Mostra di Arrigo Minerbi al Castello Estense di Ferrara

Arrigo Minerbi, Nudo di fanciulla (Il pianto del fiore), particolare, 1922. È una versione in gesso del riquadro centrale del monumento sepolcrale ad Angelo Radaelli realizzato dall’artista Arrigo Minerbi. L’opera testimonia il naturalismo ispirato al classicismo rinascimentale che caratterizza la maggior parte della produzione dello scultore. Museo d’Arte Moderna e Contemporanea “Filippo de Pisis”

Arrigo Minerbi è uno dei maggiori interpreti del liberty e del classicismo novecentesco italiano e la città di Ferrara celebra il suo caro scultore con un’esposizione di circa ottanta opere allestite all’interno del Castello Estense. La mostra di Arrigo Minerbi dimostra perfettamente come l’artista si inserisce a pieno nel clima artistico di fine Ottocento inizio Novecento, partendo da suggestioni moderniste e simboliste, per giungere alla poetica diffusa dagli stilemi di “Valori Plastici” e del Ritorno all’ordine con la ripresa del classicismo.

Arrigo Minerbi nasce a Ferrara nel 1881 e inizia qui la sua formazione, che poi prosegue a Firenze all’Accademia di Belle Arti dove ha come maestro Giovanni Fattori. Nella città del Rinascimento subisce il fascino della scultura quattrocentesca che sarà importantissima nella produzione futura. Trascorre poi un decennio a Genova, periodo nel quale conosce Gaetano Previati e si muove tra naturalismo e simbolismo, subendo l’influenza anche di Adolf Wildt e Auguste Rodin. Negli anni Venti e Trenta il suo linguaggio sarà sempre più rivolto al naturalismo ispirato dal classicismo rinascimentale.

Arrigo Minerbi: il “vero ideale” tra liberty e classicismo. Il racconto artistico di un’epoca

Questa parabola del suo percorso artistico viene narrata nella mostra Arrigo Minerbi: il “vero ideale” tra liberty e classicismo, organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara, attraverso una selezione di opere tra sculture, dipinti e lavori plastici di maestri italiani che si muovono tra simbolismo, realismo magico e classicismo come Gaetano Previati, Adolfo Wildt, Galileo Chini, Mario Sironi e Achille Funi.

La mostra si sviluppa in capitoli tematici che ripercorrono alcuni degli argomenti più diffusi nel primo Novecento: le arti decorative, il mito dell’eroe, il modello antico, l’arte pubblica, il ritratto tra spontaneità e idealizzazione e il rinnovamento dell’iconografia del sacro. 

La valorizzazione del patrimonio ferrarese

La mostra di Arrigo Minerbi è inoltre un’occasione per riscoprire i diversi interventi dello scultore per la città, che siano di natura pubblica come il gruppo allegorico Il Po e i suoi affluenti della fontana dell’Acquedotto o la Vittoria del Piave nella Torre della Vittoria; e di natura privata come Villa Melchiorri o il Monumento funebre di Pico Cavalieri presso il Cimitero Ebraico. 

Altro obietto del progetto è la valorizzazione del patrimonio delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara che ha prestato parte del vasto fondo di opere di Minerbi custodito nelle sue raccolte. 

 

Ferrara, Castello Estense

8 luglio – 26 dicembre 2023

Aperto dalle 10:00 alle 18:00, chiuso il martedì

 

Biglietti

Intero: 12 €

Ridotto: 10 € (tra i 12 e i 18 anni), over 65

Gratuità: Minori fino a 11 anni. 

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