Luca Giordano, dalla Natura alla Pittura

Luca Giordano. La Deposizione di Cristo, 1671 (dettaglio). Tecnica: Olio su tela
La Deposizione di Cristo, 1671 (dettaglio). Tecnica: Olio su tela, 300 x 210 cm, Napoli, Chiesa del Pio Monte della Misericordia

Napoli, Museo di Capodimonte

Fino al 10 gennaio 2021

La mostra “Luca Giordano, dalla Natura alla Pittura“rappresenta la naturale continuazione dell’esposizione Luca Giordano. Le triomphe de la peinture napolitaine che si è tenuta al Petit Palais di Parigi lo scorso anno.

Ma la mostra napoletana, nata da un’idea del direttore del Museo di Capodimonte Sylvain Bellenger e a cura di Stefano Causa e Patrizia Piscitello, si concentra sullo strettissimo rapporto che l’autore ha avuto con la sua città, dove spesso si possono incontrare le sue opere, semplicemente varcando la soglia di chiese e cappelle.

Il maestro del Barocco partenopeo viene quindi raccontato con uno sguardo complice e sapiente dai curatori, negli spazi silenziosi e maestosi di Capodimonte.

La mostra si snoda attraverso dieci sezioni che ospitano più di novanta opere dell’autore: Disegni: nelle cucine del pittore, I conti con il caravaggismo e il peso di Ribera, La definizione di un mito: Giordano nelle chiese di Napoli, Giordano, Preti e Ribera: la memoria come metodo, Il trionfo della morte: lo spettacolo della peste, Vernacolo Barocco: Giordano, Giuseppe Recco, Pietro da Cortona e il trionfo della vita e Wunderkammer: lo spettatore come voyeur.

Alcune opere sono frutto di importanti prestiti di musei ed istituzioni estere, tra cui il Louvre di Parigi e il Prado di Madrid, ma anche italiane, come Palazzo Abatellis, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, i Musei civici di Vicenza.

Ma il nucleo centrale delle opere di Luca Giordano proviene da istituzioni napoletane, come il Complesso dei Girolamini, il Museo e Certosa di San Martino, il Museo del Tesoro di San Gennaro, il Pio Monte della Misericordia.

Luca Giordano, tra eredità e innovazioni

È proprio nella Napoli della seconda metà del Seicento, infatti, che è nato e si è sviluppato il talento di Giordano, partito dall’apprendistato presso il maestro Jusepe De Ribera (1591-1652) e continuato attraverso una serie di suggestioni che lo hanno piano piano allontanato dal tenebrismo e fatto approdare ad un Barocco luminoso, sciolto e dinamico che risente della pittura veneta del Cinquecento.

L’astro artistico del pittore non si è fermato a Napoli, ma si è spostato a Firenze e poi in Spagna, dove sono conservate le preziose decorazioni del Monastero dell’Escorial e del Casino del Buen Retiro a Madrid.

La meraviglia delle sue opere è ben visibile nello speciale allestimento della sala Causa, a cura di Roberto Cremascoli. Il Luca Giordano delle opere della pinacoteca viene messo a confronto con i maestri europei coevi, in un’ambientazione che ricorda le Wunderkammern, attraverso l’uso di colori scuri come il bordeaux e il viola.

Tra le opere degli altri artisti sono da segnalare quelle di Jusepe de Ribera, di Lanfranco, di Pietro da Cortona di Mattia Preti ed altri, con cui si è confrontato o da cui ha preso le distanze nel corso degli anni.

Installazione multimediale

Il percorso dell’esposizione termina con un’installazione multimediale progettata da Stefano Gargiulo.  Si tratta di un lavoro site specific che ha lo scopo di far sentire lo spettatore all’interno di alcuni luoghi di Napoli affrescati o decorati da Luca Giordano, come San Gregorio Armeno, Santa Brigida, o i Girolamini, per spingerlo a visitarli dal vero.

Queste, in proposito, le parole di Gargiulo: «per Giordano la creazione dello spazio è l’elemento centrale. Elementi distintivi della sua pittura sono l’attenzione alla realtà e la nuova concezione illusionistica dello spazio» che, con lo stesso proposito, viene riproposto in questa mostra imperdibile.

Da segnalare, inoltre, sono i numerosi approfondimenti virtuali che si possono esplorare all’interno del sito del Museo di Capodimonte, come quello sui restauri del Buon Samaritano, dell’Incontro da San Carlo Borromeo e Filippo Neri e della Deposizione di Cristo.

Orari:

tutti i giorni tranne il mercoledì dalle 8.30 alle 19.30

Biglietti:

€ 10 intero; € 2 ridotto per visitatori di età compresa tra 18 e 25 anni

Gratuito per i minori di anni 18 e per i titolari di Artecard

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