Tullio Crali: a Futurist Life

Tullio Crali, Londra. Ali Tricolori, 1932 (dettaglio). Tecnica: Olio su tela. Londra, Estorick Collection
Ali Tricolori, 1932 (dettaglio). Tecnica: Olio su tela. Londra, Estorick Collection

Estorick Collection, Londra

fino al 13 settembre 2020

Dopo il lockdown, anche diversi musei di Londra stanno piano piano riaprendo, compresa l’Estorick Collection of Modern Italian Art. La Collezione ha raccolto, nel corso del tempo, alcune delle opere più significative di artisti italiani della prima metà del XX secolo ed è l’unico museo britannico dedicato interamente all’arte italiana moderna.

È soprattutto conosciuto per il suo nucleo di opere del Futurismo, che comprende capolavori di Umberto Boccioni (1882-1916), Carlo Carrà (1881-1966), Gino Severini (1883-1966), Luigi Russolo (1885-1947), ma anche del secondo Futurismo, con Tullio Crali (1910-2000), protagonista della mostra in corso fino a settembre.

Eric Estorick (1913-1993), sociologo e scrittore americano, inizia a collezionare opere d’arte dopo il suo trasferimento in Inghilterra in seguito alla seconda guerra mondiale.

Nato a Brooklyn, studia alla New York University nei primi anni Trenta, dove ha modo di scoprire la Gallery of Living Art al Washington Square College, da cui trae l’idea di diventare lui stesso un collezionista.

Durante un viaggio in Europa nel 1946, inizia a comprare disegni di artisti come Picasso, Gris, Léger e Braque. Sposata Salome Dessau nel 1947, all’epoca del loro viaggio di nozze in Svizzera, scoprono Pittura e scultura futurista di Boccioni, testo fondamentale che li avvicina all’arte italiana.

Prima di rientrare in Inghilterra, decidono di visitare lo studio di Mario Sironi (1885-1961) a Milano, dove Estorick acquista centinaia di disegni dell’autore per arricchire la sua collezione appena nata.

Da questo momento in poi, il suo obiettivo principale sarà ampliarla con opere di artisti italiani, non solo del Futurismo, ma anche della Metafisica, di Novecento e della scultura degli anni Venti e Trenta.

La loro collezione di arte italiana prende definitivamente forma tra il 1953 e il 1958 e viene esposta in una serie di importanti mostre pubbliche, compresa quella alla Tate Gallery nel 1956.

Nel 1994, dopo vari tentativi di acquisizione da parte dello Stato italiano, mai portati a termine, la collezione è stata esposta interamente nell’edificio georgiano al numero 39 di Canonbury Square, ad Islington, dove oggi sono ancora visibili.

Tullio Crali e l’Aeropittura

Tullio Crali, protagonista del secondo futurismo, basa tutto il suo lavoro sull’entusiasmo della modernità, del dinamismo, del movimento aereo e aerodinamico. Nuove tecnologie, macchine, meccanismi sono d’ispirazione continua all’artista dalmata.

Tutto ciò è sempre stato vissuto come una emozionante commistione tra arte e vita, elemento confermato dal titolo della mostra, “A futurist Life”.

In particolare, l’esposizione pone attenzione all’immenso dramma visivo e sensoriale del volo, quindi idropittura, cifra caratteristica della produzione di Tullio Crali. Prima indirizzato verso un linguaggio prettamente astratto e fatto di linee forza, in seguito, l’artista si fa interprete di una nozione individuale di aeropittura, in cui il naturalismo dell’ambiente circostante gioca ancora un ruolo fondamentale.

Nuvole, ali ed eliche, immagini elettrizzanti e prospettive dinamiche, punti di vista simultanei e una energica combinazione di elementi figurativi ed astratti, hanno reso Tullio Crali uno dei rappresentanti chiave del movimento, anche per l’instancabile attività di diffusione della “fede” futurista nel dopoguerra e fino agli anni Novanta.

La mostra all’Estorick copre ogni fase della carriera dell’artista. Nel percorso espositivo compaiono dipinti iconici, opere sperimentali di poesia visiva e installazioni realizzate a tecnica mista, ma anche le immagini cosmiche degli anni Sessanta, realizzate in seguito agli sviluppi nell’esplorazione dello spazio. Vi sono poi anche diversi Sassintesi: composizioni di pietra e roccia.

Orari:

da mercoledì a sabato: 11.00-18.00; domenica: 12.00-17.00; chiuso lunedì e martedì

Biglietti:

intero: 7,50 £; gratuito: per minori di 18 anni e studenti

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