L’eterna Musa a Viareggio

L'Eterna Musa. Vittorio Corcos. Anna Belimbau, 1900. Tecnica: Olio su tela, 78 x 88 cm. Centro Matteucci
Vittorio Corcos. Anna Belimbau, 1900. Tecnica: Olio su tela, 78 x 88 cm. Centro Matteucci

Centro Matteucci per l’Arte Moderna, Viareggio

Fino al 3 novembre 2019

L’eterna musa. Universo femminile tra ‘800 e ‘900 è il titolo della mostra in corso al Centro Matteucci di Viareggio. La Fondazione, diretta fino al 2005 da Giuliano Matteucci, si è sempre occupata della ricerca sull’arte italiana tra il XIX e il XX secolo. Diverse importanti mostre si sono tenute nel centro, dal 2010 a oggi.

Quella su Giovanni Fattori e Felice Casorati della collezione Ojetti, quella sulla Secessione romana e quella su Moses Levy, tra le altre. La mostra L’eterna musa intende mettere al centro il ruolo della donna come musa degli artisti. Non solo la donna come diva e femme fatale, ma anche la donna del quotidiano, quella che tutti i giorni si muove agilmente nella contemporaneità.

L’esposizione presenta una quarantina di opere scelte accuratamente, con l’intento di mettere in risalto il privilegiato rapporto che è sempre intercorso tra l’autore e le sue muse.

Così, una semplice donna tra le mura domestiche può diventare una affascinante e conturbante Salomè, o una delicata e sensuale Eva, oppure rimanere nel suo ruolo, eleggendo a valore irrinunciabile la semplicità idilliaca del quotidiano.

Si passa da Maddalena alla Vergine, dalla Maga Circe a una signora in un salotto borghese, ad una dea pagana, passando in rassegna i molteplici sguardi e modi in cui i pittori hanno ritratto la donna in un’epoca così fertile per l’arte italiana.

«Una galleria di istantanee»

Le opere scelte per la mostra spaziano dall’Ottocento al Novecento toccando autori come Francesco Hayez (1791-1882), Giovanni Fattori (1825-1908), Silvestro Lega (1826-1895), Gerolamo Induno (1825-1890), Giovanni Boldini (1842-1931), Giacomo Favretto (1849-1887), Felice Casorati (1883-1963) e Mario Sironi (1885-1961).

Con l’emistichio «galleria di istantanee» il curatore della mostra Giuliano Matteucci ha voluto descrivere l’andamento del percorso espositivo. Parla di istantanee che, come recita il comunicato stampa della mostra, rappresentano «donne […] fiere del loro essere, perfettamente consapevoli del loro valore, ricche di una sensualità che, proprio perché non platealmente esibita, cattura sguardo e sentimento».

Si è voluto porre l’attenzione soprattutto sulla donna nel suo ruolo giornaliero, non fuori dagli schemi, ma a suo agio nella tranquillità domestica. Così, anche la elegante Anna Belimbau di Vittorio Corcos (1859-1933) è ritratta in un interno, nella sua raffinata semplicità.

Allo stesso modo, la Lettrice di Michele Tedesco (1834-1917) può suscitare nello spettatore un sentimento di pace e serenità, grazie alla posa solenne e aggraziata della fanciulla che legge sulla terrazza, accompagnata da due tortorelle.

Il gesto quotidiano, quindi, assume quasi un valore eroico, per la donna che, pur non essendo la musa spietata che siamo soliti immaginare, mantiene il suo eterno fascino.

ORARI:

2 giugno – 1 settembre; da martedì al venerdì: 17.30-22.00;

sabato e domenica: 10-13 / 17.30-22.00. Lunedì chiuso

3 settembre – 3 novembre 2019; da martedì al venerdì: 15.30-19.30;

sabato e domenica: 10-13 / 15.30-19.30. Lunedì chiuso

BIGLIETTI:

intero € 8

ridotto € 5: giornalisti muniti di tesserino; Fai

gratuito: sino a 18 anni; disabili

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