Domenico Baccarini

Baccarini Domenico

Domenico Baccarini (Faenza, 1882 – 1907) si forma nella Scuola d’Arti e Mestieri della sua città, sotto la guida di Antonio Berti. Durante gli anni di studio, non si avvicina immediatamente alla scultura, ma prima al disegno e all’incisione. Poi inizia a dedicarsi ai primi bassorilievi, esposti a Faenza alla fine dell’Ottocento.

Baccio Maria Bacci

Bacci Baccio Maria

Baccio Maria Bacci (Firenze, 1888 -1974) nasce da una famiglia di artisti che lo introduce sin dalla tenera età alla pratica del disegno e della pittura. Nel 1905, compie un soggiorno a Monaco di Baviera ed in seguito a Norimberga, città in cui si mantiene realizzando acquarelli e decorazioni su suppellettili di porcellana.

Carla Badiali

Badiali Carla

Carla Badiali (Novedrate, 1907 – Como, 1992) compie la sua prima formazione in Francia, a Saint-Etienne, dove si è trasferita la famiglia quando lei è ancora molto piccola. È a Saint-Etienne che avviene il suo primo approccio con l’arte: studia sia musica che pittura, per poi continuare soltanto con la seconda al suo rientro in Italia.

Giuseppe Pietro Bagetti

Bagetti Giuseppe Pietro

Giuseppe Pietro Bagetti (Torino, 1764-1831) si forma in giovane età sia nell’arte pittorica che in quella musicale, ma poi diventa architetto. Nel 1792 diventa professore di disegno topografico all’Accademia Reale dei Nobili e maestro di disegno alla Regia Accademia militare.

Umberto Baglioni

Baglioni Umberto

Umberto Baglioni (Scalea, 1893 – Torino, 1965) si trasferisce dalla Calabria Torino nel 1917, a ventiquattro anni, per completare la sua formazione scultorea all’Accademia Albertina. Qui, studia al seguito di Edoardo Rubino. Le prime espressioni del giovane scultore si inseriscono nelle ultime tendenze liberty ereditate dal maestro.

Stefan Aleksander Bakałowicz

Bakałowicz Stefan Aleksander

Stefan Aleksander Bakałowicz (Varsavia, 1857 – Roma, 1947), artista polacco, figlio del pittore di genere Władysław Bakałowicz, viene avviato al mestiere dal padre, per poi proseguire con un apprendistato presso il paesaggista e pittore di storia di Varsavia Wojciech Gerson.

Roberto Iras Baldessari

Baldessari Roberto Iras

Roberto Iras Baldessari (Innsbruck, 1894 – Roma, 1965) nasce in Austria, ma si trasferisce ben presto con la famiglia a Rovereto. Date le sue doti artistiche, si sposta a Venezia, per studiare prima all’Accademia dal 1908 al 1914. Contemporaneamente, entra in contatto con il gruppo di artisti di Cà Pesaro.

Giuseppe Baldrighi

Baldrighi Giuseppe

Giuseppe Baldrighi (Stradella, 1722 – Parma, 1803), nato in provincia di Pavia, si trasferisce ben presto con la famiglia prima a Napoli e poi a Firenze. Qui, inizia a studiare pittura nello studio dell’artista Vincenzo Meucci. Intorno alla fine degli anni Quaranta, si trasferisce a Parma.

Bernardo Balestrieri

Balestrieri Bernardo

Bernardo Balestrieri (Palermo, 1884 – 1965) si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, dove studia pittura con Francesco Lojacono (1838-1915) e con Ettore De Maria Bergler e scultura con Vincenzo Ragusa, rientrato dal Giappone nel 1882.

Giacomo Balla

Balla Giacomo

Giacomo Balla (Torino, 1871 – Roma, 1958) studia musica fin da giovane e si avvicina anche al disegno. Inizia la sua formazione a Torino, frequentando per alcuni mesi l’Accademia Albertina nel 1891. Quattro anni dopo, si trasferisce a Roma con la madre e ha subito l’occasione di entrare in contatto con diversi artisti.

Antonio Ballero

Ballero Antonio

Antonio Ballero (Nuoro, 1864 – Sassari, 1932) nasce da un’agiata famiglia di Nuoro che lo manda a Cagliari per portare a termine gli studi classici. Esordisce a trent’anni come scrittore di racconti brevi, ma poco dopo, decide di iniziare a studiare pittura da autodidatta.

Alfonso Balzico

Balzico Alfonso

Alfonso Balzico (Cava dei Tirreni, 1825 – Roma, 1901) si dedica inizialmente a studi letterari, per poi avvicinarsi alla scultura in legno e alla realizzazione di statuette per il presepe. Notato dal giudice De Stefani, decide di trasferirsi a Napoli per studiare scultura presso la Regia Accademia di Belle Arti.

Cristiano Banti

Banti Cristiano

Cristiano Banti (Santa Croce sull’Arno, 1824 – Montemurlo, 1904)  nasce da una famiglia di contadini. Si trasferisce a Siena per studiare pittura all’Istituto d’Arte. Spostatosi a Firenze nel 1854 si avvicina subito al pittore Saverio Altamura e alla pittura di macchia che veniva sperimentata dai frequentatori del Caffè Michelangelo.

Angelo Barabino

Barabino Angelo

Angelo Barabino (Tortona, 1883 – Milano, 1950), nato da una famiglia di origini genovesi, dimostra sin da bambino una notevole attitudine per il disegno. Per questo, nel 1900 viene mandato a studiare a Milano presso l’Accademia di Brera, dove ha come insegnanti Giuseppe Mentessi e Camillo Rapetti.

Nicolò Barabino

Barabino Nicolò

Nicolò Barabino (Genova-Sampierdarena, 1832 – Firenze, 1891), si forma a Genova e negli anni Cinquanta si stabilisce a Firenze. In questa città il suo linguaggio pittorico di matrice storica risente molto dell’influsso verista dei Macchiaioli con cui entra in contatto. Riceve diverse commissioni sia pubbliche che private.

Filippo Baratti

Baratti Filippo

Filippo Baratti (Trieste, 1845 ca. – Londra, dopo il 1904), nativo di Trieste, vi rimane fino agli anni Sessanta dell’Ottocento. Infatti, intorno ai vent’anni, si trasferisce prima a Torino, poi a Parigi ed infine a Londra, dove rimane per gran parte della sua vita. Continua ad inviare, però, numerose opere presso le rassegne italiane, oltre a partecipare alle mostre inglesi.

Barbara (Olga Biglieri)

Barbara (Olga Biglieri)

Olga Biglieri (Mortara 1915 – Roma 2002) è conosciuta con lo pseudonimo di Barbara. Nasce a Mortara, comune in Lombardia, ed è figlia di una famiglia di contadini benestanti. Fin da piccola si appassiona al volo, e a soli sedici anni prende il brevetto di pilota. Altra sua grande passione è il disegno e si iscrive infatti all’Accademia di Brera a Milano.

Mariano Barbasán Laguerela

Barbasán Laguerela Mariano

Mariano Barbasán Languerela (Saragozza, 1864 – 1924) inizialmente, per volere della famiglia, entra nella scuola militare. Ma alla morte del padre, nel 1877, abbandona l’esercito per entrare nell’Accademia di Belle Arti di San Carlos a Valencia che frequenta fino al 1885. Le sue prime opere accolgono la maniera e i temi di Mariano Fortuny.

Costantino Barbella

Barbella Costantino

Costantino Barbella (Chieti, 1852 – Roma, 1925) si avvicina all’artigianato in tenera età, nella sua nativa Chieti. Inizialmente si dedica soltanto a piccole statuine in creta per il presepe. Nemmeno ventenne, conosce Francesco Paolo Michetti, con cui stringe una duratura amicizia. Il pittore abruzzese, notato il suo talento, gli consiglia di partecipare al concorso per il pensionato nel 1872.

Francesco Barbieri

Barbieri Francesco

Francesco Barbieri (San Cesareo di lecce, 1908 – Roma, 1973) si sposta dalla Puglia a Roma negli anni Venti per compiere la sua formazione scultorea all’Accademia di Belle Arti. Gli stilemi di Novecento e di Valori Plastici arricchiscono sin da subito il linguaggio dell’autore, che lavora su superfici levigate e su ritratti.

Donato Barcaglia

Barcaglia Donato

Donato Barcaglia (Pavia, 1849 – Roma, 1930) dopo gli studi classici compiuti a Pavia, si trasferisce a Milano per frequentare l’Accademia di Brera, dove studia al seguito dello scultore Abbondio Sangiorgio. Ben presto, il giovane viene indirizzato principalmente alla lavorazione del marmo.

Pietro Bardellino

Bardellino Pietro

Pietro Bardellino (Napoli, 1731 – 1806), trascorre la sua giovinezza lavorando come apprendista nello studio di Francesco de Mura, da cui acquisisce i tratti caratteristici della pittura classicista partenopea, tra l’elegante rococò e gli accenti arcadici.

Giacinto Bardetti

Bardetti Giacinto

Giacinto Bardetti (Quinzano d’Oglio, 1879 – Roma, 1972), molto giovane, si trasferisce da Quinzano d’Oglio alla vicina Brescia all’età di tredici anni per assecondare la sua precoce vocazione artistica frequentando la Scuola Comunale d’Arte Moretto. Qui, studia al seguito del pittore Arturo Castelli.

Giulio Bargellini

Bargellini Giulio

Giulio Bargellini (Firenze, 1869 – Roma, 1936) dopo una prima formazione classica nella sua città, si trasferisce a Roma. In questa città si avvicina subito al Simbolismo di matrice tedesca e alla Secessione viennese.
Si occupa di diverse committenze pubbliche, come la decorazione della Sala del Consiglio dei Ministri al Viminale.

Cecrope Barilli

Barilli Cecrope

Cecrope Barilli (Parma, 1839-1911) si forma all’Accademia di Belle Arti di Parma con Francesco Scaramuzza. Nel 1859 partecipa alla guerra di indipendenza come volontario, combattendo a Palestro. Intorno alla metà degli anni Sessanta compie un viaggio di studio a Firenze, dove frequenta l’Accademia ed espone dal 1863 al 1865.

Latino Barilli

Barilli Latino

Latino Barilli (Parma, 1883 -1961), figlio del pittore di genere Cecrope (1839-1911), si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Parma, dove segue le lezioni di figura di suo padre. Le sue prime prove sono sicuramente ascrivibili ad una sensibilità pittorica ancora di stampo ottocentesco.

Barison Giuseppe

Barison Giuseppe

Giuseppe Barison (Trieste, 1853 – 1931), figlio di un macellaio istriano, viene considerato un bravo disegnatore da un cliente del negozio del padre e così decide di studiare arte. Studia e si forma tra Trieste, l’Austria e la Germania. Grande appassionato di pittura di storia, Giuseppe Barison si afferma però principalmente come ritrattista.

Eugenio Baroni

Baroni Eugenio

Eugenio Baroni (Taranto, 1880 – Genova, 1935), nato a Taranto, si trasferisce molto giovane e Genova. Il padre è professore presso l’Istituto nautico della città. Inizialmente, decide di seguire le orme paterne e si iscrive ad ingegneria, ma in seguito, resosi conto della sua vera vocazione, si dedica con passione alla scultura.

Amerigo Bartoli

Bartoli Amerigo

Amerigo Bartoli (Terni, 1890 – Roma, 1971, nato in Umbria, si trasferisce prestissimo a Roma, dove frequenta l’Istituto di belle Arti, per poi perfezionarsi, a partire dal 1912, nello studio di Giulio Aristide Sartorio. Proprio in questi anni, compie un viaggio di studio tra Firenze, Torino e Parigi.

Domenico Bartolini

Bartolini Domenico

Domenico Bartolini (Roma, 1827-1884) è stato un autore molto prolifico, ma si sa poco del suo reale corpus di opere e della sua formazione. Sicuramente viene influenzato dal Purismo di Francesco Coghetti (1801-1875) e quindi indirizza la sua produzione verso committenze di origine religiosa.

Lorenzo Bartolini

Bartolini Lorenzo

Lorenzo Bartolini (Savignano di Prato, 1777 – Firenze, 1850) proviene da una modesta famiglia di un paesino vicino Prato. Il padre fa il fabbro, la madre è contadina. Ancora piccolo, si trasferisce a Firenze, dove trova lavoro come aiutante in una bottega di scultura. Deciso a continuare questa strada, entra all’Accademia di Belle Arti di Firenze,

Cincinnato Baruzzi

Baruzzi Cincinnato

Cincinnato Baruzzi (Imola, 1796 – Bologna, 1878) compie la sua primissima formazione a Milano, per poi iscriversi all’Accademia Pontificia di Bologna, dove studia al seguito di Giacomo De Maria. Nel 1816, il giovane scultore vince il pensionato a Roma, dove inizia subito a frequentare l’atelier di Antonio Canova.

Afro Basaldella

Basaldella Afro

Afro Basaldella (Udine, 1912 – Zurigo, 1976), fratello di Dino e Mirko, si avvia alla pratica artistica sin dagli anni Venti. Dal 1926, infatti, frequenta il Liceo Artistico di Venezia che termina nel 1931. Ancor prima di prendere il diploma, nel 1928 espone le prime nature morte e i primi paesaggi alla Mostra della Scuola Friulana d’Avanguardia, ad Udine.

Evarisco Baschenis

Baschenis Evaristo

Evaristo Baschenis (Bergamo, 1617 – 1677) appartenente ad una famiglia di artigiani e pittori bergamaschi, diventa sacerdote molto giovane, per poi coniugare la vita ecclesiastica all’attività pittorica. Inizialmente è infatti noto con il nome di “prete Evaristo”, diventato poi per crasi “Prevaristo”.

Luigi Basiletti

Basiletti Luigi

Luigi Basiletti (Brescia, 1780-1859) si forma inizialmente nella sua città, poi si trasferisce a Bologna per frequentare l’Accademia. Pittore di storia, nel primo decennio dell’Ottocento viaggia tra Roma e Napoli dove acquisisce elementi che arricchiscono il suo linguaggio accademico, soprattutto a contatto con l’antico.

Giambattista Bassi

Bassi Giambattista

Giambattista Bassi (Massa Lombarda, 1784 – Roma, 1852) nato nella provincia di Ravenna, si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 1810, all’interno della classe di architettura, riesce a vincere il pensionato triennale a Roma, città che aveva già visitato nel 1808 e da cui era rimasto particolarmente affascinato.

Pompeo Batoni

Batoni Pompeo

Pompeo Batoni (Lucca, 1708 – Roma, 1787) figlio di un artigiano orafo, inizia a studiare disegno e decorazione nella bottega del padre. A diciannove anni, spinto dal suo insegnante di pittura lucchese, si trasferisce a Roma per compiere la sua formazione artistica. Qui ha come maestri Sebastiano Conca, Agostino Masucci e l’Imperiali.

Luigi Bazzani

Bazzani Luigi

Luigi Bazzani (Bologna, 1836 – Roma, 1927), conosciuto anche come Bazzanetto, è figlio di un medico della Legione garibaldina. Si forma all’Accademia di Bologna, ma la sua vera fortuna è il trasferimento a Roma e la forte amicizia con Cesare Fracassini (1838-1868) fratello di sua moglie, con cui parteciperà alla decorazione di diversi edifici pubbli

Leonardo Bazzaro

Bazzaro Leonardo

Leonardo Bazzaro (Milano, 1853 – Miazzina, 1937) nasce da una famiglia borghese e ancora molto giovane viene avviato allo studio della pittura. Si forma all’Accademia di Brera, ma in un secondo momento si allontana dai precetti canonici per avvicinarsi ad una pittura legata al naturalismo intimo e sentimentale.

Domenico Beccafumi

Beccafumi Domenico

Domenico Beccafumi (Monteaperti, 1486 – Siena, 1551), nato vicino Siena, è figlio di Jacopo di Pace che era al servizio di Lorenzo Beccafumi, notabile di origini fiorentine. Una volta mostrato il suo talento artistico, viene avviato da questi alla carriera pittorica e prende il suo cognome, trasferendosi nella vicina Siena.

Alfonso Beccaluva

Beccaluva Alfonso

Alfonso Beccaluva (Reggio Emilia, 1839 – 1871) è impegnato nel 1859 nelle campagne garibaldine, ma contemporaneamente, rivela le sue doti pittoriche. Per cui, terminata la guerra, si iscrive alla Scuola di Belle Arti di Reggio Emilia, dove è allievo di Alessandro Prampolini.

Angelo Beccaria

Beccaria Angelo

Angelo Beccaria (Torino, 1820 – 1897), si forma all’Accademia Albertina. Ben presto abbandona il classicismo per farsi interprete di un linguaggio più legato alla pittura di paesaggio. Visita spesso le campagne piemontesi e valdostane per ritrarle dal vero, dando vita a paesaggi intimi e affascinanti.

Luigi Bechi

Bechi Luigi

Luigi Bechi (Firenze, 1830-1919) si forma all’Accademia della sua città dedicandosi inizialmente alla pittura di storia. Appoggia la causa risorgimentale e partecipa alla prima guerra di indipendenza nel 1859.
Tra il 1860 e il 1861 si avvicina al Caffè Michelangelo e aderisce agli stilemi della pittura di macchia.

Francesco Beda

Beda Francesco

Francesco Beda (Trieste, 1840 – 1900) si forma presso l’Accademia di Venezia dal 1858. Qui è allievo del pittore austriaco Karl von Blaas che aveva studiato tra Firenze e Roma ed era stato in contatto con i nazareni e i puristi. Inizialmente, il linguaggio di Francesco Beda è sostanzialmente legato a quello del maestro.

Giovanni Paolo Bedini

Bedini Giovanni Paolo

Giovanni Paolo Bedini (Bologna, 1844 – 1924) si forma all’Accademia di Bologna, dove segue i corsi di Antonio Puccinelli. Sin da subito, si mostra estremamente votato al lavoro, pittore instancabile e versatile. Dopo aver vinto diversi premi in ambito accademico, Giovanni Paolo Bedini esordisce all’Esposizione Triennale di Reggio Emilia del 1867

Gaetano Bellei

Bellei Gaetano

Gaetano Bellei (Modena, 1857-1922) si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Modena, sotto la guida del pittore Adeodato Malatesta. Ottiene il Pensionato artistico e si trasferisce per quattro anni a Roma.
Qui frequenta l’Accademia di San Luca, l’Accademia di Francia e l’Accademia di Spagna.

Raffaele Belliazzi

Belliazzi Raffaele

Raffaele Belliazzi (Napoli, 1835 – 1917) sin da piccolo, lavora insieme al padre, decoratore e modellatore. Ben presto, il ragazzo si rende conto di voler ampliare la sua formazione in modo tale da abbandonare l’attività artigianale per diventare scultore vero e proprio.

Aroldo Bellini

Bellini Aroldo

Aroldo Bellini (Perugia, 1902 – Roma, 1984) si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Perugia, dove studia prima scultura e poi architettura. Diplomatosi nel 1927, si trasferisce a Roma nel 1931, quando riceve subito la commissione per la realizzazione di alcune statue dello Stadio dei Marmi.

Giorgio Belloni

Belloni Giorgio

Giorgio Belloni (Codogno, 1861 – Azzano di Mezzegra, 1944) studia presso l’Accademia di Brera, dove ha come insegnante Giuseppe Bertini. All’inizio degli anni Ottanta, si trasferisce a Verona per perfezionarsi. Qui, inizia a dedicarsi con particolare assiduità alla pittura di paesaggio en plein air, prediligendo le marine veneziane.

Pietro Bellotti

Bellotti Pietro

Pietro Bellotti (Volciano, 1625 – Gargnano, 1700) nato nella provincia di Brescia, si trasferisce appena dodicenne a Venezia, per assecondare la precoce vocazione artistica. Allievo del pittore locale Girolamo Forabosco, si specializza ben presto nella ritrattistica di umili, vecchi, bambocciate e caricature.

Bernardo Bellotto

Bellotto Bernardo

Bernardo Bellotto (Venezia, 1721 – Varsavia, 1780), nipote di Canaletto (1697-1768), si forma nella bottega dello zio e nel 1738, a soli diciotto anni, compare già tra gli associati della corporazione dei pittori veneziani. Nel 1742, compie un viaggio di studio a Roma, città che prende come base per visitare anche Firenze e Lucca.

Federico Bencovich

Bencovich Federico

Federico Bencovich (Almissa o Venezia, 1677 – Gorizia, 1753), detto Federighetto o Dalmatino, non è ancora certo se sia nato a Venezia da genitori di origine dalmata o direttamente ad Almissa, in Dalmazia. È sicura, comunque, la sua presenza a Bologna nel 1695, dove studia pittura nella bottega di Carlo Cignani.

Benedetto De Lisi

Benedetto De Lisi

Benedetto De Lisi (Palermo 1898-1967), nipote dell’omonimo scultore neoclassico e figlio di Domenico, anche lui scultore, si forma nella bottega paterna e nell’atelier di suo zio Antonio Ugo (1870-1950).

Marco Benefial

Benefial Marco

Marco Benefial (Roma, 1684 – 1764), nato da genitori di origine francese, dimostra sin dalla tenera età una spiccata propensione verso la pittura. Viene affidato, dunque, agli insegnamenti dell’artista di Carpi Bonaventura Lamberti, autore, tra le altre cose, delle decorazioni ad affresco nel palazzo Montegiordano.

José Benlliure y Gil

Benlliure y Gil José

José Benlliure y Gil (Valencia, 1855 – 1937), nato da una famiglia di artisti, si avvicina in tenera età alla pittura, inizialmente copiando le opere paterne. In seguito, si dedica alla decorazione murale di alcune zone del suo quartiere a Valencia, Cabañal-Cañamelar, che oggi ospita ancora la sua casa museo.

Benvenuto Benvenuti

Benvenuti Benvenuto

Benvenuto Benvenuti (Livorno, 1881 – Antignano, 1959) nato da un’umile famiglia livornese, dimostra sin da bambino notevoli doti disegnative. Inizia così a studiare presso la Scuola di Arti e Mestieri di Livorno, dove ha come insegnante Lorenzo Cecchi che lo introduce alla tradizione cromatica e alle tematiche veriste dei pittori macchiaioli.

Pietro Benvenuti

Benvenuti Pietro

Pietro Benvenuti (Arezzo, 1769 – Firenze, 1844) inizia a studiare pittura nella sua città natale al seguito del pittore aretino Giovanni Cimica (1743-1788). Nel 1781, a dodici anni, si trasferisce a Firenze per frequentare l’Accademia di Belle Arti appena nata. Qui è allievo di Giuseppe Piattoli (1743-1823) che lo introduce al disegno classico.

Giovanni Maria Benzoni

Benzoni Giovanni Maria

Giovanni Maria Benzoni (Songavazzo, 1809 – Roma, 1873) nasce nella provincia di Bergamo da una famiglia di umili condizioni. Il suo approccio con la scultura inizia quando, ancora ragazzo, viene messo a bottega dallo zio falegname. Qui, comincia a studiare l’intaglio e a realizzare le prime sculture in legno.

Ettore Beraldini

Beraldini Ettore

Ettore Beraldini (Savigliano 1887 – Verona 1965) nasce nella provincia di Cuneo, dove la famiglia risiedeva temporaneamente per gli impegni del padre, ufficiale dell’esercito. Rientrato ben presto in Veneto, regione d’origine dei genitori, il giovane inizia a mostrare una precoce attitudine al disegno, probabilmente ereditata dallo zio paterno.

Bernardino Palazzi

Bernardino Palazzi

Bernardino Palazzi (Nuoro 1907 – Roma 1986) fin da piccolo denota grandi doti artistiche e passione, infatti i suoi primi acquerelli risalgono all’età degli otto anni. Nel 1921, con il consenso del padre, si trasferisce a Roma dove compie gli studi presso l’Accademia di Francia.

Ugo Bernasconi

Bernasconi Ugo

Ugo Bernasconi (Buenos Aires, 1874 – Cantù, 1960), nato in Argentina, si trasferisce molto presto con la famiglia in un piccolo paese vicino Como. Compiuti gli studi classici a Milano, inizia a studiare ingegneria all’Università di Pavia, che però abbandona al secondo anno.

Ernesto Bertea

Bertea Ernesto

Ernesto Bertea (Pinerolo, 1836-1904) nasce da una famiglia della borghesia. Si laurea in giurisprudenza a Torino nel 1857, ma contemporaneamente decide di iscriversi al Circolo degli Artisti della città. Viaggia molto tra Parigi, la Spagna e la Gran Bretagna. In Toscana negli anni Sessanta entra in contatto con i Macchiaioli.

Antonio Berti

Berti Antonio

Antonio Berti (San Piero a Sieve, 1904 – Sesto Fiorentino, 1990) nato da una famiglia di umili condizioni, in una cascina della campagna fiorentina, mostra sin da bambino spiccate doti disegnative e plastiche. Giunto a Firenze a diciassette anni, Antonio Berti inizia a lavorare nell’industria di ceramiche Richard Ginori.

Giuseppe Bertini

Bertini Giuseppe

Giuseppe Bertini (Milano, 1825 – 1898), figlio del fondatore di una azienda produttrice di vetrate artistiche, la “Bertini, Brenta e C.”, inizia sin da bambino il suo percorso di avvicinamento al disegno e alla pittura. Nel corso degli anni, insieme al fratello Pompeo, porterà avanti la ditta paterna trasformandola nella sempre più fiorente “Fratelli Bertini”.

Nino Bertocchi

Bertocchi Nino

Nino Bertocchi (Bologna, 1900 – Monzuno, 1956), dopo una formazione canonica e una laurea in ingegneria civile presa nel 1923 all’Università di Bologna, decide di cambiare radicalmente strada per dedicarsi alla pittura. Già nei primi anni Venti, il giovane aveva realizzato i primi paesaggi dalla rara sensibilità cromatica e luministica.

Nino Bertoletti

Bertoletti Nino

Nino Bertoletti (Roma, 1889 – 1971) inizia a dipingere sin da piccolo, ma decide di dedicarsi completamente alla pittura solo dopo aver preso il diploma in ragioneria nei primi anni del Novecento. Il primissimo linguaggio stilistico del pittore risente sicuramente dell’influsso divisionista.

Tommaso Bertolino

Bertolino Tommaso

Tommaso Bertolino (Palermo, 1897 – Roma, 1979) scultore e medaglista, si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, dove rimane fino al 1921, anno in cui decide di trasferirsi a Roma, per perfezionarsi, grazie ad una borsa di studio di scultura dell’Istituto Catel. Nella Capitale, ben presto, inizia ad avere successo non solo nel campo della scultura, ma anche dell’incisione.

Bartolomeo Bezzi

Bezzi Bartolomeo

Bartolomeo Bezzi (Fucine, 1851 – Cles, 1923) nasce in un piccolo centro della Val di Sole da un notaio e da una nobile. Perso il padre intorno ai dieci anni, viene affidato all’educazione di uno zio sacerdote, il primo a notare le doti artistiche di Bartolomeo Bezzi. Inizialmente queste vengono osteggiate.

Giuseppe Bezzuoli

Bezzuoli Giuseppe

Giuseppe Bezzuoli (Firenze, 1784-1855) si iscrive ben presto all’Accademia di Belle Arti per studiare pittura. La sua formazione non avviene soltanto in Accademia, ma si completa con i frequenti viaggi a Roma, Milano, Bologna e Napoli. Dopo la realizzazione dell’Entrata di Carlo VIII a Firenze riscuote grande successo.

Alfredo Biagini

Biagini Alfredo

Alfredo Biagini (Roma, 1886 – 1952) nasce da una famiglia di orafi e nel 1905 si iscrive presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Vi frequenta i corsi di architettura e scultura per quattro anni, fino al 1909, quando decide di compiere un viaggio a Parigi. Come gli altri artisti animalier, visita gli zoo europei per studiare l’anatomia degli animali.

Mosè Bianchi

Bianchi Mosè

Mosè Bianchi (Monza, 1840 – 1904) figlio del ritrattista Giosuè Bianchi, si forma prima a Monza sotto la guida del padre, poi passa a Milano, all’Accademia di Brera. Qui studia al seguito di Giuseppe Bisi, di Giuseppe Bertini e di Giuseppe Sogni. Nel 1859 si arruola come volontario nelle guerre di indipendenza, tra i Cacciatori delle Alpi.

Angelo Biancini

Biancini Angelo

Angelo Biancini (Castel Bolognese, 1911 – 1988), alla fine degli anni Venti, si trasferisce a Firenze per frequentare l’Accademia di Belle Arti, dove ha come insegnante Libero Andreotti. Tra le prime opere della produzione dello scultore vi sono alcune statue di atleti per il Foro Italico di Roma.

Pieretto Bianco

Bianco Pieretto

Pieretto Bianco (pseudonimo di Pietro Bortoluzzi Bianco) (Trieste, 1875 – Bologna, 1937) in giovane età si trasferisce a Venezia per iscriversi all’Accademia di Belle Arti. La frequentazione dell’Istituto dura molto poco, Bianco decide di studiare da autodidatta sugli esempi dei grandi maestri veneti, Tintoretto e Tiepolo.

Giuseppe Biasi da Teulada

Biasi da Teulada Giuseppe

Giuseppe Biasi da Teulada (Sassari, 1885 – Andorno Micca, 1945) si appassiona al disegno sin da bambino e si dedica sin dall’età adolescente alla caricatura. Già a sedici anni riesce a far pubblicare una serie di sue caricature in giornali di Sassari come “Burchiello”. Nel 1905, a vent’anni, collabora con i giornali “L’Avanti della domenica” e “L’Italia”.

Luigi Bienaimè

Bienaimè Luigi

Luigi Bienaimè (Carrara, 1795 – Roma, 1878) dimostra di essere portato per il disegno e per il modellato sin dalla tenera età. Studia presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara, fino a quando, nel 1818, non vince il pensionato a Roma. Qui, completa la sua formazione lavorando nel prestigioso atelier di Bertel Thorvaldsen.

Gonzalo Bilbao

Bilbao Gonzalo

Gonzalo Bilbao (Siviglia, 1860 – Madrid, 1938) nato in un’agiata famiglia sivigliana, viene avviato dal padre agli studi di giurisprudenza. Contemporaneamente però pratica disegno e la pittura, studiando al seguito di Francisco e Pedro Vega a Siviglia. Consegue la laurea in giurisprudenza nel 1880, ma non eserciterà mai il mestiere.

Ernesto Biondi

Biondi Ernesto

Ernesto Biondi (Morolo, 1854 – Roma, 1917) originario di un paese del frusinate, dimostra sin da bambino di avere spiccate attitudini artistiche. Nel 1870, appena sedicenne e poco istruito, giunge a Roma per studiare. Entra quindi nello studio di Girolamo Masini per apprendere la tecnica scultorea diventandone suo allievo all’interno dell’Accademia di San Luca.

Renato Birolli

Birolli Renato

Renato Birolli (Verona, 1905 – Milano, 1959) compie gli studi artistici presso l’Accademia Cignaroli di Verona. Ragazzo indisciplinato e insofferente all’accademia, ne viene espulso nella metà degli anni Venti. Nel 1927, quindi, si trasferisce a Milano, dove per mantenersi svolge diversi lavori, tra cui quello di correttore di bozze per il quotidiano milanese “L’Ambrosiano”.

Giovanni Battista Biscarra

Biscarra Giovanni Battista

Giovanni Battista Biscarra (Nizza, 1790 – Torino, 1851) nasce da una famiglia nobile di funzionari della corte sabauda. A soli sei anni si trasferisce a Firenze con la sua famiglia e proprio qui avverrà la sua formazione pittorica accademica. Fa un viaggio di formazione a Roma, dove entra in contatto con i grandi rappresentanti del Neoclassicismo.

Cesare Biseo

Biseo Cesare

Cesare Biseo (Roma, 1843-1909) viene introdotto alla pittura dal padre Giovanni Battista. Quest’ultimo era un pittore prospettico, murale e decoratore: aveva lavorato all’interno del Teatro Apollo e del Teatro Argentina. Per questo, anche il figlio inizia come decoratore, ma verso la fine degli anni Sessanta si addentra nella pittura verista.

Giuseppe Bisi

Bisi Giuseppe

Giuseppe Bisi (Genova, 1787 – Milano, 1859) nasce in una famiglia di artisti: sia il padre sia il fratello Michele sono pittori e inoltre introdurrà all’arte il nipote Luigi Bisi. Partecipa alle campagne napoleoniche, al termine delle quali entra a lavorare nella Cancelleria del viceré Eugenio di Beauharnais.

Luigi Bisi

Bisi Luigi

Luigi Bisi (Milano, 1814 – 1886) nipote del vedutista Giuseppe, si forma presso l’Accademia di Brera, specializzandosi nella prospettiva di interni. Molto versato nel calcolo, nella volumetria e nella meccanica, materie approfondite privatamente, nel 1828 entra nella scuola di architettura. Le prime prove di Luigi Bisi sono acquarelli tutti dedicati a vedute prospettiche.

Giuseppe Bernardino Bison

Bison Giuseppe Bernardino

Giuseppe Bernardino Bison (Palmanova del Friuli, 1762 – Milano, 1844) si trasferisce ben presto con la famiglia dalla provincia di Udine a Brescia. Sin da piccolo rivela le sue attitudini artistiche, per cui i genitori lo mandano a studiare disegno presso artisti del luogo. Soltanto in un secondo momento lo spingono a trasferirsi a Venezia

Leonardo Bistolfi

Bistolfi Leonardo

Leonardo Bistolfi (Casale Monferrato, 1859 – La Loggia, 1933), figlio di un intagliatore, si avvicina all’arte in tenera età, disegnando, secondo i racconti, sulle pareti domestiche. Il suo destino era forse già scritto nel suo nome Leonardo, scelto dal padre per augurargli una vita dedicata all’arte, come quella di Leonardo Da Vinci.

Amedeo Bocchi

Bocchi Amedeo

Amedeo Bocchi (Parma, 1883 – Roma, 1976) figlio di un pittore, si forma inizialmente con il padre, ma successivamente si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Parma. Ha come maestro Cecrope Barilli (1839-1911) e come compagno di corso, cui si lega sin da subito, lo scultore Renato Brozzi (1885-1963).

Faustino Bocchi

Bocchi Faustino

Faustino Bocchi (Brescia, 1659 – 1741) è allievo del pittore bresciano di origine fiamminga Angiolo Everardi detto il Fiammenghino (1647-1678). Da lui viene avviato alla natura morta e alle bambocciate, che costituiscono i suoi generi prediletti e identificativi.

Umberto Boccioni

Boccioni Umberto

Umberto Boccioni (Reggio Calabria, 1882 – Verona, 1916) nato in Calabria da genitori romagnoli, è costretto a trasferirsi frequentemente a causa del lavoro del padre. Si diploma presso l’Istituto Tecnico di Catania, dimostrando già una precoce attitudine verso il disegno e la letteratura.

Arnold Böcklin

Böcklin Arnold

Arnold Böcklin (Basilea, 1827 – Fiesole, 1901) nasce da una famiglia di commercianti. Si forma prima a Basilea, poi compie diversi viaggi in Europa. Durante questi viaggi raccoglie un importante bagaglio di influenze artistiche che lo porteranno a elaborare una poetica simbolista tutta sua.

Alighiero Boetti

Boetti Alighiero

Alighiero Boetti (Torino, 1940 – Roma, 1994), nato da una famiglia piemontese nel pieno della guerra, passa un’infanzia poco piacevole. Terminata la guerra, verso la fine degli anni Cinquanta, si avvicina all’ambiente intellettuale che gravita attorno alla casa editrice Einaudi e alle gallerie torinesi Galatea di Mario Tazzoli, e Notizie di Luciano Pistoi.

Giulio Boetto

Boetto Giulio

Giulio Boetto (Torino, 1894 – 1967) si forma all’Accademia Albertina di Torino negli anni Dieci. Durante la prima guerra mondiale, lavora come caricaturista e disegnatore per una serie di giornali satirici. Alla fine del conflitto, esordisce alla Quadriennale di Torino del 1919, inaugurando una fiorente stagione espositiva.

Guido Boggiani

Boggiani Guido

Guido Boggiani (Omegna, 1861-Paraguay, 1902) nasce da una famiglia di proprietari terrieri di Novara. Il padre Giuseppe era un pittore dilettante. È proprio lui infatti che introduce il figlio allo studio della pittura. La madre, Adele Gené era figlia di Giuseppe Gené, professore di zoologia all’Università di Torino.

Giovanni Boldini

Boldini Giovanni

Giovanni Boldini (Ferrara, 1842 – Parigi, 1931) sin da bambino si dimostra incline allo studio della pittura. Nel 1856 realizza un Autoritratto che evidenzia la sua precoce abilità. Si trasferisce ben presto a Firenze dove entra in contatto con i Macchiaioli. Ben presto si fa interprete di una pittura alla moda che rende personale soprattutto con il genere del ritratto.

Augusto Bompiani

Bompiani Augusto

Augusto Bompiani (Roma, 1852 – 1930) è inizialmente allievo del padre Roberto (1821-1908). In seguito si iscrive all’Accademia di San Luca che frequenta fino agli anni Settanta. Nei primi anni di carriera viene influenzato dal padre nella realizzazione di dipinti di matrice pompeiana. Questo genere gli garantisce un notevole successo di mercato.

Roberto Bompiani

Bompiani Roberto

Roberto Bompiani (Roma, 1821-1908) nato da una famiglia agiata, viene iscritto in giovane età all’Accademia di San Luca. Sin dalla fine degli anni Trenta, come studente, ottiene i primi riconoscimenti nei concorsi accademici di disegno, di nudo e di pittura. Emergendo dunque per il suo talento, appena ventenne, comincia ad esporre pubblicamente.

Carlo Bonavia

Bonavia Carlo

Carlo Bonavia (Napoli, attivo tra il 1755 e il 1788), pittore napoletano di vedute e marine, è attivo nella seconda metà del Settecento. Di lui, si hanno poche notizie biografiche certe: non si sa, per esempio, se sia nato a Roma o a Napoli, ma è indubbio che sia stato uno degli allievi prediletti di Claude Joseph Vernet.

Luigi Bonazza

Bonazza Luigi

Luigi Bonazza (Arco, 1877 – Trento, 1965), in seguito alla morte del padre farmacista, si trasferisce con la famiglia da Arco a Rovereto, dove frequenta la Scuola Reale Superiore Elisabettiana. Versato nelle arti, nel 1897, riesce a trasferirsi a Vienna per frequentare la Kunstgewerbeschule, dove è allievo di Felician von Myrbach e Franz von Matsch.

Decoroso Bonifanti

Bonifanti Decoroso

Decoroso Bonifanti (Chiavari, 1860 – 1941) si trasferisce da Chiavari a Torino per frequentare l’Accademia Albertina. Qui studia sotto la guida di Andrea Gastaldi e Pier Celestino Gilardi. Esordisce alla Promotrice torinese del 1883, per poi partire per l’Argentina. Vi rimane per più di vent’anni, divenendo segretario dell’Associazione Artistica Italiana, senza mai smettere di dipingere.

Eugenio Bonivento

Bonivento Eugenio

Eugenio Bonivento (Chioggia, 1880 – Milano, 1956) si forma inizialmente presso l’Accademia di Venezia. La sua vera ispirazione, però, proviene dallo studio dei maestri del Settecento veneziano, dai quali apprende la resa ampia e luminosa dei paesaggi lagunari. Inoltre, frequenta lo studio di Guglielmo Ciardi, di cui diventa uno degli allievi prediletti.

Romeo Bonomelli

Bonomelli Romeo

Romeo Bonomelli (Bergamo, 1871 – 1943) studia presso l’Accademia Carrara di Bergamo, dove è allievo di Cesare Tallone. Il maestro lo introduce allo studio del vero e soprattutto lo influenza dal punto di vista disegnativo, trasmettendogli un segno forte e una composizione salda. Esordisce a Bergamo nel 1894, nel solco di queste prime esperienze veriste.

Alberto Bonomi

Bonomi Alberto

Alberto Bonomi (Milano, 1876 – 1914), pittore nato a Milano dove passa gran parte della sua vita, è ancora poco conosciuto e studiato. Molto rare sono le sue opere, sia nelle sale museali che nel mercato. I pochi dipinti noti sono tutti accumunati dall’impiego della tecnica divisionista e da una sensibilità elegiaca di matrice simbolista.

Aroldo Bonzagni

Bonzagni Aroldo

Aroldo Bonzagni (Cento, 1887 – Milano, 1918) in giovane età inizia a studiare presso la Scuola di Disegno e Ornato di Cento. Nel 1903, viste le sue ottime doti disegnative, si trasferisce e Milano dove si iscrive all’Accademia di Brera. Qui conosce Carlo Carrà e Umberto Boccioni, con cui crea un forte sodalizio artistico.

Fabio Borbottoni

Borbottoni Fabio

Fabio Borbottoni (Firenze, 1820 – 1901) all’età di vent’anni si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze, per frequentare il corso di scultura. In realtà poi si indirizza verso la pittura ed in particolare verso la veduta. Si specializza in paesaggi e vedute urbane di Firenze, quasi tutte realizzate ad olio su carta, con una filologica attenzione alla realtà.

Noè Bordignon

Bordignon Noè

Noè Bordignon (Castelfranco, 1842- San Zenone, 1920) si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, dove segue i corsi di Eugenio De Blaas e Michelangelo Grigoletti. Durante gli anni di studio, stringe amicizia con Guglielmo Ciardi, Giacomo Favretto e con Luigi Nono. Nel 1865 riesce a trasferirsi a Roma dopo aver vinto il pensionato.

Orazio Borgianni

Borgianni Orazio

Orazio Borgianni (Roma, 1578 – 1617), nato a Roma da un carpentiere di origini toscane, si trasferisce molto presto in Sicilia, dove avviene la sua primissima formazione e dove vive insieme al fratellastro architetto Giulio Lassi. La prima tela conosciuta del pittore è un acerbo San Gregorio datato 1593, eseguito per la chiesa di San Domenico a Taormina.

Romeo Borgognoni

Borgognoni Romeo

Romeo Borgognoni (Ravenna, 1875 – Pavia, 1944) all’età di quattordici anni si trasferisce da Ravenna a Pavia. Nel 1891 si iscrive alla Civica Scuola di Pittura della città, dove segue i corsi di Pietro Michis. Esordisce ufficialmente nel 1907, ma già durante gli anni Novanta, appena terminata la formazione ottiene numerosi premi e riconoscimenti.

Mario Borgoni

Borgoni Mario

Mario Borgoni (Pesaro, 1869 – Napoli, 1950) si forma presso l’Istituto di Belle Arti di Napoli, seguendo le lezioni del decoratore Ignazio Perricci. Si inserisce subito nell’ambiente della decorazione di palazzi partenopei, proprio accanto alla figura del maestro. Amico di Domenico Morelli, emerge subito come vivace disegnatore, cartellonista e decoratore d’interni.

Boris Georgiev

Boris Georgiev

Boris Georgiev (Varna, 1888 – Roma, 1962) nasce in Bulgaria, ma nel 1892, si trasferisce con la famiglia a San Pietroburgo, dove frequenta la Scuola del Disegno che gli permette di portare avanti la sua vocazione per le arti. Da qui, inizia un lungo viaggio a piedi, con la sola compagnia della sua balalaika.

Odoardo Borrani

Borrani Odoardo

Odoardo Borrani (Pisa, 1833-Firenze, 1905) a sei anni si trasferisce a Firenze a seguito del padre Davide, pittore di paesaggio. A Firenze entra in contatto con i frequentatori del Caffè Michelangelo e ben presto si fa interprete della pittura Macchiaiola. Nel 1859 si arruola come volontario nell’artiglieria toscana e partecipa alla seconda guerra d’indipendenza.

Emilio Borsa

Borsa Emilio

Emilio Borsa (Milano, 1857 – Monza, 1931) studia inizialmente sotto la guida del padre Paolo, insegnante di disegno. In seguito si iscrive all’Accademia di Brera dove segue i corsi di Francesco Hayez. Quest’ultimo, ormai anziano, rappresenta un esempio importante per Borsa, ma non tanto quanto Filippo Carcano.

Roberto Borsa

Borsa Roberto

Roberto Borsa (Milano, 1880 – 1965) dopo gli studi tecnici, si iscrive all’Accademia di Brera dove segue i corsi di Giuseppe Mentessi e di Cesare Tallone. Ben presto, si specializza nella pittura di paesaggio, divenendo uno degli esponenti dell’impressionismo lombardo. Esordisce a Milano nel 1906 e nel 1912 viene nominato Socio onorario dell’Accademia di Brera.

Giuseppe Borsato

Borsato Giuseppe

Giuseppe Borsato (Venezia, 1771 – 1849) si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia a partire dal 1791, dove studia prospettiva. Le prime opere risalgono alla fine del Settecento e all’inizio dell’Ottocento, quando lavora come decoratore prospettico in diverse dimore e chiese venete e friulane.

Timo Bortolotti

Bortolotti Timo

Timo Bortolotti (Darfo, 1887 – Milano, 1954), figlio di un gestore di una cava di marmo in Val Camonica, sin da bambino viene abituato al contatto con questo tipo di materiale. Ben presto, sviluppa una notevole abilità disegnativa e, costretto a lavorare nella cava dopo la morte del padre, conserva il sogno di diventare scultore.

Millo Bortoluzzi

Bortoluzzi Millo

Millo Bortoluzzi (Treviso, 1868 – Dolo, 1933) si forma all’Accademia di Belle Arti di Venezia, frequentandola per un breve periodo. Si specializza nel genere del paesaggio studiando poi prevalentemente da autodidatta. Precocissimo, a diciannove anni ottiene la cattedra di paesaggio in Accademia, dopo aver vinto il concorso.

Antonio Bortone

Bortone Antonio

Antonio Bortone (Lecce, 1844 – 1938), figlio di un fabbro di un paesino vicino Lecce, inizia a mostrare le sue doti di modellatore quando lavora, giovanissimo, in alcune botteghe di scultori in cartapesta. Notato da un intendente provinciale, viene incoraggiato e aiutato ad entrare nell’Ospizio di San Ferdinando di Lecce.

Agostino Bosia

Bosia Agostino

Agostino Bosia (Torino, 1886 – 1962) si forma a Torino prima nello studio di Giovanni Giani, che frequenta per poco tempo. In seguito, si iscrive all’Accademia Albertina, ma soprattutto entra in contatto con lo scultore Leonardo Bistolfi che lo introduce alla poetica simbolista.

Aurelio Bossi

Bossi Aurelio

Aurelio Bossi (Monticelli Pavese, 1884 – Bergamo, 1948), molto giovane, inizia a lavorare come intagliatore e corniciaio, mestieri che lo avviano alle prime prove scultoree in legno, quando è ancora adolescente. Assecondando questa sua propensione artistica si trasferisce da Pavia a Milano per studiare all’Accademia di Brera.

Giuseppe Bossi

Bossi Giuseppe

Giuseppe Bossi (Busto Arsizio, 1777 – Milano, 1815) a soli quindici anni, intra in Arcadia, grazie alla bellezza dei suoi componimenti poetici, che denunciano sin da subito la vocazione letteraria dell’autore. Ma dimostrate anche ottime doti disegnative e pittoriche, viene incoraggiato a frequentare l’Accademia di Brera dove segue i corsi di Giuliano Traballesi.

Carlo Bossoli

Bossoli Carlo

Carlo Bossoli (Lugano, 1815 – Torino, 1884) nasce in Italia, ma compiuti i cinque anni, la sua famiglia si trasferisce ad Odessa. Cresce e si forma in questa città, che negli anni Venti dell’Ottocento è un porto franco e un fecondo centro di scambi culturali e commerciali.

Jessie Boswell

Boswell Jessie

Jessie Boswell (Leeds, 1881 – Moncrivello, 1956), nata in Inghilterra da una famiglia agiata, viene avviata dal padre agli studi musicali. Dopo aver preso il diploma in pianoforte, si trasferisce in Italia nel 1906, per seguire la sorella che aveva sposato un piemontese.

Giuseppe Bottani

Bottani Giuseppe

Giuseppe Bottani (Cremona, 1717 – Mantova, 1784) nato a Cremona, dimostra sin da bambino una spiccata inclinazione verso l’arte. Dovendo riconoscere questa vocazione, i genitori lo inviano appena undicenne a Firenze, dove si forma presso le botteghe di Antonio Puglieschi e Vincenzo Meucci.

Pietro Bouvier

Bouvier Pietro

Pietro Bouvier (Milano, 1839-1927), figlio di un intagliatore, viene attratto dall’arte sin dalla giovane età. Iscrittosi all’Accademia di Brera, vi segue i corsi Francesco Hayez e di Raffaele Casnedi. Ereditando da loro il forte impianto disegnativo e cromatico, ma anche la predilezione per i temi storici.

Giuseppe Bozzalla

Bozzalla Giuseppe

Giuseppe Bozzalla (Biella, 1874 – Pollone, 1958), nipote di Quintino Sella, studia presso l’Accademia Albertina di Torino, seguendo i corsi di Giacomo Grosso. Contemporaneamente frequenta lo studio di Lorenzo Delleani che lo introduce alla tradizione della pittura di paesaggio piemontese.

Cino Bozzetti

Bozzetti Cino

Cino Bozzetti (Francesco) (Lecce, 1876 – Borgoratto, 1949) figlio di un generale dell’esercito reale, nasce a Lecce nel 1876. Dopo il trasferimento della famiglia in Piemonte, inizia i suoi studi ginnasiali ad Alessandria, per poi iscriversi all’Accademia Albertina di Torino.

Carlo Brancaccio

Brancaccio Carlo

Carlo Brancaccio (Napoli, 1861 – 1920) comincia a praticare la pittura dagli anni Ottanta, attorno ai vent’anni, nonostante la famiglia lo avesse avviato agli studi matematici. Si forma al seguito dell’amico Edoardo Dalbono, interessandosi sin da subito ad una pittura di paesaggio luminosa e dalla tavolozza accesa.

Antonietta Brandeis

Brandeis Antonietta

Antonietta Brandeis (Miskowitz, 1849 – Venezia, 1910) perso il padre in giovane età, si trasferisce con la madre dalla piccola città boema a Praga. Qui, dimostrata la sua attitudine per la pittura, studia al seguito di Karel Javurek e le fonti la citano come una delle sue allieve predilette. Nel 1869 la madre sposa un nobile veneziano, per cui termina il suo apprendistato a Praga e si trasferisce a Venezia.

Italico Brass

Brass Italico

Italico Brass (Gorizia, 1870-Venezia, 1943) nasce da una famiglia di origini tedesche. Dimostra ben presto doti artistiche e così a soli diciassette anni si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Monaco. Dopo poco tempo si stabilisce a Parigi dove completa la sua formazione. Nel 1895 si trasferisce a Venezia dove impernia la sua attività artistica nel ritrarre all’aria aperta le calli, la laguna, i ponti, le festività, la vita quotidiana.

Domenico Bresolin

Bresolin Domenico

Domenico Bresolin (Padova, 1813-Venezia, 1890) inizia come decoratore di interni, ma poi si orienta verso la pittura di paesaggio. Si forma a Venezia e poi a Firenze e divide la sua attività di paesaggista tra queste città e Roma. Il suo modo di insegnare rappresenta una svolta per l’accademia, perché è uno dei primi a far uscire gli allievi dalla classe per portarli a osservare e copiare la natura all’aria aperta.

Vittorio Emanuele Bressanin

Bressanin Vittorio Emanuele

Vittorio Emanuele Bressanin (Musile di Piave, 1860 – Venezia, 1941) si forma presso l’Accademia di Venezia, sotto la guida di Pompeo Marino Molmenti. Durante gli anni di studio, stringe amicizia con Giacomo Favretto. Autore di affreschi di carattere sacro, ma anche di composizioni allegoriche.

Cesare Breveglieri

Breveglieri Cesare

Cesare Breveglieri (Milano, 1902 – 1948), sebbene sia portato per la pittura sin da giovane, è costretto ad assecondare le aspettative della sua famiglia. Comincia quindi la carriera di insegnante elementare intorno all’inizio anni Venti, per poi decidere di dedicarsi completamente all’arte nel 1928.

Luigi Broggini

Broggini Luigi

Luigi Broggini (Cittiglio, 1908 – Milano, 1983) si forma a Milano presso l’Accademia di Brera con Adolfo Wildt. Ma durante gli anni di studio, il giovane scultore, più che legarsi al linguaggio asciutto e simbolista del maestro Wildt, sembra seguire le orme di altri due fondamentali artisti, Giuseppe Grandi e Medardo Rosso.

Edita Broglio

Broglio Edita

Edita Broglio (Smiltene, 1886 – Roma 1977) nasce da un’agiata famiglia russa (nell’attuale Lettonia) con il nome di Edita Walterovna zur Muhlen, cognome proveniente dalla nobiltà baltica. Fin da piccola, viene affidata all’educazione dello zio, il barone Raimond zur Muhlen, cantante alla corte degli zar e appassionato d’arte.

Mario Broglio

Broglio Mario

Mario Broglio (Piacenza, 1891 – San Michele di Moriano, 1948), trasferitosi molto presto da Piacenza a Roma, frequenta l’Accademia di Belle Arti, dove si lega immediatamente a Cipriano Efisio Oppo e Francesco Trombadori. Molti sono i viaggi che il giovane pittore intraprende in Europa all’inizio del Novecento:

Agnolo Bronzino

Bronzino Agnolo

Agnolo Bronzino (Monticelli di Firenze, 1503 – Firenze, 1572), proveniente da un’umile famiglia, entra nella bottega di Pontormo intorno al 1515. L’originalità compositiva e coloristica del maestro, estremamente visionario nelle sue rappresentazioni, influenza profondamente la prima produzione del giovane allievo.

Emanuele Brugnoli

Brugnoli Emanuele

Emanuele Brugnoli (Bologna, 1859 – Venezia, 1944) si forma all’Accademia di Belle Arti di Bologna, in cui è allievo di Valentino Solmi. Si specializza nella veduta ad acquarello e nell’incisione. Risale alla fine degli anni Settanta il suo primo viaggio a Venezia, città che lo conquista immediatamente.

Stefano Bruzzi

Bruzzi Stefano

Stefano Bruzzi (Piacenza, 1835 – 1911) presso l’Istituto Gazzola di Piacenza ha come primi maestri di disegno Bernardino Massari e Lorenzo Toncini. In questi primi anni, abile disegnatore, si dedica soprattutto a ritratti e caricature, ma nel 1854 decide di recarsi a Roma per perfezionarsi. Vi rimane per quattro anni.

Anselmo Bucci

Bucci Anselmo

Anselmo Bucci (Fossombrone, 1887 – Monza, 1955) si trasferisce, da piccolo e insieme alla famiglia, dalle Marche al Veneto. A Venezia viene avviato agli studi classici, ma vista la forte propensione artistica di Anselmo Bucci, il padre acconsente a farlo trasferire a Monza per avvicinarlo all’Accademia di Brera.

Ferdinando Buonamici

Buonamici Ferdinando

Ferdinando Buonamici (Firenze, 1820 – 1892) durante la guerra d’indipendenza nel 1848, cui partecipa come volontario nella Prima compagnia della Guardia Accademica, conosce Telemaco Signorini. Si crea tra di loro una forte e duratura amicizia, che ha portato Signorini a ricordare Buonamici con affetto e come uno dei più ferventi sostenitori dell’Unità.

Giuseppe Buscaglione

Buscaglione Giuseppe

Giuseppe Buscaglione (Ariano, 1868 – Rivoli, 1928) nato vicino ad Avellino da una famiglia di origini biellesi, studia a Torino con Lorenzo Delleani. Uno dei suoi allievi migliori, ne eredita ben presto la predilezione per la pittura di paesaggio. Autore di paesaggi e marine, trae dal maestro la straordinaria attenzione alle variazioni atmosferiche e temporali della natura.

Luigi Busi

Busi Luigi

Luigi Busi (Bologna, 1838 – 1884) nasce in una famiglia già legata al mondo dell’arte. Il padre Giuseppe è musicista e permette al figlio dodicenne di entrare al Collegio Artistico Venturoli di Bologna, dove si forma sotto l’ala di Gaetano Serra Zanetti. Contemporaneamente frequenta presso l’Accademia di Belle Arti i corsi di Clemente Alberi e di Napoleone Angiolini.

Enrico Butti

Butti Enrico

Enrico Butti (Viggiù, 1847 – 1932), proveniente da una famiglia di artigiani del marmo, manifesta anche lui sin da subito una forte attitudine per la scultura. A soli quattordici anni, si trasferisce dal piccolo paese in provincia di Varese, a Milano per frequentare l’Accademia di Brera. Qui si forma al seguito dello scultore Pietro Magni, ma frequenta anche gli studi di Francesco Barzaghi e di Ugo Zannoni.

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