Ottocento e Novecento. Poetiche nell’arte italiana

Giovanni Sottocornola. Scena pastorale. Tecnica: pastello su compensato, 40 x 50 cm. Collezione privata courtesy Quadreria dell’800, Milano.
Giovanni Sottocornola. Scena pastorale. Tecnica: pastello su compensato, 40 x 50 cm. Collezione privata courtesy Quadreria dell’800, Milano.

Lecco, Palazzo delle Paure

Fino al 20 novembre 2022

La mostra PoeticheQuotidiano e immaginario nell’arte italiana tra Ottocento e Novecento, a cura di Simona Bartolena pone lo sguardo sul fertilissimo periodo di passaggio che segna la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Tra poetiche del Verismo, del Simbolismo, del Divisionismo il percorso espositivo si snoda tra circa novanta opere che rappresentano gli artisti più importanti dell’Italia fin de siècle.

Il nodo principale da sciogliere, che rende particolarmente interessante il passaggio al nuovo secolo, è proprio l’ambivalenza tra tendenze realiste e idealiste, tra la rappresentazione della tranche de vie quotidiana e la scelta di tematiche più strettamente legate al simbolo, all’immaginario, alla visione.

Se da una parte persiste come un sostrato sempre presente la poetica del verismo, che pone le sue radici nella macchia e nelle espressioni pittoriche del secondo Ottocento, dall’altra si rintracciano le influenze del Simbolismo europeo, delle tensioni secessioniste e liberty che vengono interpretate nel nostro Paese con una chiave del tutto peculiare rispetto al resto d’Europa.

Ottocento e Novecento. Al volgere del secolo

La mostra offrirà per l’estate e l’autunno lecchese la possibilità di entrare in contatto con le opere degli artisti più importanti nel contesto della transizione dall’Ottocento al Novecento.

Il percorso prende avvio dalla questione sociale, attraverso le opere veriste di Michele Cammarano, Vincenzo Gemito, Francesco Paolo Michetti, Teofilo Patini, Antonio Mancini.
Tematica strettamente legata a quella del lavoro, è d’obbligo il passaggio tra i dipinti dei pittori divisionisti che più di tutti hanno saputo dare una chiave umanitaria alla questione del lavoro rurale o operaio.

Collegato a questa parte di esposizione sarà il percorso espositivo nelle sale di Villa Manzoni, concentrate sul topos della vita nei campi, che oscilla tra una ruralità idilliaca e quella inevitabilmente legata ai problemi del lavoro.

Dalla questione sociale alla visione simbolica

Carlo Fornara, Giovanni Sottocornola e Plinio Nomellini sono tra gli autori che tra fine Ottocento e inizio Novecento hanno dato una forte dignità artistica alla questione sociale, pur gestendo anche una dimensione ideale e simbolica che rappresenta un ponte tra realtà e visione.

Le diverse declinazioni del Divisionismo si snodano tra le interpretazioni di Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Emilio Longoni, Vittore Grubicy, Benvenuto Benvenuti e Sexto Canegallo.

Atmosfere oniriche, visioni, rappresentazioni allegoriche vivono nelle opere di Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Giorgio Kienerk, Jules Van Biesbroeck, Adolfo Wildt in un viaggio che parte dal Divisionismo e termina nel Liberty e nella Secessione.

Orari:

lunedì chiuso

martedì 10.00 – 14.00; da mercoledì a domenica 10.00 – 18.00

Biglietti:

Intero: € 10,00;

Ridotto: € 7,00 (ragazzi dai 13 ai 18 anni, over 65 anni, studenti universitari muniti di tessera, gruppi precostituiti da almeno 8 persone e fino ad un massimo di 20, soci FAI e TCI con tessere in corso di validità)

 

© Copyright Berardi Galleria d'Arte S.r.l.