Giovanni Boldini. Il Piacere

Il Piacere. Giovane donna in déshabillé (La toilette), (dettaglio) 1880
Giovane donna in déshabillé (La toilette), (dettaglio) 1880. Tecnica: Olio su tela. Collezione privata

Mart, Rovereto

Per ora, i musei sono chiusi al pubblico, ma quotidianamente giungono notizie delle future inaugurazioni di mostre, tra cui quella dedicata a Giovanni Boldini (1842-1931) al Museo Mart di Rovereto.  

È stata intitolata Il Piacere dai curatori Beatrice Avanzi e Tiziano Panconi, che intendono fornirci già le prime curiosità su come si presenterà l’esposizione, attraverso le pagine social e il sito del Museo, con la segnalazione dell’hashtag #staytuned, un’intima speranza, un “teniamoci pronti” per le riaperture dei luoghi della cultura.

La Belle Époque al Mart

Con una ricca selezione di più di centocinquanta opere provenienti per la maggior parte dal Museo Boldini di Ferrara, ma anche da altre collezioni pubbliche e private, la mostra Giovanni Boldini. Il piacere, intende riproporre, attraverso le opere e l’allestimento, quell’atmosfera sognante, elegante, nottambula, frivola e festaiola della Belle Époque.

Giovanni Boldini, trasferitosi nella Ville lumière nel 1871, ne ha fatto la sua città d’adozione, ma anche la chiave per il raggiungimento del successo. Lascia Firenze ed i suoi amici italiani nella fase più fiorente del verismo nostrano, per avventurarsi in una pittura alla moda decisamente unica, dall’impeccabile ed inconfondibile virtuosismo della pennellata che lo ha reso famoso in tutto il mondo.

L’artista, grazie alla sua fantasia compositiva e alla capacità innata di carpire ogni guizzo di eleganza, è riuscito nell’impresa di trasmettere la sontuosità delle stoffe dei raffinati abiti nei ritratti muliebri, ma anche l’affascinante e lussuosa ambientazione dell’epoca, densa di piaceri.

Dal Caffè Michelangelo al Café de la Nouvelle Athènes a Place Pigalle, il pittore di Ferrara si è fatto interprete della società del tempo, tra gli agi e gli eccessi dell’aristocrazia e della borghesia, seguendo il gusto che lo ha portato alla ribalta, grazie al contratto con il gallerista Adolphe Goupil.

Nel magico turbinio di stoffe, odori e sensazioni di piacere, si sviluppa tutta la carriera parigina e poi londinese di Giovanni Boldini, di cui, nella mostra, vengono analizzati anche i rapporti con l’edonismo così proposto da Gabriele D’Annunzio in letteratura.

La femme fatale, l’atmosfera vibrante fin de siècle vengono interpretate dal pittore attraverso una pennellata turbinosa ed elegante, che, nel suo gesto a tratti rapido, a tratti più ragionato sembra anticipare la grande gestualità dell’espressionismo.

La mostra

Il percorso espositivo di Giovanni Boldini. Il Piacere segue un andamento cronologico, che permette al visitatore di approfondire alcuni aspetti particolari della sua produzione e della sua poetica. Come accennato, si analizza il rapporto con Gabriele d’Annunzio: i due si sono incontrati in pochissime occasioni, ma hanno saputo condividere una nuova narrazione estetica.

D’Annunzio attraverso il molle edonismo di Andrea Sperelli, Boldini, mediante la lunga serie di ritratti muliebri, simbolo di quest’epoca che è nata sul culto della bellezza e dell’eleganza, in una sorta di visione puramente estetizzante, condivisa dai più grandi artisti europei.

Nel percorso, poi, si esaminano anche altre personalità, come le fondamentali figure femminili che hanno avuto il privilegio di essere state ritratte da Boldini, tra cui la Marchesa Luisa Casati, simbolo di questo periodo straordinario, a metà tra la sfrenatezza e la decadenza.

Orai:

mar-dom 10.00-18.00; ven 10.00-21.00; lunedì chiuso

Biglietti:

Intero 11 €; Ridotto 7 €; Gratuito fino ai 14 anni e persone con disabilità