Amedeo Preziosi

Amedeo Preziosi. Fontana di Ahmed III. Tecnica: Acquarello su Carta, 26 x 36 cm
Fontana di Ahmed III. Tecnica: Acquarello su Carta

Quotazioni Amedeo Preziosi

Le piccole tecniche miste sono quotate tra i 500 e i 1.500 euro, mentre le opere più impegnate hanno stime in media tra i 4.000 e gli 8.000 euro. Il record è stato raggiunto con la cifra di 111.539 euro pagati per la grande composizione “The Grand Bazar. Costantinopoli del 1852. Il pittore ha un mercato internazionale e i soggetti prediletti sono le opere ispirate ai suoi viaggi tra la Turchia e l’oriente.
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Biografia

Amedeo Preziosi (Malta, 1816 – Istanbul, 1882) nato in una nobile famiglia maltese e figlio di un alto funzionario del governo locale, sin da bambino viene attratto dall’arte. Inizialmente, studia presso la bottega di un pittore maltese, Giuseppe Hyzler (1787-1858) legato alle istanze dei Nazareni e dei Puristi.

Suo padre, Giovanni Francesco Preziosi, volendo che il figlio intraprenda la sua stessa carriera governativa, lo iscrive alla Sorbona di Parigi per fargli studiare legge. Ma il giovane, molto più intenzionato ad approfondire la pratica artistica, inizia a seguire le lezioni presso la Scuola di Belle Arti della città.

Da Malta a Costantinopoli

Dopo il diploma, Amedeo Preziosi rientra a Malta, ma non viene accolto positivamente dalla famiglia, che aveva pensato per lui un futuro del tutto diverso. A questo punto, il giovane pittore, non trovando nemmeno un clima culturale e artistico adatto, decide di spostarsi in Medio Oriente, precisamente a Costantinopoli, città in cui si trasferisce all’inizio degli anni Quaranta dell’Ottocento.

Qui, inizia a dedicarsi ad una serie di impressioni orientaliste, prima soltanto sotto forma di studi e disegni, poi anche ad olio e acquarello, suscitando subito l’interesse dei numerosi ambasciatori europei di stanza in Turchia.

In particolare, il segretario privato dell’ambasciatore britannico ad Istanbul, Lord Stratford Canning, gli commissiona l’impegnativo album dedicato ai Costumi di Costantinopoli. Questo insieme di disegni e acquarelli, conservato presso il British Museum di Londra, costituisce per Amedeo Preziosi la sua prima importante opera, che lo presenta ai successivi committenti.

Il successo presso i collezionisti europei

Per tutti gli anni Quaranta e Cinquanta, infatti, lavora per i turisti europei in visita a Costantinopoli, desiderfosi di portare via dalla città un ricordo d’autore, a mo’ di cartolina.

Quindi, il pittore maltese inizia una vasta produzione di piccole tavole ed acquarelli con impressioni della città, realizzati con un vivace piglio narrativo ed un disegno preciso e dettagliato, accompagnato da una pennellata fresca e da una tavolozza luminosa.

Intorno alla fine degli anni Cinquanta, Amedeo Preziosi decide di pubblicare la maggior parte delle sue opere sotto forma di litografie, presso una stamperia parigina. Ciò gli permette di acquisire fama tra i collezionisti europei di immagini orientaliste.

Nel frattempo, compie un piccolo soggiorno in Egitto, quindi realizza un secondo album, tutto dedicato alle impressioni realizzate al Cairo. Ne scaturiscono due importanti pubblicazioni, Stamboul, ricordi di una Vita Orientale e Souvenir del Cairo.

Il successo del pittore maltese non raggiunge solamente la Francia, l’Inghilterra e l’Italia, ma anche diversi paesi dell’est Europa. Nel 1868, Carol I, principe di Romania, dopo aver visitato lo studio di Amedeo Preziosi a Costantinopoli, decide di invitarlo presso la sua corte a Bucharest per commissionargli un ciclo di acquarelli dedicati ai costumi della Romania.

Durante questo soggiorno, il pittore si occupa anche di una serie di ritratti e paesaggi, che lo portano a ritornare in Romania anche l’anno successivo. Rientrato ad Istanbul, continua a lavorare alacremente per tutti gli anni Settanta e vi muore nel 1882, a sessantasei anni, durante una battuta di caccia, a causa di un colpo accidentale.

Amedeo Preziosi: le impressioni d’oriente tra Istanbul e la Romania

Poche sono le notizie biografiche che riguardano Amedeo Preziosi ed altrettanto scarni sono i riferimenti alle sue opere o alle esposizioni cui ha partecipato nel corso della sua vita in Turchia. Appena giunto a Costantinopoli da Malta, dopo la formazione parigina, si impegna subito nella realizzazione di studi ad acquarello, piccole e vivaci impressioni della brulicante vita costantinopolitana.

L’ambiente variegato e multietnico della città lo accoglie immediatamente. Il giovane artista inizia a lavorare per i turisti, realizzando paesaggi e scene quotidiane, piccoli ricordi da portare in Europa. Attraverso un tratto veloce ed una pennellata agile e lucente, Amedeo Preziosi costruisce vere e proprie narrazioni per immagini, cogliendo anche gli aspetti meno noti della vita cittadina.

Gli acquarelli

Ne sono esempio gli acquarelli Il gran Bazar, Il mercato della seta, Al caffè, Istanbul, Scena di strada a Costantinopoli, Danza araba e soprattutto l’album contenente i costumi della città, voluto dall’ambasciatore inglese in Turchia.

Non sono poi da tralasciare le numerose opere che l’artista dedica al Cairo e soprattutto a Bucharest, chiamato dal principe Carol I nel 1868. In Romania, Amedeo Preziosi si occupa di raccogliere un immenso e curioso materiale grafico per la realizzazione di un album dedicato ai costumi romeni, sul modello delle opere precedenti.

La chiesa di Stravopoleos a Bucharest, Macellaio di Bucharest, Fiume Dâmbovita e soprattutto il celebrativo acquarello Visita di Carol I al Monastero di Pasarea in Valacchia sono le opere che maggiormente rappresentano il soggiorno dell’autore in Romania. Molte impressioni sono state inserite nella raccolta La Valachie par Preziosi, conservata al Museo Municipale di Bucharest.

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