Sommario
Quotazioni Giovanni Grubacs
Figlio e allievo del padre Carlo ha quotazioni tra i 10.000 e i 20.000 euro in media per le ampie vedute di Venezia. Giovanni riprende gli impianti settecenteschi della veduta veneta del padre ma li aggiorna con un pennellare più vivace e moderno. L’area di interesse per le sue vedute è internazionale.
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Biografia
Giovanni Grubacs (Venezia, 1830 – Pola, 1919), figlio di Carlo Grubacs (1801-1870), viene avviato dal padre alla pittura. Si specializza immediatamente, proprio come Carlo, nella veduta prospettica di stampo settecentesco.
Nella prima parte della sua carriera, Giovanni Grubacs si può sicuramente assimilare alla modalità pittorica paterna. Ma intorno al 1860, influenzato dalle istanze veriste della pittura italiana, si avventura in uno stile più sciolto e più aggiornato alla contemporaneità.
Tra eredità paterna e innovazioni veriste
Spesso le opere del pittore veneziano vengono confuse con quelle paterne, anche se quelle di Giovanni Grubacs, in certi casi risultano sicuramente permeate da una sensibilità atmosferica decisamente maggiore.
Sappiamo pochissimo della vita di Giovanni Grubacs, ancor meno rispetto a quella del padre. Ciò che è certo è che nel corso della sua carriera ottiene un largo successo nel mercato veneziano ed europeo. Ma verso gli ultimi anni, divenuto cieco, si trova a fare i conti con l’isolamento e le difficili condizioni economiche.
Si narra che, sfiorando la povertà, Giovanni Grubacs sia riuscito a vivere dignitosamente gli ultimi anni di vita, vendendo una cassa piena di dipinti che erano rimasti nel suo studio veneziano ed erano rimasti invenduti negli anni del successo. Ormai anziano e fuori da ogni attività artistica, muore a Venezia nel 1919.
Giovanni Grubacs: una luminosa Venezia
Le vedute veneziane di Giovanni Grubacs si differenziano da quelle paterne per una maggiore sensibilità nella resa luministica e atmosferica. Nonostante le prime vedute siano molto simili a quelle di Carlo, netta è la distanza dalle ultime.
Attraverso una pennellata veloce e piena, Grubacs realizza vedute di una Venezia a tratti colta da punti di vista inconsueti. Venezia inquadra la laguna che si estende davanti al Palazzo Ducale, preceduta dalla vasta piazza e dal ponte che conduce alle due colonne sormontate dai leoni. Essa, brulicante di piccole figure definite a punta di pennello, rende la veduta brillante e moderna.
La resa della luce lunare
L’opera leggermente più rigida Punta della Dogana a Santa Maria della Salute è comunque innovativa per la resa della luce lunare, che si inserisce fra le nuvole notturne e illumina con toni verdastri la laguna silenziosa.
Una pennellata carica di luce compare nella veduta Piazza San Marco verso San Giorgio Maggiore in cui siamo ormai lontani dalla resa levigata e laccata dei paesaggi canalettiani e guardiani e da quelli del padre. La stesura cromatica risulta più veloce e indefinita, sicuramente influenzata dalla pittura di macchia e dalle innovazioni veriste di metà Ottocento.