Valutazione quadri: ottieni una valutazione professionale e certificata

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Tipologia opere Periodo Quotazione
Quadri senza attribuzione Ottocento e primo Novecento (fino al 1940 ca.) da 1.000 a 5.000 euro in media

Un quadro che risale all’Ottocento e al Novecento, in media, se in buone condizioni, può valere tra i 1.000 e i 5.000 euro. Picchi più alti per grandi capolavori di valore internazionale.

Un quadro che risale all’Ottocento e al Novecento, in media, se in buone condizioni, può valere tra i 1.000 e i 5.000 euro.

Cifre che possono variare a seconda di molteplici fattori, come il periodo, la tecnica, le dimensioni, il soggetto e l’autore. Leggi le informazioni di seguito per sapere come ricevere una valutazione accurata e professionale del tuo quadro da parte dei nostri esperti.

Non esitare a far stimare la tua opera d’arte, contattaci. Galleria Berardi offre una valutazione gratuita e senza impegno di opere d’arte.

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Grazie alle nuove tecnologie riusciamo a fornirti una prima idea di valutazione semplicemente con una foto inviata tramite email o whatsapp. Bastano poche informazioni aggiuntive, quali autore e dimensioni, e il nostro staff sarà in grado di fornire una prima stima approssimativa.

La lunga esperienza nel settore antiquario e la conoscenza del mercato attuale ci permette di fornire quotazioni normalmente in 24 ore. Dopo aver ricevuto una valutazione gratuita puoi decidere anche se vendere il quadro attraverso i nostri canali e la nostra ampia rete di collezionisti privati, italiani ed esteri.

Stima quadri online: il tuo servizio gratuito per scoprire il vero valore

È estremamente importante capire come la valutazione dei quadri, soprattutto per quanto riguarda Ottocento e Novecento, sia legata a molteplici fattori, che devono essere tenuti in considerazione sempre per le stime:

  • il periodo
  • la tecnica
  • il supporto
  • l’autore
  • il soggetto
  • le dimensioni
  • il gusto attuale
  • lo stato di conservazione
  • le oscillazioni del mercato nelle aste

Per questo, consigliamo di contattare i nostri esperti, costantemente aggiornati. Potranno darvi le informazioni necessarie sul valore e sui prezzi dei vostri quadri. 

Come riconoscere un quadro di valore: segreti e consigli degli esperti

L’arte italiana sul mercato internazionale

Nella valutazione di quadri le variabili che entrano  in gioco sono molteplici.
Oltre gli elementi tecnici bisogna prendere in considerazione anche l’andamento del mercato, nazionale ed internazionale, e la stima che esso mostra nei confronti degli autori italiani. Noi trattiamo opere e autori, per la maggior parte italiani o che abbiano avuto rapporti con l’Italia, che vanno dall’Ottocento, soprattutto dalla seconda metà, fino al 1940 circa.

Il successo che la pittura italiana dell’Ottocento ha all’estero ha diversi nomi: Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis e Federico Zandomeneghi. La valutazione delle loro opere ha riscosso un grande successo internazionale e i numeri parlano chiaro. 

Queste quotazioni così elevate confermano che laddove i pittori italiani abbiano avuto importanti esperienze all’estero (per esempio Parigi) queste si ripercuotono sul valore dei loro dipinti.
La comprensione del rapporto esistente fra i due poli del mercato, nazionale e internazionale, è dunque fondamentale.

Valutare un quadro richiede professionalità e competenza, ma non mancano influenze di diverse variabili, quali le condizioni del mercato in Italia e l’appetibilità che le opere d’arte hanno sul mercato internazionale.

Domenico Morelli. Scena storica. Olio su tavola, 24x34 cm
Domenico Morelli. Scena storica. Olio su tavola, 24×34 cm. Esempio di cornice d’epoca coeva

I pittori italiani del ‘900

La valutazione dell’arte italiana del Novecento invece è molto più effervescente.
Per la pittura dei primi decenni del secolo possiamo apprezzare Antonio Donghi, uno dei protagonisti del realismo magico, particolarmente in sintonia con il gusto del collezionismo attuale.

Giorgio Morandi. Natura morta, 1943. Olio su tela, 28 x 42,5 cm
Giorgio Morandi. Natura morta, 1943. Olio su tela, 28 x 42,5 cm. Musei Vaticani

Una vendita romana del 23 marzo 2016 aggiudicava il Ritratto della signorina Luisa o Elisa a 64.000 €.
Anche il veneto Cagnaccio di san Pietro, avvicinabile a Donghi per le atmosfere sospese e “magiche”, ha sensibilmente migliorato le sue quotazioni.

Anche Giorgio Morandi, che inizia ad avere un collezionismo internazionale sempre più esteso, mantiene le valutazioni alte degli anni precedenti. Importante in questo caso la proposizione dell’artista fatta da mercanti stranieri in sedi prestigiose che ne hanno sottolineato la notorietà internazionale.

Altri pittori, molto ricercati negli anni precedenti, come Filippo De Pisis, Mario Mafai o Ottone Rosai, registrano una maggior difficoltà di collocazione.

 

 

Valutazione quadri. L’autore

La fama dell’autore che ha creato l’opera d’arte è alla base delle valutazioni dei suoi quadri. Quindi non è solo l’estetica che caratterizza il valore di un’opera d’arte.

Non è detto che un’opera apparentemente più bella e accattivante sia di maggior valore di un quadro meno appariscente e piacevole ma dipinto da un maestro più famoso.

Individuare l’autore di un quadro è quindi la prima necessità da espletare nell’ambito di una valutazione di un quadro antico. Una disamina attenta dell’opera d’arte porterà facilmente all’individuazione di chi lo ha dipinto. Per i quadri dall’Ottocento e fino ai giorni nostri è facile trovare la firma del pittore.

Spesso è riportata nella parte bassa dell’opera, a destra o a sinistra, più raramente al retro. È comunque abitudine dei pittori moderni firmare le proprie opere.

Al contrario i dipinti più antichi non hanno firma: solo a partire dal 1850 circa si inizia a firmare con una certa regolarità le opere d’arte.

Ottocento e primo Novecento

Per i dipinti dell’Ottocento e del primo Novecento si deve avere una buona pratica nella lettura delle firme: a volte è difficile decifrarle ed è necessaria una certa esperienza per individuare l’autore corretto.

Per i quadri più antichi, che come abbiamo detto solo molto raramente riportano il nome dell’autore, dobbiamo affidarci a qualche iscrizione sul retro – se c’è naturalmente – o alla pratica della connoisseurship, ovvero la capacità di riconoscere lo stile di un pittore o di una scuola solo dall’analisi visiva dell’opera d’arte.

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