Sommario
Firenze, Museo del Novecento
Fino al 20 ottobre 2022
Al Museo del Novecento è visitabile un nuovo progetto espositivo che, come avvenuto con i focus precedenti, ha l’obiettivo di valorizzare artisti delle collezioni permanenti fiorentine. Il percorso ha avuto inizio con la mostra su Emilio Vedova (1919-2006) ed è continuato con diverse importanti monografiche, tra cui quella di Mirko Basaldella (1910-1969), Mario Mafai (1902-1965) e Arturo Martini (1889-1947).
Corrado Cagli e la collezione fiorentina
La mostra attuale è concentrata invece sulla stimolante indagine artistico-teorica di Corrado Cagli (1910-1976), illustratore, disegnatore, pittore, scenografo e scultore: una cospicua quantità di opere rappresenta Cagli all’interno della collezione permanente del Museo Novecento.
Tra dipinti opere grafiche e sculture, molti sono gli oggetti donati alla città di Firenze dall’artista in persona e dai suoi eredi pochi anni dopo l’alluvione del 1966. Era una ferma risposta alla chiamata di Carlo Ludovico Ragghianti, che sosteneva un progetto di creazione di un Museo Internazionale di Arte Contemporanea a Firenze che potesse aiutare e risollevare anche culturalmente la città dopo il drammatico evento naturale.
Il percorso della mostra: un artista “copernicano”
L’andamento cronologico della mostra, curata da Eva Francioli, Francesca Neri e Stefania Rispoli, ci introduce alle ricerche di Cagli degli anni Trenta, quando insieme al muralismo, sperimentava l’espressionismo intimo e tonale della Scuola Romana, riscoprendo, come diversi artisti della sua generazione, le tecniche pompeiane del mosaico e dell’encausto.
Seguendo sempre l’evoluzione temporale dei sui lavori, si continua con i viaggi negli Stati Uniti, dove si rifugia a seguito dell’emanazione delle leggi razziali e del clima invivibile che gli ebrei respiravano in Europa alla vigilia dell’olocausto e della guerra.
L’astrattismo
Si tratta di un altro momento nodale della sperimentazione di Cagli, quando, influenzato dalle espressioni internazionali, si avvicina all’astrattismo, pur non abbandonando mai l’interesse per la figura. Anche le tecniche variano incessantemente, dall’arazzo all’olio su carta, alla cospicua produzione grafica che interessa soprattutto i suoi ultimi anni.
L’espressione “artista copernicano”, coniata da Carlo Ludovico Raggianti in occasione dell’antologica dell’artista del 1972 in Palazzo Strozzi, intende proprio evidenziare la portata rivoluzionaria della ricerca artistica di Corrado Cagli.
Giovane partito dalla provincia marchigiana, ha saputo infatti spiccare tra i più importanti rappresentanti della Scuola Romana e del muralismo degli anni Trenta, coniugando monumentalismo, intimismo e visione personalissima e unendo i grandi temi del Novecento figurativo a quelli dell’espressionismo astratto, senza mai abbandonare la sua vivida ricerca tonale e grafica, che risulta profondamente originale.
Orari
lunedì – domenica 11.00-20.00. Giovedì chiuso
Biglietti
Intero: € 9,50; Ridotto 18-25 anni e studenti universitari: € 4,50
Gratuito: fino a 18 anni, gruppi di studenti e rispettivi insegnanti, guide turistiche e interpreti, disabili e rispettivi accompagnatori, membri ICOM, ICOMOS e ICCROM