Sommario
Parigi, Museo d’Orsay
Fino al 2 ottobre 2022
Mariano Fortuny (1838-1874), pittore spagnolo, ha fatto del Mediterraneo e dell’Oriente la sua patria. Grande viaggiatore e quindi artista cosmopolita, ha vissuto anche tra Parigi e Roma lasciando una forte traccia del suo passaggio nelle generazioni future di artisti, grazie al suo tocco leggero e aggraziato, al suo luminismo chiarissimo ed esplosivo, alla sua aura di pittore brioso e charmant.
Morto giovanissimo a Roma, avrebbe potuto dare un apporto ancora più grande alla storia della pittura del XIX secolo, e ciononostante ha dato vita ad una produzione molto vasta e variegata. Dai temi storici degli esordi, alla pittura di genere neo-settecentesca, al costumbrismo, all’orientalismo, si è distinto non solo per la pittura a olio e ad acquarello, ma anche per l’attività incisoria.
Mariano Fortuny: un artista eclettico e carismatico
Personalità carismatica e frizzante, è stato capace di circondarsi a Parigi, a Londra, a Roma, a Madrid o Granada di pittori e allievi che si sono legati a lui dal punto di vista personale e artistico. Il mercante d’arte Adolphe Goupil e il barone Davillier lo hanno protetto e contribuito alla nascita della sua fama in tutta Europa.
La sua sensibilità di viaggiatore, collezionista e conoscitore dell’arte antica e moderna ha contribuito a portare nel suo linguaggio una forte libertà creativa, apprezzata ma anche criticata per lungo tempo.
La produzione grafica orientalista: una mostra al Museo d’Orsay
Fino a ottobre sarà possibile visitare al Museo d’Orsay una mostra interamente dedicata all’opera grafica di Fortuny, concentrata sulle memorie dell’Oriente. Henriette Fortuny, vedova del figlio, il famosissimo pittore, fotografo e designer Mariano Fortuny y Madrazo (1871-1949), lasciò in eredità al Museo del Louvre nove quaderni e novantuno disegni nel 1950.
La collezione di queste preziose opere grafiche, contrassegnate dal timbro dell’atelier, comprende anche i suoi numerosi diari di viaggio, che contengono un vero e proprio scrigno di ricordi dell’Oriente.
Dettagli di elementi architettonici o lo studio minuzioso della cesellatura di un’arma, acquerelli, disegni in grafite o inchiostro, nella loro grande varietà di tecniche grafiche sono la più profonda testimonianza dell’eclettismo di Fortuny.
Molti fogli della collezione del Museo d’Orsay sono spesso pagine di taccuino strappate durante il tragitto per poi essere rielaborate in studio per l’esecuzione di dipinti.
La selezione presentata in questa mostra si concentra sul soggiorno di Fortuny tra l’Andalusia e il Marocco dal 1870 al 1872, che corrisponde alla consacrazione del pittore e che ci racconta da una parte un Oriente lussuoso e fantastico, dall’altra quello della quotidianità più semplice delle persone.
Orari
Martedì – domenica 9.00/18.00
Biglietti
Intero 16 €; ridotto 13 €