Arte e magia. Il fascino dell’esoterismo in Europa

Arte e Magia. Louis Chalon. Circe, Collezione Privata
Louis Chalon. Circe, Collezione Privata

Rovigo, Palazzo Roverella

Fino al 27 gennaio 2019

Arte e Magia

La tradizione veterotestamentaria narra che la nascita della magia sia connessa alla caduta degli angeli ribelli. Questi, sposate poi fanciulle mortali, trasmisero al mondo le arti magiche, che portarono alla scoperta dell’operato divino e naturale, delle stelle, delle proprietà delle piante.
Un tradimento divino dunque, che permise di governare il mondo e di conoscerne i segreti più arcani.

Anche Adamo ed Eva vennero a conoscenza del bene e del male tradendo simbolicamente Dio. Una serie di iconografie, sin dal Medioevo, ha rappresentato sia la nascita della magia, sia l’eterna ricerca di un paradiso perduto.

È proprio in seno a questa ricerca che è nato l’esoterismo, un’indagine continua che dovrebbe portare al raggiungimento dell’armonia spirituale, quella che vivevano Adamo ed Eva prima del peccato.

Queste rappresentazioni e l’interesse per dottrine magiche ed esoteriche non si è naturalmente fermato al Medioevo. Si è protratto fino al Rinascimento e poi oltre, nel Seicento e nel Romanticismo.

Alchimia e ermetismo viaggiano da Piero di Cosimo a Dosso Dossi e Parmigianino, da Hieronymus Bosch ai Manieristi, da Athanasius Kircher a Salvator Rosa a Rembrandt.

Fino a giungere all’Ottocento: William Blake, Gustave Moreau, Johan Füssli, Francisco Goya. E ancora più avanti, ricerche di questo tipo compaiono in Piet Mondrian, Vasilij Kandinskij, Marc Chagall, per poi terminare con Salvador Dalì, Marcel Duchamp, Man Ray.

Un sapere nascosto e ancora aggi estremamente affascinante, che è oggetto di una bellissima mostra in Palazzo Roverella a Rovigo.

Magia ed esoterismo 

La mostra, Arte e magia, curata da Francesco Parisi e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, indaga come l’esoterismo e la magia abbiano trovato posto nell’arte, tra il 1880 e il 1925.

Partendo dai Preraffaelliti, si passa al Simbolismo, con tutte le sue declinazioni, poi si entra nel Novecento con l’analisi del Futurismo e poi dell’Astrattismo. L’introduzione alla mostra recita:

Il viaggio di Arte e magia si apre proprio con un Invito al silenzio. Un gesto – il dito o le mani sulle labbra sigillate – che rimbalza da un’opera all’altra, da Giorgio Kienerk a Odilon Redon, intimando al visitatore di non rivelare i segreti che si prepara a scoprire. Un invito a far tacere la ragione, per ascoltare il sussurrio dell’inconscio.

Un percorso tra luce e buio

Luce e buio occupano nel percorso espositivo un ruolo fondamentale, perché giocano sul binomio sonno e ragione, tenebre e luce divina. Da Gaetano Previati a Edvard Munch si oscilla dall’inconscio allo spirituale, dalla natura simbolica del vivente a quella oscura della materia immaginaria.

La mostra, suddivisa in undici sezioni che didatticamente conducono lo spettatore a territori sconosciuti e affascinanti, analizza precisamente le dottrine esoteriche di fine Ottocento.

E mette in campo la scienza dei Rosacroce, la Teosofia, i testi decadenti di Huysmans, e I grandi iniziati di Schuré, l’esperienza del Monte Verità ad Ascona, l’occultismo.

Una vastissima materia di ricerca che mette in grado studiosi e non di affrontare un viaggio tra miti, sogni, riti esoterici, teorie ermetiche e sculture, dipinti, volumi rivelatori di simbolismi e fantasie.

Tra gli artisti in mostra vi sono Odilon Redon, Felicien Rops, Alberto Martini, Carlos Schwabe, Wassily Kandinsky, Auguste Rodin, Edvard Munch, Frantisek Kupka, Giorgio Kienerk, Leonardo Bistolfi, Ferdinand Hodler, Bruno Taut, Paul Klee, Johannes Itten, Luigi Russolo, Kazimir Malevič, Gaetano Previati, George Frederic Watts, Giacomo Balla, Piet Mondrian, Romolo Romani.

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