Giovanni Sottocornola

Giovanni Sottocornola. Quiete. Tecnica: Pastello su Carta
Quiete. Tecnica: Pastello su Carta

Biografia

Gli anni giovanili

Giovanni Sottocornola (Milano, 1855 – 1917) nasce da una umile famiglia di operai. Il padre muore prematuramente e Sottocornola è costretto fin da giovane a lavorare come garzone per sostenere economicamente la famiglia.

Dimostra ben presto una notevole attitudine verso il disegno e, compiuti i vent’anni, riesce finalmente a coronare il suo desiderio di iscriversi all’Accademia di Brera.
Come quasi tutti i futuri rappresentanti del Divisionismo milanese si forma sotto la guida di Raffaele Casnedi (1822-1892) e di Giuseppe Bertini (1825-1898).

A Brera Giovanni Sottocornola stringe amicizia con Emilio Longoni (1859-1932), Angelo Morbelli (1853-1919), Giovanni Segantini (1858-1899) ma anche con lo scultore Medardo Rosso (1858-1928).

La tranquillità familiare

Terminato il momento delle ristrettezze economiche e delle responsabilità nei confronti della sua famiglia di origine, trova un impiego alla Tesoreria Comunale. Sposa Luigia Carati all’inizio degli anni Ottanta e con lei ha tre figli.

Da questo momento in poi sarà circondato da affetti che lo accompagneranno per tutto l’arco della carriera. Questo gli permetterà di vivere nella sicurezza e tranquillità familiare più assoluta, cosa non scontata per gli artisti di questa generazione. Giovanni Sottocornola espone a Brera dal 1882, inaugurando un percorso artistico variegato che inizia con le nature morte e termina con maestosi paesaggi realizzati a pastello.

Agli inizi del Novecento apre il suo studio a giovani pittori per concentrarsi sull’insegnamento e contemporaneamente si dedica all’attività di restauratore.
In questo ambito cura anche il restauro degli affreschi di Luini nella chiesa del Monastero Maggiore di Milano. Muore nella sua città natale nel 1917.

Gli esordi tra ritratti e nature morte

Gli esordi di Giovanni Sottocornola all’Esposizione braidense avvengono nel segno della ritrattistica. Nel 1882 si presenta infatti con diversi ritratti su commissione, genere a cui si dedicherà per lungo tempo.

Un esempio rappresentativo di questa prima produzione è Ritratto di Angela Cendali Crespi, benefattrice lombarda che si era adoperata per l’Ospedale Maggiore di Milano. Tra gli altri ritratti si ricorda quello Della moglie del 1885.

Contemporaneamente si dedica alla realizzazione di nature morte, nel rispetto della tradizione realista lombarda, ottenendo un immediato successo soprattutto tra collezionisti provenienti dal Sud America.

Giovanni Sottocornola. Il Divisionismo

Si avvicina moltissimo al nucleo centrale del Divisionismo. Comincia a sperimentare anche lui non solo la tecnica della divisione dei colori, ma anche la principale tematica affrontata dai suoi compagni, quella sociale. Si dedica dunque ad una serie di opere incentrate sul problema del lavoro in area lombarda.

Dà vita in questo modo ad una produzione di grande modernità e di interesse sociale elevato. Nel 1891 Giovanni Sottocornola partecipa alla prima Triennale di Brera esponendo opere che rispettano in tutto e per tutto questa sua recente tendenza.
I dipinti più significativi in questo senso sono Il muratore, L’uscita delle operaie dallo stabilimento Pirelli e L’alba dell’operaio.

Questi titoli rappresentano la storia lombarda degli anni Ottanta e Novanta. Basta pensare alle repressioni attuate dal governo nel maggio del 1898 nei confronti delle proteste degli operai soprattutto della Pirelli.

Ed è proprio da questo anno cruciale che, come molti suoi amici artisti, deluso dall’atteggiamento antioperaio del governo, abbandona la tematica sociale e socialista.
Torna infatti nuovamente alla ritrattistica, rendendo protagonisti soprattutto i visi dei suoi familiari.

Il paesaggio

Sulla scia dell’amico Segantini, dagli anni Novanta si ritira per lunghi periodi, insieme all’amata famiglia, sulle Prealpi lombarde. Qui si dedica alla realizzazione di paesaggi sempre popolati da animali accompagnati dalle presenze discrete delle donne della sua famiglia.

Le opere di questa fase sono di grandi dimensioni e spesso realizzate a pastello sempre seguendo la tecnica divisionista. Giovanni Sottocornola però, a differenza di altri membri del gruppo, non giunge all’elaborazione di composizioni simboliste.
Anzi i temi prediletti sono quelli del raccoglimento familiare e della quotidianità della vita in montagna.

Ne sono un esempio Raccoglimento, ma anche il bellissimo Luce e lavoro, presentato a Brera nel 1914 e grazie al quale ottiene il premio Cassani. In questi anni partecipa a diverse mostre internazionali e nazionali, come le Biennali di Venezia.

Inoltre Giovanni Sottocornola si dedica all’illustrazione di libri per bambini, attività testimoniata anche da Libro azzurro. Opera questa che, come molti altri suoi schizzi e disegni di inizio secolo, rappresenta il mondo della letteratura infantile.

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