Sommario
Biografia
Evasio Montanella (Genova, 1878 – 1940) si forma presso l’Accademia Ligustica di Genova, dove è allievo di Cesare Viazzi (1857-1943). Non asseconda, però, la produzione simbolista del maestro, poiché decide di intraprendere la strada del verismo. Diventa, infatti, soprattutto pittore di marine e nature morte.
Molte, sono anche le tele dedicate ad intimi interni familiari e ai ritratti di marinai e soggetti di estrazione popolare. Quella che descrive Evasio Montanella è una natura semplice e pura, lontana da ogni contesto allegorico.
La sua attenzione alla luce e ad un cromatismo sapiente e studiato sono le prime caratteristiche che risaltano agli occhi dell’osservatore.
Le Promotrici genovesi
Con una pittura limpida e genuina, Evasio Montanella, rende protagonisti i paesaggi e la quotidianità lavorativa e familiare della sua Liguria, attuando una stesura ferma e allo stesso tempo emozionante. Pur se nato nel 1878, si può considerare essenzialmente un pittore dell’Ottocento, soprattutto per quanto riguarda la veduta. In lui si ritrovano sia il segno veloce e sintetico dei Macchiaioli, sia il lirismo della Scuola Grigia ligure.
Per quanto riguarda, invece, la figura, si riscontra il lui un atteggiamento più moderno e solido, forse appreso grazie alla vicinanza a Pietro Gaudenzi (1880-1955), pittore genovese suo coetaneo. Evasio Montanella, con le sue marine e i suoi soggetti tratti dalla Liguria, partecipa alle Promotrici genovesi con regolarità, dal 1920 al 1940.
Non manca di partecipare, però, anche alle più importanti rassegne italiane, come la seconda e la terza Quadriennale di Roma. Nel 1929, presso la Promotrice genovese, si tiene una sua personale con più di cinquanta opere, con introduzione del poeta Adriano Grande. Ancora nel pieno dell’attività pittorica ed espositiva, muore a Genova, nel 1940, a sessantadue anni.
Evasio Montanella: il naturalismo tra marine, pescatori liguri ed intime scene familiari
Il pittore genovese tarda ad esordire, perché, come racconta Adriano Grande nell’introduzione alla personale del 1929, i problemi della vita quotidiana, lo allontanano spesso dalla pittura. Ma dal 1920 in poi, Evasio Montanella intraprende un’attività espositiva molto intensa e regolare.
Alla Promotrice del 1920 espone un Autoritratto, mentre a quella del 1922 Testa di vecchio, Palloncino rosso e Bambina che beve. Una serie di dipinti che ritraggono interni familiari e intimi, ma anche dipinti connessi alla vita marinara, vengono esposti dal pittore negli anni Venti.
Ad esempio, alla Promotrice del 1928, presenta Uomo che scrive, Rammendatrice di reti, Natura morta e Giovanna la pesciaiuola. Nel 1929, a Milano, presso la Galleria Pesaro, partecipa ad una collettiva esponendo i poetici e limpidi dipinti Ritorno dalla pesca, Portatori di reti, Vecchi pescatori e Pescatore.
Intensissime rappresentazioni di volti ed atteggiamenti di persone che hanno sempre lavorato con e sul mare, garantiscono i primi veri successi di Evasio Montanella. Non è un caso, dunque, che nello stesso anno, si tiene una sua personale alla Promotrice Genovese. Tra le cinquantadue opere compaiono Pescatori con pesci, Bagnante, La spiaggia di Prà, Le bambine sulla spiaggia, Giocatori di carte, Vecchia pescatrice, Il vagabondo, La venditrice di pesci, Mattino sulla spiaggia e Il ritorno dalla pesca.
Negli anni Trenta, partecipa alle Sindacali Fasciste genovesi, presentando opere come Beone cieco, Campagna genovese, Natura morta, Bambino con tacchina e Giovane signorina. Con una pennellata chiara e sicura, le figure del pittore genovese assumono una solennità e solennità silenziosa e delicata, che sicuramente ha a che fare con gli sviluppi novecentisti.
Alla Quadriennale di Roma del 1935 e del 1939 si presenta con due Nature morte, mentre la sua ultima Promotrice genovese risale al 1940. Vi presenta Pescatori e Primavera in montagna. Vecchio Marinaio è conservato alla Galleria d’Arte Moderna di Genova.
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