Romolo Ubertalli

Romolo Ubertalli. Paesaggio Montano | Olio su Tela
Paesaggio Montano. Tecnica: Olio su Tela

Biografia

Romolo Ubertalli (Mosso Santa Maria – Biella, 1871 – 1928) viene avviato dalla famiglia agli studi giuridici. Ben presto però, il giovane, indirizzato verso tutt’altra aspirazione, decide di abbandonare gli studi di legge per dedicarsi alla pittura.

Prima è allievo del paesaggista di Domodossola Carlo Follini (1848-1938) e poi di Andrea Tavernier (1856-1932). Abile sia l’olio che l’acquarello, si esprime però al massimo nel pastello, protagonista di diversi paesaggi.

I luoghi che Romolo Ubertalli predilige sono quelli alpini e della Val Vigezzo in Piemonte. Molto famose sono le sue vedute notturne della valle, ma anche i pastelli dei verdi prati estivi e delle casupole in riva al lago Maggiore.

Dunque, da interprete dei paesaggi del Piemonte partecipa regolarmente alle Esposizioni di Torino, Milano, Roma, Biella, Vercelli. Alcuni suoi dipinti sono conservati presso la Galleria Nazionale di Roma e presso il Museo Civico di Torino. Altri paesaggi si trovano nelle Gallerie Civiche di Vercelli e di Novara. Muore a Mosso Santa Maria, l’amato paesino vicino Biella che gli ha dato i natali, nel 1928.

Il paesaggio piemontese

Dopo l’apprendistato effettuato prima presso lo studio di Follini e poi presso quello di Tavernier, Romolo Ubertalli si avvia alla pittura di paesaggio. Dal primo maestro eredita la consuetudine di recarsi in campagna e nelle valli montane per dipingere en plein air.
Molto presenti sono le suggestioni provenienti non solo da Antonio Fontanesi (1818-1882), ma anche da Lorenzo Delleani (1840-1908) e dai rappresentanti della Scuola di Rivara.

La loro impronta è ben presente nell’elaborazione di paesaggi sì basati sull’osservazione del vero, ma anche potentemente permeati da una visione lirica ed emozionante.
Dall’altra parte, la traccia lasciata invece dal maestro Tavernier si nota soprattutto nella modulazione della luce e nella ricerca dei suoi effetti particolari e suggestivi. Romolo Ubertalli esordisce a Torino nel 1898 con  Presso Torino, Tempo grigio e con una serie di studi dal vero di nove paesaggi montani.

Romolo Ubertalli e la predilezione per il pastello

Come accennato, si nota fin da subito la predilezione di Romolo Ubertalli per l’uso del pastello, medium che gli permette di dedicarsi con attenzione alla resa della luce. Spesso infatti, come nel dipinto Viottolo di campagna, i raggi del sole filtrano vivacemente tra le foglie, creando a terra un meraviglioso pattern quasi divisionista.

Nel 1899 a Torino presenta un paio di studi dal vero e poi un Tramonto, paesaggio che prelude ai bellissimi notturni  e non solo, del biellese e della Val Vigezzo.
Ne sono esempio Inizio di primavera, Frescura alpina, Estate nelle Prealpi biellesi e Crepuscolo. Chalet di montagna al chiaro di luna è uno dei suoi notturni più suggestivi.

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