolare di Canaletto.
Tra le opere degli anni Sessanta, compaiono Veduta immaginaria di San Giorgio Maggiore a Venezia, ma anche La visita annuale del Doge alla Chiesa di Santa Maria della Salute che mostrano l’uso di una tavolozza poco accesa e una sintesi maggiore rispetto alla perfetta precisione di Canaletto.
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