Ludovico Marchetti

Ludovico Marchetti. Tecnica. Olio su tavola, 36,5 x 28 cm
In Giardino (dettaglio). Tecnica. Olio su tavola

Biografia

Ludovico Marchetti (Roma, 1853 – Parigi, 1909) è figlio dell’incisore Augusto Marchetti (1818-1871). Avviato al disegno dal padre, molto giovane inizia a frequentare i corsi di pittura presso l’Accademia di San Luca.

Si fa subito interprete di una pittura accurata e tecnicamente impeccabile, attenta al dettaglio cromatico e luministico. Inizialmente Ludovico Marchetti si specializza nella pittura di storia e nei soggetti biblici. In un secondo momento, si rivolge alla pittura di genere che diverrà la sua cifra caratteristica per il resto della sua carriera.

La vicinanza a Mariano Fortuny

Questo cambiamento avviene soprattutto grazie al rapporto che Ludovico Marchetti instaura con Mariano Fortuny (1838-1874). Soprattutto nei suoi ultimi soggiorni romani, quelli che vanno dal 1872 al 1874, anno della sua morte, intervallati dall’ultima, importante incursione a Napoli, Mariano Fortuny lascia il segno della sua pittura in Ludovico Marchetti.

Il suo tocco rivoluzionario e vibrante, accompagnato da quella tavolozza che è stata descritta come uno «splendore di colore invidiabile» da Francesco Netti (1832-1894) ha influenzato una lunga schiera di pittori romani. È evidente, dunque, che Ludovico Marchetti è, insieme a Cesare Augusto Detti (1847-1914), Pio Joris (1843-1921), Francesco Jacovacci (1840-1908), uno degli eredi del tratto fortuniano.

Nel 1873, prende uno studio in via Margutta 33 e si fa ben presto interprete di una pittura dal tocco movimentato e luminoso, ricca di particolari e dettagli descritti nei salotti neo settecenteschi, con pregiate stoffe ed arredi. Nel 1875, un anno dopo la morte del maestro Fortuny, espone al Salon parigino ottenendo un notevole successo.

Il trasferimento a Parigi e il contratto con Goupil

L’acclamazione ricevuta con il dipinto di genere esposto a Parigi spinge Ludovico Marchetti ad allontanarsi dall’Italia per cercare fortuna nel mercato europeo, trasferendosi nella capitale francese nel 1878.

Riesce a mantenersi stipulando un contratto con il mercante d’arte Adolphe Goupil, che in aveva sempre contribuito alla diffusione del gusto alla moda appartenente a Fortuny tanto quanto a Jean-Louis Ernest Meissonier (1815-1891).

A Parigi, Ludovico Marchetti continua a dedicarsi alla pittura alla moda, prediligendo la narrazione della vita borghese contemporanea, sempre accompagnata da scenette gradevoli e ispirate al Settecento. Una resa minuziosa dei dettagli e una tavolozza brillante caratterizzano il suo linguaggio che gli permette di ottenere un grande successo anche all’Universale di Parigi del 1878.

Partecipa assiduamente ai Salon e a diverse esposizioni tra Monaco, Berlino e Milano. Intorno agli anni Ottanta, inizia ad utilizzare con maggiore assiduità l’acquarello, entrando anche a far parte dell’Associazione degli Acquarellisti a Roma.

Non rientrerà mai in Italia, se non per brevi soggiorni e per partecipare alle esposizioni, come quella milanese per il Traforo del Sempione del 1906. Muore a Parigi nel 1909, a soli cinquantasei anni.

Ludovico Marchetti: una vibrante pittura di genere alla moda

Come premesso, il primo successo di Ludovico Marchetti risale al 1875, quando al Salon di Parigi espone il dipinto di genere Dopo il torneo. Si nota subito la sua abilità nel descrivere ambientazioni storiche, forse proprio derivante dalla sua prima vocazione di pittore di storia.

Costumi, armi, stoffe vengono resi con acuta precisione, assecondando una scelta cromatica vibrante e luminosa, proprio come da insegnamento di Fortuny. Nel 1878, partecipa all’Esposizione Universale di Parigi con un’opera che viene definita “frizzante” dalla critica, Prima del torneo.

«Un brulichio di dame, di cavalieri, di araldi, di musici, di buffoni, di servi che si mescolano e pompeggiano e brillano come uccelli tropicali in una dorata uccelliera» (Massarani, 1879), così viene descritta l’opera di Ludovico Marchetti, visto all’Esposizione come uno degli imitatori romani di Fortuny.

Nel 1897 ottiene la medaglia d’oro al Salon di Parigi con Caino. Matrimonio del XV secolo, Militari Italiani, e Corte d’onore del Castello di Potois, vengono esposti dal pittore all’Universale di Parigi del 1889. Noti sono anche Cerimonia medievale nella cattedrale di Brunn e Grand Prix, mentre con l’acquarello Un concerto del XVIII secolo partecipa all’Esposizione di Milano del 1906.

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