Pietro Mengarini

Pietro Mengarini. Le Cicoriare a Roma (Mercato a piazza dell'Unità - Via Cola di Rienzo), 1907. Tecnica: Olio su tela,
Le Cicoriare a Roma (Mercato a piazza dell'Unità - Via Cola di Rienzo), 1907. Tecnica: Olio su tela. Firmato e datato in basso a sinistra "RM 1907 P. Mengarini"

Biografia

Pietro Mengarini (Roma, 1869 – 1924) si forma al seguito del pittore e decoratore Giulio Rolland (1859-1913), famoso per la realizzazione di numerosi cicli di affreschi per soffitti, uno su tutti, quello del Teatro Flavio Vespasiano di Rieti.

Sono poche le notizie relative alla sua vita, che conosciamo soprattutto attraverso la sua attività artistica e la presenza alle esposizioni. Sembra comunque che il giovane pittore abbia aiutato Giulio Rolland nell’esecuzione di alcune decorazioni in diverse parti d’Italia.

È certo, comunque, che Pietro Mengarini si sia subito identificato con la tecnica divisionista e abbia praticato sin dagli esordi anche l’acquaforte colorata. La sua prima esposizione risale al 1892, quando partecipa alla Mostra degli Amatori e Cultori di Belle Arti di Roma. Se inizialmente si dedica soprattutto alla figura, in seguito, predilige la pittura di paesaggio.

Un teorico del Divisionismo

Fanno parte della produzione del pittore ampi e luminosi paesaggi, caratterizzati da un cromatismo tenue e delicato, e da un divisionismo preciso e scandito da una pennellata calibrata e fine.

Ben presto, partecipa alle principali rassegne italiane, come la Biennale di Venezia, l’Esposizione di Milano per il Traforo del Sempione e soprattutto le Mostre della Secessione romana.

Risale al 1905 la sua importante conferenza tenuta presso il Circolo Artistico Internazionale dal titolo “Fonti di poesia della pittura moderna”, che mette al centro l’uso e il significato della tecnica divisionista.

In effetti Pietro Mengarini non si separerà mai dal Divisionismo, che lo accompagnerà per tutta la sua produzione. Scene di mercato, marine, vedute di Roma e soprattutto del Tevere sono i soggetti prediletti dal pittore, che espone anche alla Biennale romana del 1921.

Dopo aver spostato la pittrice Ida Magliocchetti (1871-1938) nel 1922, muore molto giovane, nel 1924, a soli cinquantasei anni. Alla Biennale romana del 1925, viene omaggiato con l’esposizione di cinque suoi dipinti e di un disegno.

Pietro Mengarini: un Divisionismo chiaro ed equilibrato

L’esordio di Pietro Mengarini, dopo la sua primissima esperienza come decoratore, risale al 1892, quando alla Mostra degli Amatori e Cultori di Roma presenta uno Studio di nudo. All’Esposizione Nazionale di Roma del 1893, si fa notare con uno Studio dal vero che già lo avvia alla tecnica divisionista. Ma il primo vero e proprio dipinto divisionista è L’attesa, che risale al 1904.

Al 1905, si data l’esordio alla Biennale di Venezia, in cui espone Mezza figura e Nudo. Invece, all’Esposizione Nazionale di Milano per il Traforo del Sempione del 1906, presenta le tre opere divisioniste Nel vapore dell’acqua, Il vaso turchino e La Solitaria.

È in questi anni che il pittore mostra il suo particolare approccio al Divisionismo, fatto di lunghi e fini tratti di colore luminosissimo. Attraverso un magico chiaroscuro che sembra mettere in scena accordi cromatici più che contrasti netti, Pietro Mengarini costruisce scene della vita quotidiana, vedute e marine di grande impatto.

Nel 1909 prende parte all’Esposizione Nazionale di Belle Arti di Rimini con Un pezzo di canale a Venezia, Un ponte a Venezia, Lettura piacevole, Contratto difficile e Le cicoriare a Roma, uno dei dipinti più famosi ed apprezzati del pittore romano, che presenta, sotto una luce chiarissima, una serie di donne che vendono cesti di cicoria in Piazza dell’Unità a Roma, in via Cola di Rienzo.

Il successo del dipinto, fresco e brillante e profondamente legato alla tradizione quotidiana della Capitale, è tale che Pietro Mengarini decide di ripresentarlo alla Biennale di Roma del 1921. Invece, alla Biennale veneziana del 1910 invia Cantuccio tranquillo e La vela nuova, mentre Dopo la pesca e Anzio compaiono all’Esposizione Internazionale di Roma del 1911.

Le esposizioni romane

Negli anni Dieci, Pietro Mengarini partecipa a tutte le edizioni della Secessione romana: nel 1913 espone I caricatori, nel 1914 Pomeriggio d’autunno e L’altra sponda. Quest’ultima, grande tela che inquadra il Ponte Cavour a Roma mentre il placido Tevere vi scorre sotto accogliendo i riflessi della città, è una veduta chiarissima e dall’emozionante andamento lirico, in cui il segno diviso risulta modernissimo nel suo carattere ordinato e pulviscolare allo stesso tempo.

Sempre nel 1913, con Giulio Aristide Sartorio (1860-1932) e Arturo Noci (1874-1953) partecipa alla Mostra di Marine presso l’Associazione Artistica Internazionale. Poi prosegue con la Secessione del 1915, in cui espone Pesca alla canna e Il molo, mentre all’ultima mostra secessionista del 1916 presenta Occhi azzurri e Fra due luci.

Come accennato, nel 1921 espone presso la Biennale romana Le cicoriare e Aria aperta. Nonostante Pietro Mengarini venga colto dalla morte nel 1924, giovanissimo, alla III Biennale di Roma del 1925 compaiono i suoi dipinti più significativi Ponte Cavour, Barche, Mercato, Barche da pesca e Il porto di Anzio. Alla Mostra d’Arte Marinara del 1926, invece, viene esposto Tramonto nel Porto d’Anzio.

Quotazioni Pietro Mengarini

Quanto Vale il tuo Quadro di questo Artista?

Il nostro Team di storici dell’Arte offre una valutazione Gratuita anche in meno di 24 ore della tua opera di Pietro Mengarini. Acquistiamo Dipinti dell’artista.

Puoi contattarci sia caricando le immagini dell’opera direttamente nel form sottostante, oppure utilizzando i metodi di contatto in alto.

Per una stima accurata, è indispensabile avere le foto dell’opera con rispettive misure, della firma ed anche del retro.

Hai un'opera di Pietro Mengarini e vuoi venderla?

Risposte anche in 24 ore.

Chiedi una valutazione gratuita, professionale e veloce usando il modulo sottostante, oppure usando i contatti in alto.

Instruzioni: allegare tramite il seguente modulo foto nitide e dettagliate (anche del retro e della firma).

Indicare inoltre nel campo "messaggio" le misure dell'opera.

Non trattiamo stampe e litografie.

    Informazioni di contatto


    Messaggio

    Acconsento al trattamento dei dati personali ai sensi del D.lgs 196/2003.

    © Copyright Berardi Galleria d'Arte S.r.l.