Eugenio Olivari (Genova, 1882 – 1917) si avvicina alla pittura in età molto precoce. Inizia a frequentare l’Accademia Ligustica di Genova nel 1899, a diciassette anni, sotto la guida di Giovanni Quinzio. Ben presto, si specializza nella pittura di paesaggio declinata in senso divisionista.
Matteo Olivero (Acceglio, 1879 – Verzuolo, 1932) nasce da un’umile famiglia piemontese. Rimasto orfano di padre molto giovane, si trasferisce a tre anni a Dronero, dove passerà gran parte della sua infanzia. Nel 1891, segue la madre a Cuneo e frequenta l’Istituto Tecnico, dove inizia a manifestare eccellenti doti disegnative.
Ubaldo Oppi (Bologna, 1889 – Vicenza, 1942) a tre anni si trasferisce con la famiglia da Bologna a Vicenza. I genitori, che hanno un negozio di calzature, notano sin da subito l’attitudine artistica di Ubaldo Oppi, ma per avviarlo al loro stesso lavoro, lo mandano in Austria e in Germania, per seguire alcuni corsi di economia.
Cipriano Efisio Oppo (Roma, 1891 – 1962) si forma presso l’Istituto di Belle Arti di Roma. Dopo il diploma, inizia a lavorare come restauratore all’interno di un negozio antiquario. Nel frattempo, però, il giovane artista esordisce ventunenne alla Mostra del Ritratto presso il Circolo Artistico Internazionale di Roma, nel 1912.
Giorgio Oprandi (Lovere, 1883 – 1962), nato in un piccolo paese della provincia bergamasca, frequenta i corsi di disegno presso l’Accademia di Belle Arti Tadini. Trasferitosi a Bergamo, prosegue gli studi alla Scuola d’Arte applicata all’industria e poi alla Scuola di pittura dell’Accademia di Carrara, dove si iscrive all’inizio del Novecento.
Orfeo Orfei (Massalombarda, 1836 – Bologna, 1915) viene avviato in giovane età agli studi ecclesiastici. Ma il ragazzo, propenso allo studio del disegno e della pittura, preferisce uscire dal seminario e trasferirsi a Bologna per frequentarne l’Accademia di Belle Arti.
Pippo Oriani (Torino, 1909 – Roma, 1972), proveniente da un’agiata famiglia torinese, inizia a frequentare i corsi di architettura all’Università, ma poi interrompe gli studi per dedicarsi alla pittura. Il 1927 è un anno fondamentale: entra in contatto con i futuristi torinesi, tra cui Fillia e Nicolaj Diulgheroff.
Clemente Origo (Roma, 1855 – Firenze, 1921) pittore e scultore, si forma prevalentemente da autodidatta. Sull’autore, abbiamo pochissime notizie biografiche e ci provengono soprattutto dalla descrizione che ci è stata restituita dalla nuora. Sappiamo per certo che proviene da una nobile famiglia romana.
Friedrich Overbeck (Lubecca, 1789 – Roma, 1869), nato e cresciuto a Lubecca, città dal grande fermento culturale ed artistico, ma anche dalla rigida osservanza evangelica, viene introdotto agli studi umanistici da suo padre, poeta, letterato e politico. Nei primi anni dell’Ottocento, il giovanissimo Friedrich Overbeck si avvicina all’arte.