Boldini e la moda

Boldini e la Moda. Giovanni Boldini. Eleonora Duse di Profilo (dettaglio). Tecnica: Olio su tela, 73 x 59 cm, Collezione privata
Eleonora Duse di Profilo (dettaglio). Tecnica: Olio su tela, 73 x 59 cm, Collezione privata

Ferrara, Palazzo dei Diamanti

Dal 16 febbraio al 2 giugno 2019

Giovanni Boldini (1842-1931) pittore geniale, inventore di un linguaggio dinamico e voluttuoso, pieno e affascinante, è protagonista della mostra “Boldini e la moda”. L’evento, a cura di Barbara Guidi, con la collaborazione di Virginia Hill, pone l’accento sul particolare rapporto del pittore con la moda.

La sua pittura elegante, almeno quanto le modelle o le dame borghesi che è chiamato a ritrarre, ha sempre messo in risalto anche gli abiti, gli accessori, le acconciature e il trucco delle donne rappresentate.

Giovanni Boldini: il fascino di fine Secolo

Tramite un talento forse unico e una tecnica altrettanto particolare, Giovanni Boldini ha raccontato un’epoca, la Belle Époque, con una partecipazione e con una dinamicità che lo hanno portato ad entrare in contatto con i rappresentanti della moda del tempo. I vestiti dei grandi stilisti compaiono con naturalezza e dinamicità nei ritratti esplosivi di Giovanni Boldini.

Il fascino femminile, che viene interpretato dal sensibilissimo occhio del pittore, non appare sulla tela solo tramite la descrizione dei vestiti, ma anche delle pose e degli atteggiamenti delle raffinate donne.

Capelli morbidi, ciocche scomposte che fuoriescono ribelli dai cappelli a tesa larga, labbra carnose e brillanti, ogni dettaglio risalta agli occhi attenti dello spettatore. Avido di catturare ogni singolo particolare, infatti, chi guarda le opere di Giovanni Boldini, sa di poter trovare, tra le complesse e vorticose pieghe degli abiti, accessori come spille, fiori, guanti.

Giovanni Boldini rappresenta il fascino di fine secolo. Le donne ritratte sono tanto belle quanto caratterizzate da una effimera sensazione di fine, di decadenza. Basti pensare all’affascinante ritratto di Mademoiselle Lanthelme che pochi anni dopo aver posato per il ritratto in questione, muore misteriosamente in mare dalla barca dell’amante.

Boldini e la moda a Palazzo dei Diamanti

Formatosi a Firenze, Giovanni Boldini cresce nel fertile ambiente macchiaiolo. Ma il primo viaggio a Parigi nel 1867 e poi il secondo e più importante nel 1871 lo convertono ad una pittura alla moda profondamente diversa dal verismo toscano.

Subito catturato dall’ambiente alla moda che gravita attorno alla Galleria di Adolphe Goupil, si fa protagonista di una pittura bella, estetizzante, accattivante. La pennellata veloce, dinamica, a tratti astratta diviene la sua cifra caratteristica, che attrae il marcato tanto allora quanto oggi.

Impegnato a Parigi come a Londra e in Italia a ritrarre le personalità più importanti del tempo, Giovanni Boldini, in questa mostra ferrarese, viene perfettamente descritto come pittore della vita moderna. In grado di descrivere la dinamicità del flusso urbano, quando l’eleganza delle donne e degli uomini con i loro abiti alla moda.

Per questo, alcune opere come Eleonora Duse di profilo, Gladys Deacon, L’amazzone, Il conte Robert de Montesquiou, Madame Charles Max e Fuochi d’artificio vengono messe a confronto con abiti haute couture del tempo.

Ventagli di piume di struzzo, cappelli, abiti da ballo o da sera compaiono nella mostra accanto ai dipinti di Giovanni Boldini, per dimostrare quale acuto e sensibile e inimitabile pittore del suo tempo fosse.

 

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