Oscar Hermann Lamb

Oscar Hermann Lamb. La Coppa verde, 1933 (dettaglio). Tecnica: Olio su tela
La Coppa verde, 1933 (dettaglio). Tecnica: Olio su tela

Biografia

Oscar Hermann Lamb (Trieste, 1876- Vienna, 1947), nato da un’agiata famiglia borghese di Trieste, ha origini cecoslovacche da parte di padre e inglesi da parte di madre. Quest’ultima, morta prematuramente, non vede crescere suo figlio che, sin dalla tenera età, mostra spiccati doti artistiche.

Incoraggiato da suo padre, ingegnere, ma anche insegnate di disegno presso le Scuole Reali di Trieste, viene inviato a Monaco per frequentare l’Accademia di Belle Arti. Quindi, seguendo il rito formativo della gran parte degli artisti triestini di fin de siécle, studia nella città tedesca, patria della Secessione del 1892.

Da Monaco a Roma

Monaco gli offre gli insegnamenti di Ludwig Herterich (1856-1932), pittore di storia e di genere, ma anche la possibilità di affacciarsi al nuovo linguaggio secessionista e di avvicinarsi ad altri due artisti di Trieste: il pittore Bruno Croatto (1875-1948) e lo scultore Achille Tamburlini (1873 – post 1920).

Negli anni tedeschi, Oscar Hermann Lamb si concentra soprattutto sulla pratica del disegno, ma una volta terminati gli studi e trasferitosi a Roma alle soglie del nuovo secolo, comincia a dedicarsi alla pittura ad olio. Frequenta di sera l’Accademia inglese, ma di giorno visita i ricchissimi musei, copia dai maestri antichi e, allo stesso tempo, conosce gli artisti romani nei loro studi.

L’atmosfera della Roma di fine secolo lo introduce in quel clima simbolista e divisionista che permea le sue prime opere, che comprendono sia paesaggi che figure. In seguito, si concentra solo sulla figura, come si nota dal suo primo dipinto esposto a Trieste nella Galleria di Giuseppe Schollian, il mercante d’arte ed antiquario che è stato un punto di riferimento fondamentale per la nuova generazione di artisti triestini, tra cui anche Umberto Veruda (1868-1904), Croatto e Glauco Cambon (1875-1930).

La vera e propria carriera artistica di Oscar Hermann Lamb inizia con il suo trasferimento a Vienna nel 1900. Qui, inizia ad esporre regolarmente al Kunstlerhaus e a lavorare al servizio di diversi committenti dell’alta borghesia austriaca, tra cui la famiglia Bohler, proprietaria di acciaierie, che lo incarica anche della decorazione della sua dimora.

Vienna

Negli anni viennesi, il pittore si concentra definitivamente sulla figura femminile. Adotta l’olio e poi quasi esclusivamente l’acquarello, attraverso una perizia minuziosa e un cromatismo perfetto e trasparente che definisce le sue eleganti figure muliebri.

Immerse in ambientazioni rarefatte e magiche, le donne di Lamb appaiono incastonate nella loro epidermide eburnea, come fossero soggetti statuari indecifrabili. Naturalmente, la sua ricerca pittorica sulla sfera femminile riflette le coeve teorie freudiane diffuse negli ambienti culturali viennesi, ma anche quel senso di mistero invalicabile che aleggiava anche attorno alle donne di autori secessionisti, uno su tutti, Franz von Stuck (1863-1928).

La sua tavolozza è notevolmente più chiara ed equilibrata di quella di Stuck, ma non per questo le sue donne appaiono meno perturbanti. Nella loro perfezione candida, nei loro affascinanti abiti ed atteggiamenti borghesi, queste figure sono sorrette da un impasto cromatico perfettamente calibrato.

Figure idealizzate più che ritratti veri e propri, nascondono un intento simbolico o enigmatico, una dimensione onirica, un turbamento sensuale e psicologico che affiora nelle espressioni granitiche.

Decorativismo e simbolo si uniscono in composizioni perturbanti, che trasmettono a pieno il sentimento della parola tedesca «sehnsucht», baluardo del Romanticismo e anche nome di una sua opera. Uno struggimento, un anelito uno streben continuo tra il desiderio sessuale e spirituale.

Oscar Hermann Lamb unisce la perfezione tecnica all’indagine psicologica e materiale sulla donna, che porta avanti anche per tutti gli anni Venti e Trenta, quando continua ad esporre regolarmente a Vienna. Muore in questa città nel 1947, a settantuno anni.

Oscar Hermann Lamb: l’indagine sulla figura femminile, tra perfezione tecnica e «sehnsucht»

Come accennato, tra i primi dipinti esposti da Oscar Hermann Lamb a Trieste vi è I fonditori. La questione sociale e lavorativa viene solo sfiorata, in favore di una più pronunciata riflessione sul corpo, sulla forma e sul colore. Filamenti divisi di rosso e di giallo si propagano dal calore della fornace sulle divise bianche dei fonditori.

Dopo questa prima opera presentata al negozio di Schollian, il pittore si trasferisce a Vienna. Abbandona gradualmente il paesaggio e le figure maschili, per dedicarsi esclusivamente all’universo femminile, indagandolo nella sua essenza materiale e spirituale.

Il ritratto femminile Sehnsucht esprime proprio questo slancio spirituale, questa ansia interna della donna, che combatte tra lo spirito e la voluttà negli anni delle prime conquiste femminili e delle teorie freudiane.

Corpi perlacei e poetici, visi perfetti e assorti nei pensieri nascondo enigmi di voluttà e di desiderio, che Oscar Hermann Lamb sa anche descrivere attraverso un decorativismo elegante tipico dell’eredità secessionista.

Tra colore diviso e tratto secessionista

Attraverso l’acquarello, riesce a trasmettere le delicate trasparenze di un cromatismo tenue che si esprime attraverso leggeri incastri, in cui non c’è ombra di profondità. La bidimensionalità della Secessione ritorna costantemente, anche se con meno rigidità e una maggiore morbidezza formale, come si riscontra nel Ritratto femminile del 1923 e nel Nudo del 1926.

Tra le altre figure muliebri di Oscar Hermann Lamb vi sono Il bagno della dea, in cui si accentua ancor di più la stilizzazione di matrice decorativa, e Al chiaro di luna, che fa ritornare alla memoria il dipinto Sehnsucht. Pochissime sono le mostre italiane cui partecipa il pittore, tra cui la Sindacale di Trieste del 1928, in cui espone La donna della finestra.

Ancora una volta, affiora quella sensibilità disegnativa incisiva e raffinata allo stesso tempo, che, insieme ad un cromatismo a tratti più bidimensionale, a tratti più materico, costruisce donne come Isabella, Le vergini delle rocce e Danzatrice, in cui affiorano anche i tratti delle modelle preraffaellite, studiate da Lamb nel suo viaggio londinese del 1912.

In alcuni dipinti, come La coppa verde, in cui le donne ritratte esprimono un misto tra turbamento e avvenenza, Oscar Hermann Lamb si lancia in un uso poetico e sensuale del divisionismo, che ben si nota soprattutto nello sfondo verde, fatto di piccoli tocchi obliqui serrati, che rendono vibrante il contorno della figura nuda in piedi.

Quotazioni Oscar Hermann Lamb

Sei aggiornato sulle Stime di Mercato delle sue Opere?

I nostri esperti storici dell’arte Valuteranno Gratuitamente la tua opera di Oscar Hermann Lamb anche in meno di 24 ore.

Rivolgiti a noi sia caricando le foto dell’opera nel form sottostante, oppure utilizza i metodi di contatto in alto. Acquistiamo Dipinti di questo autore.

Inviaci le foto dell’opera con rispettive misure, della firma ed anche del retro; è indispensabile per avere una stima accurata.

Hai un'opera di Oscar Hermann Lamb e vuoi venderla?

Risposte anche in 24 ore.

Chiedi una valutazione gratuita, professionale e veloce usando il modulo sottostante, oppure usando i contatti in alto.

Instruzioni: allegare tramite il seguente modulo foto nitide e dettagliate (anche del retro e della firma).

Indicare inoltre nel campo "messaggio" le misure dell'opera.

Non trattiamo stampe e litografie.

    Informazioni di contatto


    Messaggio

    Acconsento al trattamento dei dati personali ai sensi del D.lgs 196/2003.

    © Copyright Berardi Galleria d'Arte S.r.l.