William Blake alla Tate Britain

William Blake. Elohim che crea Adamo, 1795. Stampa Colorata, Inchiostro e Acquarello su Carta. , 431 x 536 mm, Londra, Tate Britain
William Blake. Elohim che crea Adamo, 1795. Stampa Colorata, Inchiostro e Acquarello su Carta. , 431 x 536 mm, Londra, Tate Britain

Tate Britain, Londra

Fino al 2 febbraio 2020

La vita, le opere letterarie e artistiche di William Blake (Londra, 1757 – 1827) saranno oggetto di un’imponente mostra presso la Tate Britain di Londra. Poeta e artista emblematico del Romanticismo inglese, ha dato vita ad una sensibilità spirituale e simbolica personalissima, che ha rivoluzionato la visione artistica non solo inglese ma europea.

Gran parte del corpus di opere grafiche e pittoriche dell’artista londinese sono conservate nella magnifica collezione della Tate Britain, sempre esposte in quella intima e preziosa sala tutta dedicata a Blake.

Oggi, il museo ha voluto dare ancora più visibilità a questo incredibile artista visionario, allestendo una mostra che durerà fino a febbraio 2020.

William Blake, creatore di nuove cosmogonie, di nuovi linguaggi e di immagini di grande potenza allegorica, ha sempre richiamato simbologie esoteriche reinterpretando il disegno possente e nervoso di Michelangelo.

La terribilità sublime del maestro del Rinascimento, conosciuto da Blake solo attraverso incisioni e riproduzioni che aveva a disposizione in Inghilterra, si ritrova nelle sue opere.

Ancient of days, del 1794, frontespizio del suo poema Europa: una Profezia, ha come protagonista una divinità cosmogonica che crea con il compasso, ma è senza dubbio un omaggio alla forza creatrice e divina della Cappella Sistina di Michelangelo.

William Blake, un artista visionario

Sinestesie, corrispondenze fra immagini e parole caratterizzano la poetica di Blake, artista totale che unisce scrittura a pittura e grafica, come avviene nei poemetti The song of Innocence e The song of Experience.

L’artista inglese rappresenta un fondamentale punto di passaggio dall’empirismo del Settecento all’immaginazione dell’Ottocento, epoca delle prime esperienze visionarie, anticipatrice, per certi versi, del simbolismo.

Il disegno, in particolare, è il campo di indagine di Blake, atto creativo per eccellenza, mezzo per dare vita a simbologie e concetti. Lontano, lontanissimo dal naturalismo di altri pittori romantici, in vita non ha ottenuto i consensi che potremmo immaginare.

La sua mente visionaria, le sue mappe e immagini simboliche, difficili da decifrare e capire, hanno attratto una ristretta cerchia di ammiratori e interpreti.

Nella mostra, infatti, sarà presente una sezione che riproduce la piccola stanza della casa londinese di Blake, in cui, nel 1809, realizzò una mostra che ottenne uno scarsissimo successo di pubblico e di critica, con l’intento di consegnare finalmente all’artista la dovuta approvazione.

La sua rivalutazione in epoca simbolista e vittoriana ha portato la Tate Britain a conservare questa grande collezione di stampe, disegni, acquarelli e dipinti oggi riproposti nella mostra. I curatori Martin Myrone e Amy Concannon hanno raggruppato trecento pezzi dell’artista, immagini evocative e sublimi, fantastiche e allegoriche.

In più, sarà possibile ammirare il grande l’adattamento digitale e proiettato sulle pareti di una sala, di due affreschi progettati da William Blake all’inizio dell’Ottocento e mai eseguiti: The Spiritual Form of Nelson Guiding Leviathan e The Spiritual Form of Pitt Guiding Behemoth.

ORARI:

lunedì-domenica: 10.00/18.00

ogni primo venerdì del mese: 10.00/22.00

BIGLIETTI:

intero: 18 £; ridotto bambini 12-18 anni e ragazzi 18-26: 5£

bambini al di sotto dei 12 anni: gratuito

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