Giovanni Battista Torriglia

Svago in famiglia. Tecnica: olio su tela

Biografia

Giovanni Battista Torriglia (Genova, 1857 – 1937) si forma presso l’Accademia Ligustica di Genova dal 1875 al 1882. Vinta la Pensione Durazzo nel 1886, riesce a trasferirsi a Firenze per completare gli studi.
Qui frequenta assiduamente il conterraneo Nicolò Barabino (1832-1891) che lascerà in lui un’impronta fondamentale, soprattutto per quanto riguarda la pittura sacra e di storia.

Inizialmente, infatti, l’artista si dedica con impegno e passione a soggetti religiosi e storici. Solo in un secondo momento decide di cambiare rotta: si fa interprete di una leggera e piacevole pittura di genere. I temi che predilige sono quelli domestici e familiari. Giochi di bimbi, chiacchierate e risate in famiglia e in umili interni di contadini e pescatori sono al centro dei suoi dipinti.

Dal 1883 Giovanni Battista Torriglia comincia ad esporre regolarmente alla Promotrici di Genova, ma partecipa anche ad alcune mostre veneziane. Pittore dalla tecnica perfetta, viene ampiamente apprezzato nel mercato internazionale, soprattutto per i suoi dipinti di genere.

Ottiene la nomina di Accademico di merito presso la Ligustica di Genova; gran parte dei suoi dipinti sono infatti conservati presso questa istituzione. Altri si trovano alla Galleria d’Arte Moderna di Firenze. Attivo per molto tempo, muore a Genova nel 1937.

La prima fase: la pittura di storia

Fortemente influenzato da Nicolò Barabino, Giovanni Battista Torriglia, durante la sua prima fase artistica, si dedica ai soggetti storici e biblici. Il suo maestro genovese, importante pittore di storia, aveva frequentato a Firenze i Macchiaioli, ereditandone soprattutto gli sviluppi cromatici.

Torriglia, da suo discepolo, inizia il suo percorso come pittore di storia, realizzando dipinti come Gli ultimi momenti di Carlo V ed Entrata di Guglielmo Embriaci a Genova dopo la conquista di Cesarea.

Nell’area fiorentina e genovese, esegue anche una serie di dipinti sacri destinati a committenze ecclesiastiche. Ne sono esempio Il Sacro Cuore per la chiesa di Salviola in Liguria, il Sant’Agostino, conservato nella chiesa di Monte Figogna e un altro Sacro cuore per la chiesa di Sestri Levante.

Giovanni Battista Torriglia, pittore di genere

Abile ormai nella resa coloristica ereditata dal maestro e nel tratto disegnativo tipicamente accademico, Giovanni Battista Torriglia abbandona la pittura di storia per dedicarsi a quella di genere. Abilissimo osservatore e narratore, si fa interprete di intime scene familiari che si svolgono quasi sempre all’interno delle mura domestiche.

Sale da pranzo spoglie e umili accolgono variopinte e numerose famiglie intente nelle loro attività quotidiane. Più che il racconto aneddotico, prevale uno sguardo affettuoso e delicato, come delicata è la luce che bagna gli interni e illumina le faccende quotidiane.

Interni domestici e scene di vita familiare

Bambini che giocano a carte con i nonni, o che fanno bolle di sapone, fanciulle che stirano o che cuciono, anziane che danno da mangiare agli animali da cortile sono al centro di queste piacevoli scene.

Il colore non è netto e lucente come sempre avviene per i pittori di genere come l’emiliano Gaetano Chierici (1838-1920), ma appare più velato. La scelta è per toni più freddi, in modo da dare alle scene un carattere di sospensione nel tempo. Tutto appare immerso in un’atmosfera felice e trasognata, proprio come i personaggi che vi sono dentro.

Rispettano queste caratteristiche i dipinti presentati a Genova nel 1885: Nonna e nipote, Il mio gioiello, In giardino e Il mio onomastico. L’anno successivo, sempre nella sua città espone Dopo cena, In coro e Interno di San Miniato a Firenze, un dipinto prospettico che si discosta un po’ dalla sua classica produzione.

Nel 1887 Giovanni Battista Torriglia presenta un bel gruppo di scene di genere, tra cui Prima un bacio, Passatempo, Cavolaia fiorentina, Dopo la messa. Seguiti poi da quelli esposti negli anni Novanta, sempre a Genova, come L’onomastico della superiora, I giocatori di carte, Giochi in famiglia, La famiglia del pescatore.

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