Stefano Novo

Stefano Novo. Pettegolezzi (dettaglio). Tecnica: Olio su tela
Pettegolezzi (dettaglio). Tecnica: Olio su tela

Quotazioni Stefano Novo

I dipinti ad olio su tavola con le scene di genere sono quotate tra i 1.000 e i 4.000 euro e hanno un mercato veneto. I piccoli quadri ad olio su tavola hanno quotazioni tra i 500 e i 1.000 euro mentre gli acquerelli si attestano attorno ai 500 euro

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Biografia

Stefano Novo (Cavarzere, 1862 – 1947) risulta iscritto all’Accademia di Belle Arti di Venezia dal 1894, dove studia sotto la guida di Pompeo Marino Molmenti per un anno (1819-1894). Sono pochissime le notizie antecedenti alla sua vita accademica, per questo si presume che si sia avvicinato alla pittura da autodidatta.

Nei primi anni, Stefano Novo si dedica principalmente all’affresco declinato nel contesto dell’arte sacra. Lavora infatti in diverse chiese di area veneziana e padovana, portando avanti una pittura brillante e fresca.

Tra affresco e pittura da cavalletto

Per quanto riguarda, invece, la pittura da cavalletto, si specializza nei soggetti di genere ambientati prevalentemente nelle strade e nelle calli della sua Venezia.

Prosperose donne dallo sguardo ammaliante e sereno, di fronte alle loro botteghe o ai loro banchetti di fiori, sono quasi sempre le protagoniste indiscusse delle sue opere, caratterizzate da una pennellata filamentosa e da una grande perizia tecnica.

Tutto questo viene accompagnato da una tavolozza variegata e luminosa, capace di assecondare i colori di una Venezia popolare, ma anche dei salotti borghesi che molte volte compaiono nei vezzosi e leggeri dipinti di Stefano Novo.

Il pittore esordisce all’Esposizione di Torino del 1884, per poi partecipare a diverse altre rassegne a Firenze, Bologna, Milano, Palermo e naturalmente Venezia, dove prende parte sia all’Esposizione Nazionale del 1887, sia alla II Biennale del 1897.

Non si sa molto della vita privata di Stefano Novo. È comunque sicuro che rispondesse frequentemente a commissioni private: ciò che più piace ai suoi collezionisti e committenti è la rapidità d’esecuzione, la freschezza comunicativa e soprattutto la lontananza da qualsiasi tipo di rifinitura levigata ed eccessivamente accademica.

Nel corso della sua carriera, espone anche a Chicago, dove ottiene un prestigioso premio, a Londra e a Glasgow. Muore a Venezia nel 1947, ma smette di esporre diversi anni prima.

Stefano Novo: una pittura di genere fresca e brillante

Soprattutto le scene di genere ambientate in una Venezia animata e brulicante, piena di suoni e chiacchiere compaiono nella produzione di Stefano Novo. Si specializza sin da subito nella narrazione della quotidianità lagunare, soprattutto osservata e vissuta dal punto di vista femminile.

All’Esposizione di Torino del 1884 espone per la prima volta Il cuor del popolo. Nello stesso anno a Firenze invia L’approdo dei pescatori (Chioggia) e Un campo a Venezia. La sua pittura è sciolta e libera da prescrizioni accademiche, anche perché Stefano Novo entrerà in Accademia solamente dieci anni dopo.

La tavolozza risulta variegata e brillante e la pennellata allungata e dinamica nella definizione dei vestiti delle donne, delle piazze e del lavoro quotidiano. Nel 1886, a Firenze, espone due Teste di vecchio e nel 1887 La xe sanae In attesa della messa. Nello stesso anno, presso l’Esposizione Nazionale di Venezia presenta Dal fruttivendolo, Cuore di popolo e La xe sana.

Il frutto proibito compare all’Esposizione Nazionale di Bologna del 1888, Troppo curioso a quella di Palermo del 1892. Invece, con Primavera a Venezia partecipa alla sua prima e unica Biennale nel 1897, ottenendo un vasto successo di pubblico. Nel frattempo si spinge ad Edimburgo, in cui espone Venditrice di arance nel 1888 e a Chicago, in cui invece presenta il famoso dipinto La fruttivendola, nel 1893.

Il vino compare a Saint Louis nel 1902, mentre nel 1906 partecipa alla Mostra milanese per il Traforo del Sempione con Abbandonati e Autunno a Venezia. Secondo le fonti, questa è l’ultima esposizione cui partecipa, per poi dedicarsi all’affresco e alle commissioni private.

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