Egisto Sarri

Egisto Sarri. L’Ora dei Giochi - Tecnica: Olio su Tela, 55 x 66 cm
L’Ora dei Giochi, Tecnica: Olio su Tela

Biografia

Egisto Sarri (Figline Valdarno, 1837 – Firenze, 1901) si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze dal 1850 al 1861. È allievo di Ernico Pollastrini (1817-1876), Giuseppe Bezzuoli (1784-1855) e infine di Antonio Ciseri (1821-1891), maestro per lui fondamentale.

Si specializza sin da subito nel genere storico e nel ritratto, seguendo le orme dei suoi insegnanti. Alla fine del suo percorso accademico, negli anni Sessanta vince un pensionato a Roma, dove si perfeziona.

Esordisce alla Promotrice fiorentina del 1857, inaugurando una fiorente stagione espositiva e una lunga serie di committenze private, soprattutto da parte del conte Alfredo Serristori.

Abile anche nell’affresco e nella decorazione di ambienti, Egisto Sarri esegue L’Italia risorta, con allegorie delle scienze e delle arti, per il salone di casa Crispi a Firenze.
Ancora attivo all’inizio del Novecento, quando partecipa al concorso Alinari per l’arte sacra con L’Apoteosi della madonna, muore a Firenze nel 1901.

Egisto Sarri, pittore di storia

Memore degli insegnamenti di Pollastrini, Bezzuoli e Ciseri, si inoltra subito nella pittura di soggetto storico o sacro. Esordisce alla Promotrice fiorentina del 1857 con Gesù resuscita la figlia di Giairo. A quella del 1861 presenta un dipinto legato ad uno degli episodi più significativi della storia fiorentina.

Si tratta di Lorenzo de’ Medici che sfugge al pugnale dei congiurati, rifugiandosi nella sagrestia del Duomo di Firenze. Sin da queste prime opere, Egisto Sarri ottiene i primi riconoscimenti e lodi dalla critica e dal pubblico.

Alla Promotrice del 1862 si fa anche riconoscere come abile ritrattista, presentando una serie di tre Ritratti di donna e un Ritratto di bambina. Essi vengono accompagnati da La morte di S.Giuseppe e da La Concezione, altri due dipinti sacri che gli fanno guadagnare il consenso del conte Alfredo Serristori. Quest’ultimo diventerà uno dei suoi più importanti committenti, per cui eseguirà Il duello di Ludovico Martelli.

Il conte gli commissiona anche la decorazione del sipario del Teatro di Figline, prima esposto nel teatro La Pergola di Firenze, per essere ammirato in città.

L’opera in effetti apprezzatissima, rappresenta il filosofo Marsilio Ficino che legge alcuni suoi testi neoplatonici ai membri della famiglia Serristori, nelle colline di Figline Valdarno.

Alla Promotrice del 1867 Egisto Sarri espone Il Conte di Cavour in un bel mattino. Diverse sono poi le opere dell’artista esposte dopo la sua morte. Sonno interrotto nel 1902 e Madonna, Torero e Jacopo Guicciardini rimprovera Papa Clemente VII in una retrospettiva del 1910 presso l’Accademia di Firenze.

I ritratti

Abile ritrattista, Egisto Sarri è stato autore di numerosi dipinti commissionati da diversi rappresentanti dell’aristocrazia e della borghesia fiorentine.

Ne sono esempio Vittorio Emanuele, per la Casa Reale, Senatore D’Ancona, Lambruschini, Gioacchino Rossini, Tommaseo, Gino Capponi, Senatore Ubaldino Peruzzi, Marietta de’ Ricci. Nella Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti è conservato il bel dipinto Corradino di Svevia ascolta la sua condanna a morte.

La serie pittorica neo-pompeiana

Il vero e proprio successo di mercato viene tuttavia raggiunto da Egisto Sarri grazie a una serie di piacevoli scene in costume neo-pompeiano, eseguite tra il 1875 e il 1887. Ciò che contraddistingue questo ciclo di dipinti è un’evidente attenzione tecnica e soprattutto una notevole precisione filologica.

La notorietà che le scene danno all’artista è dovuta alla leggerezza della tematica, che rappresenta diversi episodi della quotidianità di Pompei. Un cromatismo limpido e delicato accompagna cornici domestiche in cui bambini giocano, controllati dalle mamme o dalle balie.

Sullo sfondo, variegate riproduzioni di affreschi in stile pompeiano, fanno da quinta alle leggere e piacevoli scenette in costume. Tali dipinti, rispondenti alla moda del tempo, ottengono subito un grande successo di mercato, non solo in Italia, ma anche presso collezionisti francesi e inglesi.

Ne sono esempio Ora dei giochi, Primi passi, Donna con i due figli, Donna con bambino che dorme, Donna con pappagallo e cane, tutti facenti parte del ciclo Vita quotidiana a Pompei.

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