La stupefacente rappresentazione della realtà dell’opera suscitò grande ammirazione nella critica e nel pubblico, non soltanto per l’eccezionale dimensione della tela, ma anche per la straordinaria ricchezza di particolari e dettagli filologici, che dimostrano un’attento studio dei costumi e delle tradizioni seicentesche. Fino al 13 aprile 2020 alla GAM di Torino.