Valutazione quadri antichi: scopri il valore delle tue opere

Valutazione dipinti. Jusepe de Ribera. Gesù tra i dottori. Tecnica: olio su tela cm. 210 x 288. Musée d’Art et d’Histoire de Langres, Francia
Jusepe de Ribera. Gesù tra i dottori. Tecnica: olio su tela cm. 210 x 288. Musée d’Art et d’Histoire de Langres, Francia

Scopri il valore nascosto: valutazione di dipinti antichi

Tipologia opere Periodo Quotazione
Dipinto antico senza attribuzione Medioevo

Rinascimento

Seicento

Settecento

da 2.000 euro a 8.000 euro circa

La valutazione di un quadro antico può variare dai 2.000 euro fino a 8.000 euro circa per dipinti scuola senza alcuna attribuzione, in linea di massima. L’autore, la conservazione, il soggetto raffigurato ma anche la nazione del pittore possono influenzare il valore di un’opera d’arte.

I pittori famosi raggiungono invece cifre molto importanti: si pensi al record d’asta di Guercino, uno dei maestri più apprezzati del XVII secolo,  che è di 5.558.640 euro; oppure il pittore Guido Reni che ha raggiunto 2.401.500 euro nel 2019; una splendida tela di Jacopo Bassano, maestro veneto, ha realizzato 5.708.040 euro nel 2014.

Ovviamente i parametri per dare il corretto valore a un quadro antico sono così vari che è importante contattarci inviando la fotografia e le misure per avere una valutazione accurata da parte dei nostri esperti.

La tua guida online per la valutazione di quadri antichi

È necessario prima chiarire in che periodo si collocano i dipinti indicati come “antichi”. 

In genere si tratta di

  • soggetti sacri
  • soggetti allegorici e mitologici
  • paesaggi
  • nature morte
  • ritratti e figure 
  • vedute urbane

Che partono dall’epoca Medievale, attraversano il Rinascimento e il Seicento fino a raggiungere il Settecento.

Valutare un quadro antico è un’attività molto delicata ed è quindi difficile orientarsi nel mondo delle valutazioni dei dipinti poiché spesso c’è incertezza nel momento in cui si deve ricercare un esperto. É indispensabile affidarsi a storici dell’arte professionisti e non a pseudo-esperti improvvisati che non hanno una preparazione scientifica specifica.

Infatti l’opera d’arte può presentare numerose problematiche nel momento della sua stima di valore. Spesso la storia del quadro, del suo autore o della sua iconografia non è rintracciabile o è stata smarrita in seno alla propria famiglia o discendenti. Oppure, ancora più frequente, la tradizione orale ha creato degli errori tramandati di generazione in generazione.

Stima accurata dei tuoi quadri antichi: un servizio su misura

Il cattivo stato di conservazione del quadro può contribuire a nascondere all’occhio non esperto il reale valore del quadro antico: la vernice protettiva presente sui dipinti si ingiallisce con il tempo e rende poco o per nulla decifrabili le caratteristiche stilistiche del dipinto.

Valutazione dipinti. Quadro antico
Quadro antico

L’esperienza sul campo antiquario e una preparazione storico artistica derivata da un percorso universitario, sono elementi che devono andare di pari passo nel conoscitore di opere d’arte. In sostanza sono numerosi i fattori e le variabili che contribuiscono alla corretta valutazione di un dipinto antico e nessun dettaglio può essere tralasciato nella disamina dell’opera d’arte.

Fattori importanti per la stima di un quadro sono:

  • Epoca
  • Autore
  • Soggetto
  • Tecnica
  • Condizioni di conservazione
  • Moda

Segreti svelati: come riconoscere un quadro del ‘600 e del ‘700

Il primo fattore da accertare è l’epoca di un quadro. In particolare per i dipinti antichi è determinante conoscere i materiali utilizzati nelle diverse epoche. Il dipinto antico spesso è realizzato a olio su tela o a olio su tavola. Più rari gli altri supporti.

I materiali dei supporti sono diversi a seconda del secolo: le tele utilizzate dai pittori del Seicento – caratterizzate da una maglia più larga e grossolana – sono diverse da quelle utilizzate nel Settecento, notevolmente più fini.

Nell’Ottocento si passa invece alle tele di produzione industriale. Anche le tavole cambiano: quelle del Cinquecento sono facilmente distinguibili da quelle ottocentesche. Spesso nell’antichità venivano usati anche dei supporti preziosi quali rame o supporti di pietra.

Quadri ad olio

I quadri dipinti ad olio su rame o per esempio su lavagna o pietra paesina o persino lapislazzuli risultavano più preziosi sia per l’effetto traslucido e di particolare lucore sia per i giochi virtuosistici che si potevano ottenere con gli effetti delle pietre. Un classico era realizzare effetti notturni dipinti su lavagna.

Questi ultimi supporti, dunque, sono i più ricercati e costosi rispetto alle tele e alle tavole. Ma il fattore dell’antichità di un dipinto non viene affatto ad influenzare il valore dell’opera d’arte: non è detto che un dipinto del Cinquecento sia più costoso di un dipinto dell’Ottocento. Fondamentale è anche l’autore, ovvero le quotazioni e il prestigio del pittore che lo ha realizzato.

Crettatura dei dipinti antichi

Valutazione dipinti. Crettatura quadro antico.
Crettatura quadro antico.

Con il passare degli anni il pigmento pittorico tende a “spaccarsi” in una tipica forma a ragnatela il cui nome è Crettatura o Craquelure (screpolatura). La crettatura contraddistingue l’età dei quadri antichi.

Ovviamente oltre gli anni anche le condizioni di conservazione dell’opera d’arte possono influenzare il tipo di crettatura. Inoltre esistono anche dei metodi fraudolenti per resettare il colore dandogli un’impressione di antichità fasulla. Solo l’occhi esperto può giudicare la vera epoca di un quadro antico.

Perizie professionali per quadri antichi: la conoscenza del mercato antiquario

Questo processo va affidato a un conoscitore esperto, uno storico dell’arte che abbia una lunga esperienza sul mercato antiquario. Solamente dopo aver individuato l’autore di una determinata opera d’arte si può avere una precisa valutazione.

Esistono infatti dei programmi, ad uso degli addetti ai lavori ma non solo, che offrono le quotazioni aggiornate per ogni pittore. A volte oltre l’autore anche la nazionalità influisce sulla valutazione: autori appartenenti a nazioni in decisa crescita economica sono di conseguenza più ricercati e dunque valutati di altri: ad esempio i pittori cinesi o russi. Ovviamente ad influenzare la quotazione di un dipinto è anche il soggetto.

Soggetto

L’iconografia di un dipinto è determinante per comprenderne a pieno le sue valenze economiche. Infatti il soggetto raffigurato può influenzare in maniera radicale il valore del quadro. Ci sono autori che sono molto ricercati quando raffigurano, ad esempio, scene ambientate in Oriente, e vengono pagati prezzi vertiginosi.

Se però raffigurano scene ambientate in Italia gli autori non sono ricercati affatto. Questo avviene perché la scena orientalista è acquistata da collezionisti stranieri mentre la scena ambientata in Italia non ha lo stesso tipo di acquirenti. Questo esempio può essere riportato in numerose varianti che però ribadiscono l’importanza del soggetto raffigurato.

In altri casi il pittore è apprezzato solo se dipinge determinati soggetti (scene di Venezia, paesaggi con neve) e in altri casi non è apprezzato affatto. Inoltre indipendentemente dall’autore ci sono soggetti che sono spesso apprezzati dal mercato.

Per i dipinti antichi le scene profane o mitologiche spesso sono preferite a quelle religiose. In generale comunque si può affermare che per la pittura antica il dipinto di figura è preferito a quello di paesaggio o di genere. Per i dipinti dell’Ottocento invece sono sempre molto valutate le vedute di città (Venezia o Istanbul per esempio) o le scene di genere molto dettagliate.

Tecnica

Anche la tecnica con la quale è realizzata un’opera d’arte è determinante. Più apprezzato è decisamente l’utilizzo dell’olio su tela o su tavola. Meno l’olio su compensato o comunque su materiali più fragili.

Valutazione dipinti. Tela del Seicento.
Tela del Seicento.

A parte il discorso dei dipinti su pietra, tipici del Cinquecento e del Seicento. Essendo molto rari ed avendo un effetto virtuosistico di sicura presa sull’osservatore, queste opere riescono raggiungere sempre quotazioni maggiori. Lo stesso discorso vale per i dipinti ad olio su rame, una tecnica molto usata nell’antichità.

Acquerelli

Meno quotati invece gli acquerelli, che hanno il problema di perdere di intensità con il tempo e con l’esposizione alla luce. I disegni in generale sono la tecnica meno costosa ma esiste anche un collezionismo di disegni molto specializzato.

Quindi un disegno antico di un autore raro potrebbe spuntare cifre molto alte. A patto che sia perfettamente conservato. La conservazione di un’opera d’arte è un altro elemento fondamentale.

Condizioni di conservazione

Ad influire in maniera decisiva sulla valutazione di un dipinto antico son anche le condizioni diconservazione. Il tempo, come pure qualche incidente, possono aver compromesso irrimediabilmente il valore di un’opera d’arte.

Per esempio nei dipinti su tela è sempre preferibile che siano in prima tela, ovvero che non abbiano subito un rintelo (sovrapposizione al retro della tela antica di una tela nuova), operazione che spesso nasconde vecchie lacerazioni e che comunque provoca un livellamento degli spessori del pigmento pittorico reputato negativo.

Valutazione dipinti. Mancanze pigmento antico.
Mancanze pigmento antico.

Pigmenti

È importante dunque esaminare preventivamente il dipinto con la lampada di Wood che mette in evidenza i pigmenti non originali, che risultano fluorescenti. Gli eventuali restauri devono essere rimossi per evidenziare lo stato effettivo della pittura originale. A volte nei dipinti antichi si manifestano proprio le mancanze di pigmento antico che difficilmente si possono ricostruire.

Anche la pittura su tavola è delicata: il legno subisce gli sbalzi termici e può arrivare a spaccarsi compromettendo la pittura. Stesso discorso vale per le opere su carta, acquerelli, pastelli e disegni. L’esposizione alla luce può sbiadire l’acquerello, ingiallire la carta mentre il pastello, se non accuratamente conservato, può perdere il colore.

Restauro lampada Wood.

Moda

I dipinti hanno lo stesso valore economico in anni diversi? Assolutamente no. Le opere d’arte sono vincolate anche agli umori dei tempi e alla moda. Ad esempio: una grande mostra in un museo può esaltare un pittore e di conseguenza le quotazioni tendono a salire.

Ma se l’attenzione al pittore con gli anni a venire scema, avremo una conseguente discesa dei prezzi. Ecco perché si possono trovare dipinti acquistati a una cifra esorbitante nel passato e non più rispondente ad una effettiva quotazione nel presente.

Pittura femminile

Anche la moda del momento può influire: l’attenzione per la pittura naif o di autrici femminili che c’era stata negli anni ottanta non è più tale e di conseguenza molti maestri hanno visto crollare le proprie quotazioni. Un altro esempio: le mostre dedicate a Frida Kahlo o ad Artemisia Gentileschi degli ultimi anni hanno portato all‘ascesa vertiginosa dei valori di queste due pittrici.

Un’altra prova di come le grandi retrospettive o più semplicemente le mode possono determinare i prezzi di un quadro antico. Valutazioni che dovranno comunque porre attenzione ad alcune problematiche connesse con il valore dei quadri: quali la presenza dei falsi, la possibilità di accedere ad archivi o perizie valide negli anni.

I falsi, l’autentica, gli archivi

Il mondo dell’arte da sempre è caratterizzato dalla presenza di dipinti falsi e dei loro autori, i falsari. Questi tentano di trarre forti guadagni in maniera fraudolenta dalla contraffazione delle opere d’arte e dalla loro autentica.

Il problema delle frodi per quanto riguarda i dipinti antichi, contempla diversi tipi di falsi. Vi sono vere e proprie imitazioni di quadri antichi, fatti con stile e materiali che possono trarre in inganno.

Tuttavia in generale un dipinto antico ha delle caratteristiche che lo rendono inconfondibile e dunque il falso difficilmente trae in inganno l’occhio esperto. Più problematico è il caso delle firme false: spesso il falsario firma un quadro antico con una firma di un pittore più prestigioso.

Firma falsa e perizia

I dubbi relativi alla firma falsa sui dipinti sollevano interrogativi sugli stessi elementi che li costituiscono “originalità” e “autenticità” analizzati da una prospettiva artistica. Mancando questi elementi può risultare autentico anche un quadro con una firma falsa: solo il riconoscimento stilistico può evitare questo tipo di falsificazione, a seguito di una attenta e qualificata perizia coadiuvata anche da una analisi scientifica.

Più complesso il caso dell’arte moderna: spesso gli artisti hanno avuto collaboratori che partecipavano alla realizzazione delle opere e può accadere che abbiano realizzato dei quadri con lo stesso stile ma senza l’autorizzazione del maestro.

In questo caso neppure l’analisi stilistica è sufficiente poiché a volte le opere autentiche non sono distinguibili da quelle false. Per questo sono stati fondati degli Archivi che proteggono determinati autori dalle riproduzioni non autorizzate.

Archivi: autentica

Nel caso in cui l’autentica sia documentata dall’Archivio di turno, questa diventa parte stessa del valore di un’opera d’arte: senza autentica non è possibile vendere il dipinto a cifre adeguate. Se questo procedimento è comune per i quadri moderni non lo è per i quadri antichi in quanto, non esistono Archivi dei pittori antichi.

Esistono però degli studiosi di riferimento, autori di monografie specifiche: il loro parere scritto diviene dirimente nelle questioni di attribuzione. È bene dunque rivolgersi allo studio di riferimento per ottenere la giusta attribuzione e il giusto valore del proprio dipinto antico.

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