Come si valuta una scultura

Come si valuta una scultura. Alfredo Biagini. Cercopiteco rosso, scultura in bronzo, 1926
Alfredo Biagini. Cercopiteco rosso, scultura in bronzo, 1926

I criteri per come si valuta una scultura sono diversi e in parte più complessi di quelli riguardanti un quadro. Tuttavia da una semplice fotografia, inviata via email o via whatsapp, il nostro staff può già dare una prima valutazione gratuita e senza impegno di una scultura, in generale già nell’arco delle 24 ore.

Valutazione gratuita di sculture e opere di arte antica
dell 800 e del primo 900

Questo grazie al confronto quotidiano che abbiamo con i massimi esperti del settore e con storici dell’arte.
In caso di interesse per la stima economica fatta si può anche procedere alla vendita diretta della scultura a un collezionista interessato, che può essere scelto all’interno della nostra selezionata clientela, sempre sotto la nostra guida.

Come valutare una scultura. Individuare la firma dell'autore è fondamentale nella valutazione corretta di un opera d'arte
Individuare la firma dell’autore

Solo in un successivo momento può essere necessario un esame diretto dell’opera d’arte, che in caso di necessità avviene sempre gratuitamente tramite la visita di un nostro esperto a domicilio, in qualsiasi città italiana, o tramite appuntamento nel nostro studio nei pressi di Piazza Navona a Roma.
In generale i fattori che incidono sulla valutazione di una scultura sono diversi.

Scultura: verifica sull’Autore

Nonostante la scultura abbia un costo di realizzazione notevole rispetto ad un quadro, determinante in questo caso, è la verifica sull’autore, ovvero l’importanza storico artistica dello scultore che l’ha realizzata.

Il mercato attuale ricerca con attenzione determinati autori, particolarmente rari o importanti, e solo il nostro costante aggiornamento sulle quotazioni permette una risposta veloce e affidabile.

La scelta dell’Epoca

Ovviamente la scelta dell’epoca è determinante. Le sculture risalenti al Cinquecento, Seicento e Settecento sono sempre più rare e quindi particolarmente appetibili sul mercato. Quelle anteriori, ovvero medievali, sono quasi assenti mentre non ci occupiamo di sculture di epoca romana per le leggi vincolanti vigenti in Italia.

A nostro parere tuttavia è sempre avere una bella scultura del Novecento che una scultura mediocre risalente al Quattrocento. Dunque il criterio del discernimento della qualità è dirimente.

Come valutare una scultura. Galleria Berardi. Come riconoscere l'epoca di una scultura
Come riconoscere l’epoca di una scultura

Misure: requisito essenziale

Le misure nelle sculture sono un requisito essenziale. Una bella scultura infatti che abbia dimensioni, o peso, difficilmente gestibili, può creare problemi al momento della vendita. L’ideale sarebbe avere una scultura le cui misure permettano una possibilità di ambientamento all’interno di appartamenti normali.

Un discorso a parte va fatto per le sculture che nascono con finalità di arredo di giardini esterni. In questo caso le dimensioni sono irrilevanti.

Indagini sulla qualità dei Restauri

Le indagini sulla qualità dei restauri rappresentano uno dei problemi più diffusi per le sculture. E la conservazione di tali opere, in particolare quelle in marmo, è un ulteriore problema da analizzare.
Spesso per le dimensioni o per il peso si sono conservate in ambienti esterni provocando notevoli danni alla superficie scolpite.

Si perdono infatti con gli agenti atmosferici esterni le ultime finiture dello scultore, e questo provoca un cambiamento drastico delle quotazioni di una scultura.
In generale è molto importante che una scultura sia intatta, senza parti rifatte o incollate, incidenti che purtroppo capitano alquanto spesso a causa della fragilità delle sculture.

Galleria Berardi. L'importanza delle misure
L’importanza delle misure

Materiali: le tipologie

Le sculture possono essere realizzate in un’ampia gamma di materiali. A parte i metalli nobili, come l’oro o l’argento, tra le varie tipologie il più pregiato è il marmo, che può avere un ventaglio enorme di differenziazioni a seconda della cava utilizzata.
Molto apprezzate anche le sculture in terracotta che si dividono in due filoni ben distinti: quelle realizzate in maniera seriale sulla base di un calco o moulage; e quelle plasmate dallo stesso scultore e che quindi sono esemplari unici.

Non è sempre semplice riconoscere le differenze ad occhi non esperti.
Molto interessanti per capire il processo creativo dell’artista sono anche le sculture in cera e in gesso, spesso esemplari unici e rarissimi, che però hanno una fragilità notevole che le penalizza in maniera spiccata sul mercato antiquario.

Le sculture più diffuse infine sono le fusioni in bronzo, spesso riprodotte in più esemplari, che vengono valutate in base alla loro qualità e rarità. Anche in questo caso è necessaria l’analisi di esperti del settore per comprendere e stimare correttamente l’opera d’arte.

Come si valuta una scultura. Galleria Berardi. Come riconoscere le iscrizioni
Come riconoscere le iscrizioni

Attenzione alle Falsificazioni

In ogni epoca le sculture sono state oggetto di falsificazioni più o meno convincenti.
Attenzione quindi. Si va dai restauri operati in epoca antica, anche da scultori competenti, come Bartolomeo Cavaceppi, a vere e proprie imitazioni eseguite anche da scultori noti, clamoroso il caso a inizio Novecento di Alceo Dossena.

In tutti i casi è importante esaminare dal vivo le opere d’arte per evidenziare possibili interventi posticci.
Per quanto riguarda le fusioni in bronzo esistono casi in cui si replicano gli esemplari di un autore, avendo a disposizione i modelli, senza alcuna autorizzazione. Anche questi esemplari, nonostante la verisimiglianza stilistica, devono essere ritenuti falsi.

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Instruzioni: allegare tramite il seguente modulo foto nitide e dettagliate (anche del retro e della firma).

Indicare inoltre nel campo "messaggio" le misure dell'opera.

Non trattiamo stampe e litografie.

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