Turner’s modern world

Turner. The Thames above Waterloo bridge, 1830-5
The Thames above Waterloo bridge, 1830-5.Tecnica: Olio su tela, 1830-5, Tate Britain

Londra, Tate Britain

Fino al 7 marzo 2021

La riapertura dei musei londinesi ha portato con sé la possibilità di visitare una delle mostre più attese del 2020, quella dedicata a James Mallord William Turner (1775–1851), come pittore della vita moderna.

Infatti, londinese di nascita, ha saputo testimoniare, con la sua pittura vorticosa e rivoluzionaria, i cambiamenti portati dall’innovazione industriale, a partire dai primi disegni dedicati alle nuove architetture, fino ad arrivare ai dipinti degli anni Quaranta dell’Ottocento, in cui i vapori delle locomotive e delle fabbriche riempiono e confondono le atmosfere, in un racconto vivo e originale della modernità.

La velocità del nuovo modo di produrre o di viaggiare si manifesta in molti dei suoi lavori, tra cui Pioggia, vapore e velocità, eseguito nel 1844 e conservato alla National Gallery di Londra: in esso la suggestione della visione giunge ad una formulazione decisamente romantica, in cui i vapori della locomotiva si confondono con la nebbia, in una trattazione cromatica modernissima.

Non esistono più i piani, ma tutto è unito in un vortice smisurato di sensazioni e colori freddi, in cui la locomotiva appare nella sua velocità e si confronta con la piccola barchetta che solca le acque accanto alle rotaie, in un tipico e sublime paesaggio inglese avvolto nei vapori densi ed umidi.

Questa è una testimonianza precisa della modernità, della cui nascita William Turner è stato testimone, in uno dei periodi più fiorenti per l’impero britannico. Ne ha messo in evidenza le suggestioni e le contraddizioni, spesso mostrando il risvolto della medaglia, nella rappresentazione romantica dei territori più inesplorati e ancora caratterizzati da un’indomabile natura selvaggia.

William Turner: vapore e velocità

La potenza del vapore, dunque, è stato l’elemento più moderno e rivoluzionario della pittura di Turner. Un’intera sezione della mostra è dedicata alla resa pittorica del vapore e della velocità come segnali del rivoluzionario cambiamento sociale ed economico della Gran Bretagna al tempo di Turner.

Il treno a vapore ha ridotto i tempi di viaggio da e verso l’Europa continentale. Aveva scopi così diversi in Inghilterra che lo scrittore americano Ralph Waldo Emerson lo definì “almost an englishman”.

I battelli a vapore riempirono le acque britanniche a partire dal 1820 e la prima locomotiva a vapore di Robert Stephenson circolava su una ferrovia pubblica nel 1825. John Constable (1776-1837) parla della pittura di Turner come “vapore colorato”.

Le immagini della forza del vapore, eseguite tra gli anni Trenta e Quaranta non sono solo documenti dell’innovazione tecnologica, ma anche testimonianza di un nuovo mondo in movimento.

Segni del tempo

La mostra alla Tate Britain è divisa in diverse sezioni. La prima, Segni del tempo, è tutta costruita attorno alle prime opere dell’artista. William Turner iniziò a studiare alla Royal Academy nel 1789, l’anno della Rivoluzione francese. Ma l’esperienza accademica, ancora legata agli stilemi classici non hanno permesso al pittore di spaziare al di là dell’antico, per sfociare nei temi legati alla modernità.

La veduta classica era il principale fulcro attorno a cui si improntavano le lezioni accademiche. Ma il giovane Turner ha subito saputo e voluto guardare al di fuori, nella rappresentazione della vita moderna, sin dai suoi primi lavori ancora decisamente pittoreschi.

In seguito, si è fatto interprete di una pittura nuova, nel segno di una contemporaneità liquida e movimentata, che si ritrova negli studi di scene urbane e industriali, in cui si scorgono le prime macchine, le prime testimonianze della rivoluzione tecnologica.

Turner: un pittore moderno

In una delle ultime sezioni, si evidenzia la modernità di William Turner non solo dal punto di vista pittorico, ma anche nell’utilizzo dei supporti. Negli anni Quaranta inizia ad impiegare formati sagomati, come cornici quadrate, circolari o ottagonali, poi espone soggetti in coppia e lavora in serie più ampie.

La sua esplorazione del colore diviene sempre più vertiginosa, in una quasi totale assenza dei contorni che hanno portato molti studiosi, tra cui Robert Rosenblum, a paragonare la sua pittura con quella dell’espressionismo astratto di Rothko (1903-1970).

È un pittore della vita moderna non solo perché ha rappresentato la tecnologia e il vapore, ma anche per le sue immagini dedicate alla storia contemporanea, basta pensare alla grande tela con la Battaglia di Trafalgar.

In due dipinti a olio incompiuti, ha impresso la visita di stato in Gran Bretagna dell’ottobre 1844 del re francese Luigi Filippo e in uno dei suoi ultimi acquerelli ha rappresentato la rivolta a Napoli del 1848.

Orari:

lunedì – domenica 10.00 – 18.00

Biglietti:

ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria

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